Ciao Cristian
eccoti il racconto delle mie esperienze in materia di valvole, assolutamente personali, non scientifiche e non generalizzabili, unica oggettività il fatto che i confronti sono da intendersi a parità di ambiente, temperatura ecc:
CHROMONICA 270 DELUXE: ero giovane, drastico, tolsi tutte le valvole, risultato: potevo finalmente suonare con qualsiasi temperatura, umidità od altro…..piano piano, con discrezione! NO! SCONSIGLIATO!
CHROMETTA 10: insolitamente neanche aperta, perché non le do molta importanza, anche se mi piace il suono!
HERING BARITONO: le cose cominciano a diventare più serie:
qui il problema era una certa tendenza a “friggere” delle valvole della prima ottava (C3), non troppo e molto meno di un’altra Baritono più vecchia che avevo e di cui mi sono liberato.
Su dette valvole basse, ho spalmato (…udite udite!) smalto da unghie di mia moglie,
più precisamente sulla linguetta superiore della valvola, con lo scopo di appesantirla e ridurne lo sfarfallio. Ottimo risultato, non frigge più!
UNA DELLE PIÙ BLASONATE 64
(non faccio il nome perché sono decisamente controcorrente): le cose si complicano! Nonostante il prezzo, circa 200 €, ha valvole di prima generazione, liscissime che “tengono” perfettamente l’aria, ma che soffrono troppo di incollaggio, o almeno questo accade a me!...pur riscaldandola ovviamente.
Procedo con due tipi d’intervento, uno per lo sfarfallio della prima ottava e uno per l’incollaggio.
1° ottava (C3), stesso trattamento maquillage della Baritono… perfetto!
2° e 3° ottava accorcio tagliando la linguetta più lunga di ogni valvola di quel tanto che lasci una fessura d’aria alla fine della canna.
Questa fessura riduce drasticamente la propensione ad incollare e, a mio avviso, riduce in maniera quasi ininfluente la tenuta d’aria, il bilancio finale tra vantaggi e svantaggi, per i miei gusti è decisamente positivo. Unico dubbio, a voler essere più realisti del re, a me sembra che il timbro del suono sia leggermente diverso da prima dell’intervento, forse meno profondo a causa di una diversa dinamica dei flussi d’aria interni, ma è difficile apprezzarlo con sicurezza.
4° ottava (C6), tolgo del tutto le valvole esistenti, considerando che già 2 per ogni faccia del reedplate mancano dalla fabbrica (con un criterio che non capisco perché non sono le ultime due). Qui trattandosi di ance di ridottissime dimensioni, praticamente combacianti con la canna, a mio parere, ho avuto solo vantaggi.
HONHER CX12 (in G per averla più bassa, tanto suono, si fa per dire, ad orecchio)
Qui, contro le leggi della fisica (conduzione ecc), contro i pareri più diffusi, se non sbagilo compreso il tuo, a me la CX s’incolla meno delle altre, o per essere più precisi, mentre con le altre per una valvola incollata devo usare la pompetta se non sostituire l’armonica con un’altra, con la CX mi riesce facilmente di “staccare la valvola con una soffiatina più decisa. A conferma, non le ho fatto nessuna modifica, nemmeno di gapping!
SWAN 1040: una meraviglia,
pagata 20€ avendo convinto il cinesino (ma non giurerei che abbia veramente capito!) che l’armonica era quasi un giocattolo perché senza valvole!
La meraviglia sta nel fatto che suona piano ma benissimo, non hai rimorsi per aver rovinato un bell’oggetto, e per giunta in quelle serate in cui mi tocca vedere in TV un film scelto da mia moglie …posso giocarci di tanto in tanto senza arrivare …al sempre in agguato “eh basta un pò!” ecc, ecc!
CONCLUSIONE: Togliere le valvole del tutto mi sembra sciocco, dal momento che ne esistono già in casa Seydel, Swan e Huang, a prezzo ridotto.
Credo che la strada giusta sia la personalizzazione delle cromatiche tradizionali, ognuno secondo le peculiarità del proprio modo di suonare ed anche delle proprie capacità tecniche!
Spero, con le premesse fatte, di esserti stato utile….a mie spese!!!
Eugenio
