Terza ottava

Per capirne di più.
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Nicola
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Terza ottava

Messaggio da Nicola » sabato 20 settembre 2008, 22:49

Curiosità: voi le usate le note alte dell'armonica della diatonica? finora tra tutti gli armonicisti che ho sentito l'unico che le usa tanto quanto le altre note dell'armonica è Sugar Blue... ogni tanto anche Treves, ma solo su un paio di canzoni... Tutti gli altri invece non le usano quasi mai...
Nemmeno io le uso mai, perchè mi da tanto fastidio il suono...quando mi capita di sentire una nota della terza ottava da un cd, abbasso subito il volume d'istinto, non sopporto quel suono...sono l'unico?


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Re: Terza ottava

Messaggio da paulwlamarineband » domenica 21 settembre 2008, 11:26

Ciao Nick. Io le usavo abbastanza spesso quando avevo la sola armonica in do e col gruppo mi chiedevano di improvvisare in la (quarta posizione dunque) e a me non danno fastidio, anzi ora che le uso molto meno dovrei ricominciare ad usarle.John Popper dei Blues Traveler le usa molto cmq...ti do qualche link

http://www.youtube.com/watch?v=cjukZs6R6LI

in qst le usa verso la fine
http://www.youtube.com/watch?v=BDqPi5ka ... re=related

http://www.youtube.com/watch?v=1J183Gpl ... re=related
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Andrew
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Re: Terza ottava

Messaggio da Andrew » domenica 21 settembre 2008, 14:59

Credo che l'utilizzo dell'ultima ottava sia determinato, magari inconsapevolmente, dall'approccio psicologico che si ha col proprio strumento. Se tendi a considerare la tua Armonica una sorta di "estensione" della voce, allora probabilmente ti terrai lontano da tessiture che risulterebbero vocalmente forzate o innaturali. In caso contario, se cioè l'approccio è più "strumentale", magari viene più spontaneo esplorare tutte le possibilità sonore che hai a disposizione.
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Re: Terza ottava

Messaggio da Virgilio » domenica 21 settembre 2008, 22:39

Interessante il pensiero di Andrew: mi sa che ha ragione.

Comunque anche a me come a Nicola quelle note non mi piacciono e danno fastidio... che sia forse perché sono le frequenze di una donna strillante?!
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Re: Terza ottava

Messaggio da Nicola » domenica 21 settembre 2008, 22:59

Vero Andrew, interessantissima opinione... Penso anch'io che sia così, potrei anche aggiungere un altro pensiero ma ora non ce la faccio a mettere insieme una frase di senso compiuto XD se domani mi ricordo mi esprimo :mrgreen:
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Re: Terza ottava

Messaggio da hazmat » lunedì 22 settembre 2008, 13:38

VERISSIMO QUELLO CHE DICE ANDREW
E AGGIUNGO CHE L'UTILIZZO DI TUTTA L'ESTENSIONE DELL'ARMONICA è INVERSAMENTE PROPORZIONALE AL NUMERO DI ARMONICHE POSSEDUTE MENO ARMONICHE SI POSSEGGONO E PIU' SI è SPINTI/COSTRETTI AD USARE INTENSIVAMENTE LO STRUMENTO POSSEDUTO ... O DICO CAVOLATE?!
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Re: Terza ottava

Messaggio da corrado » lunedì 22 settembre 2008, 17:26

Credo che lo sfruttamento di tutta l'estensione dell'armonica,particolarmente della diatonica,sia indispensabile per dare colore/sapore?alla musica che si riproduce.
L'improvvisazione,(non quella banale),deve abbracciare tutta la gamma di frequenze offerte dallo strumento più le variazioni che si ottengono con il proprio corpo(vedi cassa armonica con le mani,il vibrato,l'ouah ouah il tremolo gutturale etc. etc.).
Quanto sopra vale anche per l'armonica cromatica e specialmente nel repertorio classico dove non è contemplata improvvisazione ma si deve seguire rigorosamente lo spartito originale.
Certo l'ottava alta risulta solitamente difficoltosa in quanto occorre una notevole pressione d'aria per far vibrare le ance,a meno di non possedere armoniche dal costo superiore agli 800/900 euro.
Corrado.
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Re: Terza ottava

Messaggio da G.Peggiani » lunedì 22 settembre 2008, 19:08

Per Corrado: ma dove le vendono le armoniche diatoniche da + di 800/900 euro? A Dubai??? Skerso, né???

