Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Per tutti coloro che suonano questo strumento.
Narciso
=|o|=
Messaggi: 20
Iscritto il: lunedì 7 maggio 2012, 10:42

Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Narciso » mercoledì 25 luglio 2012, 18:15

Leggendo alcune lezioni di Max De Aloe su "jazzitalia" in merito all'introduzione alla cromatica, viene espresso chiaramente dall'Autore il concetto secondo cui chi desiderasse approfondire lo studio dello strumento non deve tentare di riprodurre motivi musicali più o meno noti, bensì addentrarsi in uno studio della musica nei suoi fondamenti, e quindi dello strumento .
Vi confesso che riprodurre motivi è proprio quello che mi diverte, e che, tra l'altro, non saprei proprio come mettermi a studiare le teorie musicali, avendo a disposizione solo pochi minuti la sera...
Vorrei solo un Vs. parere in merito, ringraziandoVI come sempre per la disponibilità e competenza.


Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8204
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Manxcat » mercoledì 25 luglio 2012, 18:55

Caro Narciso,
nella musica come in pressoché ogni disciplina esistono due tipi di approccio: quello dilettantistico e quello professionistico. In ambito dilettantistico, hobbystico e passionale lo scopo di chi si cimenta, a qualsiasi livello, con qualsiasi mezzo, allo studio, all'esercizio ed alla pratica di una determinata attività musicale e non, è quello di un impiego divertente e giocoso di una parte del proprio tempo libero, per trarne soddisfazione e rilassamento, in alternativa alle tante situazioni imposte dalla vita ed allo stress che ne deriva. Non ci sono regole tassative; ciascuno agisce, ed è libero e legittimato a farlo, in base ai propri mezzi, quali tempo, capacità, risorse economiche etc, per trarne del puro e semplice divertimento.
Assai diverso è l'approccio di chi intende fare della propria attività musicale una professione. Sono due mondi completamente diversi, spesso in contrapposizione, ciascuno dei quali è sottoposto a regole e modalità di impegno completamente diverse, che impongono di essere tenuti ben separati, e che producono in coloro che vi si dedicano rapporti di causa effetto e gratificazioni completamente diversi. Per cui, a meno che tu non abbia al massimo 15 anni e che tu voglia prendere la strada del conservatorio per fare il musicista e dedicarti a qualche strumento con lo scopo di farlo diventare in futuro il tuo lavoro, che darà cibo a te ed ai tuoi figli, la cromatica la puoi usare, studiare ed imparare come più ti diverte e come più ti piace.
Certo è che se vorrai cimentarti in generi complicati, ad alti livelli, pur da dilettante, quali il jazz, la musica classica e brani di virtuosismo, la strada della musica in tutte le sue espressioni è quella che meglio ti permetterà di arrivare ai risultati sperati.
Stai pure tranquillo e divertiti, è il mio augurio; gli altri li sentirai se interverranno.
Carlo
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
Narciso
=|o|=
Messaggi: 20
Iscritto il: lunedì 7 maggio 2012, 10:42

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Narciso » mercoledì 25 luglio 2012, 19:21

Grazie mille, Carlo! Mi rincuori...Un abbraccio!
Avatar utente
Marco Benevelli
=|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 753
Iscritto il: mercoledì 17 agosto 2011, 17:10
Località: Modena

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Marco Benevelli » giovedì 26 luglio 2012, 9:03

Ciao Narciso,
aggiungo un piccolo parere da assoluto principiante a quanto giustamente detto da Carlo. Io ho iniziato con la cromatica a fine ottobre 2011, dopo alcuni mesi di diatonica ora quasi abbandonata. Il mio interesse attuale è quello di cercare di riprodurre qualche semplice pezzo di musica classica: la parola "riprodurre" va presa un po' con le molle, non vuol essere una copiatura di un musicista professionista, ma un'esecuzione corretta di uno spartito. In quest'ottica, dopo circa nove mesi di pratica e senz'alcun aiuto (salvo quello degli amici del forum, che ringrazio sempre) sono arrivato proprio in questi giorni alla decisione di iniziare a studiare qualche rudimento musicale al solo scopo di arrivare a leggere un semplice spartito con un minimo di consapevolezza, cercando di fare a meno dei numeri dei fori. Solo i prossimi mesi diranno se questa scelta avrà avuto successo o no. Tutto questo ovviamente fa parte del mio breve percorso e quindi prendilo come un'esperienza condivisa, più che un consiglio.
Un caro saluto.
Marco B.
I don't play the harmonica, I play with the harmonica
Narciso
=|o|=
Messaggi: 20
Iscritto il: lunedì 7 maggio 2012, 10:42