Buona musica a TUTTI!!!
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Re: Terza ottava

Messaggio da hazmat » lunedì 22 settembre 2008, 19:10

penso corrado si riferisse cmq alle cromatiche
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Re: Terza ottava

Messaggio da corrado » lunedì 22 settembre 2008, 20:25

Ovviamente mi riferivo alle cromatiche che possono superare il costo di 3800 euro.Grazie Hazmat.
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Re: Terza ottava

Messaggio da ago » lunedì 22 settembre 2008, 20:43

Concordo con Andrew, credo dipenda dall'economia del pezzo, inserire delle note alte in mezzo alle strofe rischia di essere un po invasivo. Ben altra storia se inserite chiudendo un assolo: a me piace un sacco! E' anche vero magari che la terza ottava di un'armonica in F diventa un po fastidiosa, ma che mi dite della terza ottava di un A o un G, magari in prima posizione?? A parte tutto rimane sempre questione di gusto.
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Re: Terza ottava

Messaggio da Nicola » lunedì 22 settembre 2008, 22:45

Anch'io credo che resti una questione di gusto. Corrado dice che bisogna usare tutta la gamma di note a disposizione, però come osserva Andrew inserire nel nostro linguaggio "parole" forzate o innaturali non va bene. Per una volta mi ritrovo a pensarla diversamente da Corrado :mrgreen: e appoggio il pensiero di Andrew e Ago...
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Re: Terza ottava

Messaggio da corrado » martedì 23 settembre 2008, 10:18

Ciao Nicola,
meno male che qualcuno non la pensa come me (almeno qualche volta).
Sarebbe un dramma se tutti la pensassero allo stesso modo.
Quanto espresso in precedenza era un mio modo personale di intendere la musica.
Ti indico alcuni esempi nei quali l'armonica,in questi casi cromatica, è sfruttata dal foro 1 al foro 12.
http://www.youtube.com/watch?v=pjk1ucvoWyE
http://www.youtube.com/watch?v=7BS_D3Yuko8
http://www.youtube.com/watch?v=Uzln9jXr ... re=relatec
Ho scelto volutamente tre brani lenti e soft per dare meglio l'idea che se gli esecutori non avessero improvvisato sfruttando tutta l'estensione dello strumento sarebbero risultati un pò opachi;come vedere il sole attraverso la nebbia.
Parere personale.
Buon ascolto,
Corrado.
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Re: Terza ottava

Messaggio da ago » martedì 23 settembre 2008, 10:32

credo che la cosa importante sia comunque saperle usare quelle note, spesso si tende a suonare dal primo al sesto e finir lì perchè non si san suonare gli ultimi 4 fori. Una volta che fan parte del proprio bagaglio poi sta ad ognuno decider se, quando, e come usarle..
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Re: Terza ottava

Messaggio da corrado » martedì 23 settembre 2008, 20:16

Sono abbastanza daccordo.
Corrado.
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Re: Terza ottava

Messaggio da hazmat » martedì 23 settembre 2008, 22:10

io ho addirittura l'impressione di avere un'armonica sbilanciata con piu' volume e sensibilita' sui primi sei fori .... ovviamente sbaglio vero ? un po' li suono poco un po' quei fori sono 'ovviamente' piu' duri .... dico cavolate interpreto bene questa mia sensazione, è vero che quei fori normalmente sono piu' duri ??
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Re: Terza ottava

Messaggio da Andrew » martedì 23 settembre 2008, 23:59

Si, è normale. Le ance sono più corte ed offrono maggiore resistenza. Per ottenere dei buoni suoni sui sovracuti però non occorrre sforzare più di tanto il fiato ma semplicemente contrarre di più gli addominali per consentire al diaframma di sostenere una maggiore pressione nei polmoni. :wink:
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Re: Terza ottava