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Narciso » giovedì 26 luglio 2012, 11:41

Caro Marco, Ti ringrazio tanto di avermi comunicato la Tua esperienza... Sai com'è...Anche io mi ero avvicinato in precedenza alla diatonica, ma non riuscendo se non marginalmente ad eseguire bending ed altre "colorature" indispensabili per lo strumento, ho creduto più adatto alle mie "esigenze" dedicarmi alla cromatica.
La mia finalità è soltanto quella di eseguire brani più o meno popolari (Amapola, Besame mucho...) per divertirmi : certo non aspiro a fare concerti, ma solo a suonare per me, non certo impeccabilmente (..tutt'altro!!! :D ) o al massimo, con qualche amico, in compagnia, senza offendersi se mi sfottono... Quindi, pur comprendendo che sarebbe utilissima la padronanza della teoria musicale, "sposo" quanto mi ha suggerito Carlo, pur apprezzando molto quanto stai facendo e augurandoTi ogni progresso possibile!
leonardo casanova
=|o|=
Messaggi: 36
Iscritto il: mercoledì 22 agosto 2012, 18:16

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da leonardo casanova » giovedì 6 settembre 2012, 10:16

per suonare devi conoscere la musica altrimenti che fai? suoni a caso finchè il colpo di culo non ti fà azzeccare qualcosa di orecchiabile? è illuminante a tal proposito quello che diceva robert schumann nelle regole di vita musicale che a parer mio ogni musicista dovrebbe saper a memoria.....chiaro: più studi musica e pià la tua musica sarà ricca, un pò come leggere, più leggi lebri e più sai e la tua intelligenza ne risente
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8204
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Manxcat » giovedì 6 settembre 2012, 10:51

"Meno male che ho avuto fortuna . . ", disse Louis Armstrong dopo aver suonato un pezzo eccezionale, senza conoscere la musica . . . :D :o :D
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
Avatar utente
FedericoC
=|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 568
Iscritto il: domenica 31 gennaio 2010, 12:47
Località: Cagliari

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da FedericoC » giovedì 6 settembre 2012, 11:00

Necessario? No.
Utile? Molto.

-- Federico

I ended up with a broken fiddle--
And a broken laugh, and a thousand memories,
And not a single regret.
leonardo casanova
=|o|=
Messaggi: 36
Iscritto il: mercoledì 22 agosto 2012, 18:16

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da leonardo casanova » giovedì 6 settembre 2012, 11:43

mettiamola così: si può parlare senza saper leggere e scrivere? si, certo....ma la parola che pronunci se la pensi scritta, cosa che è automatica in una persona mediamente istruita, è diversa, come dire la possiedi veramente......un maestro di chitarra classica mi disse. suonare solo ad orecchio è come andare da bologna a modena, conoscere la muscia è come andare da bologna a pechino
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8204
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Manxcat » giovedì 6 settembre 2012, 13:04