Messaggio da ago » mercoledì 24 settembre 2008, 11:46

esetto son più duri.. uno dei pregi delle armoniche un po più carucce infatti sta nell'avere le terza ottava che risponde in maniere molto più simile alle prime due (mi riferisco a MB Deluxe e Suzuki Firebreath che son le uniche di fascia superiore che ho provato).
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Re: Terza ottava

Messaggio da Marta Ellis » mercoledì 24 settembre 2008, 17:57

Nemmeno io le uso mai, perchè mi da tanto fastidio il suono...quando mi capita di sentire una nota della terza ottava da un cd, abbasso subito il volume d'istinto, non sopporto quel suono..
Ora.. con tutta probabilità l'informazione che sto per dare è incompleta/imprecisa..
Teoricamente, l'orecchio più giovane (fino ai 30) percepisce con molto fastidio frequenze altissime che un orecchio più "anziano" non è nemmeno in grado di sentire..
A questo proposito in Irlanda, nelle periferie, dove fuori dai supermercati si aggregano sempre gruppi di "Skanger", ora viene trasmesso un fischio a frequenze altissime, percepito solo dai ragazzini che trovandolo insopportabile, sono spariti.

Mi viene spesso da ipotizzare che questo meccanismo possa influire anche sulla gradevolezza di alcune note (e l'esempio degli ultimi 3 fori in un'armonica relativamente alta come una in C o in A dovrebbe calzare) che vibrano su frequenze abbastanza alte (anche se lontanissime da quelle sopracitate)..
Ora, nicola, se tu hai più di 30 anni siamo fregati, perchè tutto il ragionamento va a ramengo..
Per quanto mi riguarda, le note più alte non le uso perche faccio ancora una fatica del diavolo a suonarle decentemente senza farle fischiare come unghie su una lavagna..
:mrgreen:
Cheers mates,
Marta
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Re: Terza ottava

Messaggio da Nicola » mercoledì 24 settembre 2008, 18:36

Il tuo ragionamento è esatto: infatti c'è anche una suoneria per cellulari (mosquito o una cosa del genere) per studenti, con frequenze così alte che i professori (gli over 25) non possono sentirla. Allora i casi sono 2, visto che mi da fastidio il suono: non suono la terza ottava fino ai 30 anni e poi ci faccio un pensierino; oppure la suono violentandomi da solo, pensando che tanto alla maggioranza del pubblico non da fastidio :mrgreen:
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Re: Terza ottava

Messaggio da blues.harp » giovedì 25 settembre 2008, 16:37

Salve!
non so se la teoria dell'età connessa alle frequenze dei suoni sia vera..in ogni caso è originale.
però,credo ke generalmente le note più gravi sono anke le più calde,,e le più espressive per questo le note alte nn vengono usate molto spesso,,e poi queste note sembrano quelle trombette ke si usano a carnevale. Io le uso quando proprio nn se ne può fare a meno.. cioè,,quando il pezzo è proprio così,,e anke se facciamo cover,,nn posso cambiarlo.

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Re: Terza ottava

Messaggio da Nicola » giovedì 25 settembre 2008, 18:17

Esatto, sembrano le trombette idiote :roll:
Per la frequenza: è una cosa verissima, c'era anche un sito dove potevi sentire lo stesso suono in diversi Hz, io ho provato e sentivo circa 2-3 suoni più di mia madre :mrgreen: L'ultimo che sentivo iniziava a darmi fastidio
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Re: Terza ottava

Messaggio da corrado » giovedì 25 settembre 2008, 22:11

In merito alla perdita di sensibilità uditiva correlata all'età del soggetto non sono daccordo.
Ho passato da parecchio la trentina ma non ho mai accusato "defaiance"uditive.
Vi garantisco che sono perfettamente in grado di distinguere il suono di un triangolo nel bel mezzo di una orchestra sinfonica.
Riprendendo il discorso della terza ottava,mi spiegate come sia possibile interpretare Paganini soffiando solo sui primi otto fori?
Nicola ha paragonato simpaticamente i suoni acuti a "trombette id.."
Io li paragono alle note di un violino.
Come di consueto vi segnalo alcuni link(si chiamano così?) a suffragio di quanto sopra.
Vi prego caldamente di ascoltare con molta attenzione.
Buon ascolto quindi.
Corrado.
http://www.youtube.com/watch?v=yfvGIL61Tjg
http://www.youtube.com/watch?v=s2pgChvja5U
http://www.youtube.com/watch?v=JbhYSs028tU

PS:purtroppo il primo link non funziona.
Quando siete su uno degli altri due rintracciate il primo(si tratta del brano 3 di 4 di franz chmel)
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Re: Terza ottava

Messaggio da Nicola » venerdì 26 settembre 2008, 0:05

No Corrado, non mi sono spiegato bene. Io suono anche il violino, quindi ormai penso di poter dire che le note della terza ottava della diatonica non assomigliano per niente al violino. Sono d'accordo che CERTI passaggi fatti con l'armonica ricordano il violino, ma sicuramente no, per esempio, il primo video di john popper linkato da Paul. Per la cromatica è un discorso totalmente diverso: lì uso tranquillamente la terza ottava, perchè il suono di una terza ottava cromatica è molto diverso dal suono della terza ottava diatonica. La prima mi piace, la seconda mi da fastidio. Sul blues non ci sono melodie obbligate come sulla classica, quindi non puoi portarmi l'argomento sul piano di "interpretazione di Paganini" perchè lì è ovvio che si devono utilizzare tutte le note che si hanno a disposizione. Io nel mio discorso volevo scindere la diatonica dalla cromatica, il blues dalla musica classica, perchè sono cose molto diverse tra loro, sia come strumenti, sia come modo di suonare.
Per quanto riguardo le frequenze, anche lì non ci siamo capiti: non stiamo dicendo che invecchiando l'orecchio perde colpi, ma che certe frequenze andando avanti con l'età si perdono. Questo te lo posso assicurare perchè ho fatto il test che ho citato nel post precedente con mia madre, mio padre, mio fratello e una mia amica. Inoltre, mio nonno non riesce a percepire ALCUNI versi di uccelli, quelli più acuti. Sente tutto senza problemi, a parte questi versi. Non so se hai capito, ma stavo dicendo tutta un'altra cosa dalla tua...
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Re: Terza ottava

Messaggio da Marta Ellis » venerdì 26 settembre 2008, 2:12

Caro Corrado..
Il fenomeno di cui ti parlo si chiama Presbycusis (non conosco il termine italiano) e non è necessariamente una malattia (per qunato può degenerare fino a diventarlo), ma una minima perdita della capacità di percepire determinate frequenze (tra i 15 e i 17 Khz) che sopraggiunge con l'età, volenti o nolenti..
Frequenze che invece vengono comunque percepite da un'orecchio più giovane, risultando estremamente fastidiose per la rapidità delle vibrazioni che provocano nella complessa dinmica meccanica che compone l'orecchio umano..
Tali frequenze in ogni caso, sono decisamente distanti da quelle possibilmente prodotte da un qualsiasi strumento musicale..

Ipotizzavo semplicemente, che dato questo graduale ed inevitabile "deterioramento" (passami il termine) dell'udito, ci potesse essere una maggiore sensibilità alle note più alte in un orecchio giovane e sensibile maggiormente alle alte frequenze..

Ovviamente la mia era un'ipotesi tesa più che altro al confronto delle varie sensazioni uditive in quanto non conoscendo particolarmente bene l'anatomia dell'orecchio umano, mi risulta difficile dare una spiegazione tecnica di ciò che vi accade all'interno..

è anche vero che in quanto studentessa di filosofia ho magari la tendenza a pormi delle domande a cui difficilmente si può trovare una risposta :mrgreen:

Cheers..
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Re: Terza ottava

Messaggio da hoodooman » venerdì 26 settembre 2008, 10:06

Per quanto riguarda la diatonica nel blues anche i grandi armonicisti del passato usavano poco la terza ottava, quindi è naturale che chi si è formato sui loro dischi tenda a trascurarla. Questo è il mio caso, devo però aggiungere anche che ho sempre preferito le noti gravi alle acute (anche sul flauto) e che probabilmente sono un pò frenato dal fatto che dal settimo foro la relazione tra le note sulle ance aspirate e soffiate si inverte.

Piccola nota. Alcuni hanno detto che nella musica classica non si improvvisa, questo molto spesso è vero, ma non sempre. Se si suona musica barocca si può improvvisare. Infatti la pratica del tempo prevedeva che specialmente nei movimenti lenti il solista potesse variare alcune frasi della parte secondo l'estro del momento e improvvisare cadenze prima della fine del movimento.

Ciao.
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Re: Terza ottava

Messaggio da corrado » venerdì 26 settembre 2008, 10:17

Ok Marta,
forse hai ragione tu.
Ho passato alcune ore in internet, leggendo pagine su pagine sull'argomento, senza aver trovato alcun riscontro della "tua"teoria;non che sia sbagliata,bada bene,semplicemente che non l'ho trovato.
Mi ha fatto comunque piacere leggerti in modalità seriosa.
Contraccambio l'abbraccio,
Corrado.
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Re: Terza ottava

Messaggio da corrado » venerdì 26 settembre 2008, 10:32

Ciao Nicola,
tu diatonico,io cromatico,abbiamo due modi differenti di valutare le cose.
Questo probabilmente il motivo della "disputa".
Anche se non è ovviamente la mia preferita, ascolto musica eseguita con armonica diatonica e per la verità non sono molti gli interpreti che mi entusiasmano.
Al di la delle note acute,mi infastidisce il frastuono e la confusione che la fanno da padroni in esecuzioni anche di bravi armonicisti.
Come se si volessero coprire imprecisioni,stecche e quant'altro.
Preferisco i solisti,le note singole,le improvvisazioni comprensibili,i tempi giusti.
Con simpatia,
Corrado.
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Re: Terza ottava

Messaggio da frank-blues » venerdì 26 settembre 2008, 11:42

Ciao Corrado,
ognuno ha i propri gusti.
Però mi permetto di dirti che se, come dici tu, un armonicista diatonico crea frastuono e confusione per coprire stecche, imprecisioni e quant'altro, allora non è per niente un 'bravo armonicista'.
Se invece tu ti riferisci davvero a bravi armonicisti, allora quello che tu consideri 'frastuono e confusione' ad altri può invece piacere molto.

Riguardo all'utilizzo della terza ottava sulla diatonica, la mia opinione è questa:
soprattutto quando si suona Blues è molto facile cadere nella ripetitività; è molto importante quindi sfruttare tutte le potenzialità dello strumento e, in particolare, sfruttare tutta la sua estensione.
Un'altra cosa utile è quella di non suonare sempre in seconda posizione ma usare anche le altre.
Non so se conoscete il pezzo di Kim Wilson 'Trust My Baby' dal disco 'Tigerman'. Quel pezzo, suonato in prima posizione, mi piace tantissimo proprio per l'alternanza delle noti gravi con quelle acute e per l'eccezionale espressività.
A chi è interessato, posso mandargli il pezzo via email.
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Re: Terza ottava

Messaggio da corrado » venerdì 26 settembre 2008, 15:35

Ciao Francesco.
Ovviamente ognuno ha i suoi gusti.
I miei interventi,ci tengo a precisarlo,sono sempre in funzione di mie sensazioni e pareri del tutto personali.
Non ho le capacità necessarie per insegnare nulla a nessuno, almeno su questi argomenti.
Comunque,quando parlo di diatonica,non mi riferisco solo al blues,ma anche al jazz,folk,pop etc.
Pare che su questo forum,diatonica sia sinonimo di blues.
Il brano di Kim Wilson che hai segnalato non è certamente fra quelli cui mi riferivo io.
Forse,però,stiamo uscendo dal seminato.
Sempre con stima,
Corrado.
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Re: Terza ottava

Messaggio da ago » sabato 27 settembre 2008, 13:16

Mi ero perso il dibattito che è scaturito in proposito delle alte frequenze.. Avendo studiato e dato esami sull'argomento mi permetto di aggiungere un paio di cose.
La risposta in frequenza dell'orecchio umano non è MAI uguale da persona a persona e cambia col tempo. E' appurato che l'orecchio umano inoltre non ha la stessa risposta sulle basse ed alte frequenze.
Essendo la voce umana centrata pricipalmente sui 1-2KHz (con formanti fondamentali a 100Hz-300Hz a seconda se il soggetto è maschio, femmina o bambino) anche l'orecchio tende a percepire meglio i suoni intorno a quella frequenza. Anche il passare degli anni modifica la risposta in frequenza dell'orecchio umano "tagliando" le frequenze più alte. Ciò però non vuol dire che non si percepiscano i suoni degli strumenti che lavorano su frequenze ben minori finchè parliamo di frequenze fondamentali. Infatti ogni suono in natura ha una frequenza fondamentale ed altre componenti armoniche di minor ampiezza. Se parliamo di Freq. fondamentali, gli strumenti musicali non dovrebbero superare i 6KHz, ciò vuol dire che esclusi casi patologici chiunque può sentire le alte frequenze di uno strumento. Ma se dovessimo considerare tutte le componenti armoniche che produce uno strumento queste vanno ben al di la dei 20KHz che comunque pochi sarebbero in grado di sentire. Stesso discorso vale per le basse frequenze. L'orecchio umano in realtà raramente sente i suoni al di sotto dei 200Hz, ma partendo dalle seconde e terze armoniche riesce a ricostruire anche frequenze più basse - circa 40 Hz(e se ci avete fatto caso i suoni più bassi ancora - 15Hz - tendiamo a sentirli non con l'orecchio ma con la pancia). Con tutto questo intendo dire che un soggetto di 5anni percepisce in maniera diversa da uno di 20 o 50 e via dicendo, e anche i soggetti di età uguale percepiscono il suono in maniera differente. Non bisogna dimenticare inoltre che l'orecchio umano funziona anche come risonatore di Helmholtz ovvero tende ad esaltare determinate frequenze. Per spiegare brevemente, se soffiate dentro una bottiglia mezza piena sentirete un certo suono, se soffiate dentro la bottiglia vuota setirete un suono più grave. Ciò dipende appunto dal fatto che la bottiglia di fatto costituisce un risonatore che a seconda della grandezza ha frequenza di risonanza diversa. Quindi anche il padiglione auricolare e l'orecchio stesso si comportano in questo modo e differenze tra soggetti portano ad avere anche se minimamente, differenze sulla pecezione del suono. A questo naturalmente bisogna aggiungere più o meno un'infinità di fattori biologici personali. Anche la stanchezza fisica influisce sulla percezione dei suoni ed anche la grandezza della testa! Tutte queste peculiarità psicofisiche personali han sempre portato grosse difficoltà nello studio dell'orecchio umano in special modo nel formulare le HRTF (Head Related Tranfer Function) sul quale non mi addentrerò.
Mi scuso per la prolissità ma permettetemi un'ultima considerazione sui risonatori.. Non è casuale se un contrabbasso ha una cassa armonica così grossa, non son certo i contrabbassisti che son così masochisti da volersi trasportare un armadio sulla schiena! Quella cassa permette di esaltare le basse frequenze. A voi le considerazioni sull'armonica e la sua cassa di risonanza, e sulle manone di sonny boy williamson..
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Re: Terza ottava

Messaggio da corrado » sabato 27 settembre 2008, 14:52

Ciao Ago,
ottima dissertazione.
Anche la mia preparazione culturale mi porta alle stesse tue considerazioni.
Ne derivo una conclusione che,mi ripeto,è personale.
I fattori e le variabili in gioco sono molti,ma nessuno così rilevante dall'essere determinante di una regola generale,specialmente ai livelli delle frequenze fondamentali emesse dall'armonica.
Forse,particolari soggetti, possono essere più sensibili/infastiditi da fenomeni di risonanza e dall'insorgere di armoniche(non gli strumenti)che per la verità non mi risultano probabili considerando il livello delle frequenze di cui parliamo.
Detto questo io riprendo a suonare il secondo movimento del "Concerto in A minore" di A.Vivaldi che è molto rilassante e non crea cattive frequenze.
Un caro saluto a tutti.
Corrado.
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Re: Terza ottava

Messaggio da Marta Ellis » sabato 27 settembre 2008, 15:36

Grazie per la chiarezza,
e data la tua competenza non è che per caso sapresti spiegarmi quali sono i principi di questo marchingegno infernale?

http://www.compoundsecurity.co.uk/teena ... ducts.html

Cheers
Marta
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Re: Terza ottava

Messaggio da Marta Ellis » sabato 27 settembre 2008, 15:47

Per Corrado,
ecco qualche link tra il quale avevo spulciato io per capirci qualcosa di più (anche se ora ho chiaro che non inficia sulla gradevolezza o meno delle note più alte):

http://www.nidcd.nih.gov/health/hearing/presbycusis.asp
http://deafness.about.com/cs/earbasics/ ... ycusis.htm
http://medical-dictionary.thefreedictio ... resbycusis
http://www.cureresearch.com/p/presbycusis/intro.htm

Cheers
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Re: Terza ottava

Messaggio da corrado » sabato 27 settembre 2008, 21:21

Ciao Marta,
veramente con il precedente commento avevo inteso chiudere l'argomento per quanto mi riguarda.
Non ho ben capito se i tuoi due precedenti post sono volutamente ironici e se con essi hai inteso mostrare i muscoli.
In ogni caso accetto la "provocazione"e ti rispondo con questa ultima considerazione.
L'orecchio umano è in grado di percepire frequenze che vanno da 20 a 20000Hz.(qualcuno sostiene 16000)
Le persone che superano i 65-75 anni di età sono in grado di percepire ancora suoni con frequenza di 12000Hz.
Lo strumento che emette il suono più acuto in assoluto è l'ottavino che con la nota E8 arriva a 5274,05Hz.molto al di sotto della soglia di dolore(dico dolore,non fastidio)per l'orecchio umano e cioè i 17000Hz del tuo scacciaadolescenti.
Poi c'è anche quello che non sopporta le basse frequenze emesse da chi dormendo russa.
Ora divertiti e suona e se ti infastidiscono le note acute,fermati alla seconda ottava.
Con simpatia,
Corrado.
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Re: Terza ottava

Messaggio da Marta Ellis » domenica 28 settembre 2008, 3:27

No no, davvero, non volevano essere interventi ironici, ne tantomeno volevo essere insistente.. sia tu che ago siete stati chiari e esaurienti, volevo solo capire meglio il funzionamento di quel marchingegno che ogni volta che vado allo Spar a dublino mi fa impazzire..
Mi rendo conto che è difficile capire il tono di chi scrive, e probabilmente sono io che non sempre sono in grado di spiegarmi nel migliore dei modi.. ma davvero, ti ho citato le fonti presso sulle quali mi sono documentata così, tanto per.. io ci capisco poco e ora ho chiara la questione ma cerco di essere più "spugna" che posso perchè credo di poter solo imparare da chi ne sa evidentemente più di me..
Non voleva essere una prvocazione, che peraltro sarebbe fuori luogo e priva di motivazioni.. non ho la tendenza ad incapponirmi più di tanto, però mi piace imparare..
Grazie per la pazienza..
un abbraccio,
Cheers..
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Re: Terza ottava

Messaggio da ago » domenica 28 settembre 2008, 11:34

Il principio è appunto che emettendo suoni con frequenze sopra i 17KHz sono udibili solo da bambini ed evidentemente anche a qualcuno come te che nonostante "l'età" percepisce ancora suoni a quelle frequenze.. Tutto ciò naturalmente per tener lontani i teenagers che a quanto pare non aiutano gli incassi.
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Re: Terza ottava

Messaggio da corrado » domenica 28 settembre 2008, 18:05

Scusa Marta se mi sono lasciato andare alla suscettibilità e ho mancato di rispondere ad una tua curiosità,cioè quella di sapere come funziona il
"marchingegno".
E' un semplice apparecchio elettronico che emette ultrasuoni alla frequenza di 17000 Hz.che come abbiamo visto sono udibili con grande disagio dai soggetti di età inferiore ai 20/30 anni.
C'è da notare che il prezzo di vendita di tale aggeggio è forse più doloroso del danno che provoca così come viene normalmente impiegato.
Buone note.
Corrado.
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