leonardo casanova ha scritto:un maestro di chitarra classica mi disse. suonare solo ad orecchio è come andare da bologna a modena, conoscere la muscia è come andare da bologna a pechino
No, mettiamola in un altro modo ancora: per oggi mi basta percorrere un piccolo itinerario, e non ad orecchio, ma seguendo mappe, gps e quant'altro, e comincio a giocare suonando qualcosa; poi, questa mia prova, ve la proporrò nel Music Lab, in giornata.
Suonare ad orecchio significa per me due cose:
1) Avere orecchio e conseguentemente avere la musica dentro i propri recettori, in maniera inequivocabile, pur non scritta.
Sono casi piuttosto rari, ma esistono e ce ne sono decine di esempi clamorosi, che tutti noi conosciamo, uno dei quali l'ho già citato prima.
2) Suonare senza dover più guardare lo spartito, avendone memorizzato ed automatizzato i contenuti. Anche quella è una forma di suonare ad orecchio, e non a vista.
Ma sono perfettamente d'accordo che la strada più sicura, e per la stragrande maggioranza degli esseri umani l'unica sicura ed anche la più facile, sia quella della conoscenza della musica. Ciò non toglie che c'è anche chi si può permettere di suonare senza conoscere la musica, o meglio senza conoscere i mezzi tecnici convenzionali che ti facilitano ad eseguire determinata musica.
La "musica" intesa come note scritte convenzionalmente su di un pentagramma, altro non è che un mezzo oggettivo ed universale per facilitare il compito a chi vuole eseguirla, e per far si che l'esecuzione possa essere ripetuta da un altro musicista ripetendo esattamente quella successione di note, in altezza e tempo, nel rispetto delle intenzioni di chi l'ha scritta. Null'altro.
Inoltre la teoria in sè non è difficile per nessuno che la voglia imparare, né è musa ispiratrice di sublimi melodie; è solo un mezzo. Il difficile consiste nel saperla esprimere con uno strumento, in modo tale che altri ne godano, e quello che conta è solo ed esclusivamente il risultato che ne scaturisce, e ciò che questo risultato è capace di creare nell'animo delle persone. Il livello di preparazione tecnico-cultural-accademico-musicale dell'interprete non ha alcuna importanza, se non quella di permettergli, forse, una maggiore possibiltà di espressione, salvo eccezioni. Pane al pane e vino al vino, semplicemente, e non dimentichiamoci della famosa fettunta o bruschetta, vero Federico? :D
Cordialmente.
Carlo
Ultima modifica di Manxcat il giovedì 6 settembre 2012, 14:23, modificato 1 volta in totale.
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
Avatar utente
CCristian
=|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 1411
Iscritto il: lunedì 28 marzo 2011, 7:44
Località: Oslo

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da CCristian » giovedì 6 settembre 2012, 13:51

Ciao, sono completamente d'accordo con quanto scritto da FedericoC, d'accodro in buona parte con quanto scritto da Manxcat e trovo favolosa e ricca di significato la frase riportata e scritta da leonardo casanova.
Vorrei solo dire che citare spesso i fenomeni che sono riusciti senza la preparazione ottenuta mediante la via "standard", spesso è pericoloso, certo riempie di gioia nel momento in cui ci si rende conto che si può non essere vincolati da rotaie, ma si può percorrere e inventarsi la strada... però è pericoloso, perchè le rotaie sono state realizzate e posate proprio perchè vanno bene per la maggioranza delle persone e quindi forse sarebbero la strada da prendere in considerazione per prima e poi in caso abbandonarla quando scopriamo che non è quella fatta per noi...... siamo dei treni che possono scegliere :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Ciao a tutti e visto che ci sono, una volta tanto vi cito e propongo il video di uno che è molto bravo (a mio parere) e che ha seguito la via standar, facendosi il conservatorio:
http://youtu.be/1-ct1JCTyvw
Ciao nuovamente
Cristian
Only one rule: if you like it when you play it, is good. That's all. (Bob Brozman)
Avatar utente
FedericoC
=|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 568
Iscritto il: domenica 31 gennaio 2010, 12:47
Località: Cagliari

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da FedericoC » giovedì 6 settembre 2012, 14:11

Come al solito si fa parecchia confusione tra saper leggere uno spartito, conoscere la teoria musicale, e il cursus accademico di un conservatorio. Servirebbe una risposta un po' lunga. Se ho voglia dopo scrivo qualcosa :)

-- Federico

I ended up with a broken fiddle--
And a broken laugh, and a thousand memories,
And not a single regret.
Avatar utente
Marco Benevelli
=|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 753
Iscritto il: mercoledì 17 agosto 2011, 17:10
Località: Modena

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Marco Benevelli » giovedì 6 settembre 2012, 14:19

Ciao a tutti,
ho cercato di leggere con attenzione questo argomento in quanto mi sento direttamente coinvolto. Come molte persone che frequentano questo forum, un giorno dell'anno scorso ho deciso di mettermi a "suonare" l'armonica (le virgolette sono d'obbligo) con praticamente nessuna conoscenza musicale. Ad un anno di distanza la conoscenza musicale è rimasta molto scarsa, ma sono contento di avere intrapreso questo nuovo hobby, chiamiamolo così. Per riprendere quanto detto da Leonardo, io ho fatto materialmente la tratta Modena - Bologna e ritorno un numero infinito di volte, non sono mai andato a Pechino e penso che non ci andrò mai. Sul piano musicale intendo dire che non sono un musicista e non lo sarò mai, ma ho trovato un modo di condividere idee e sensazioni con persone che mi sono in qualche maniera affini. Possiamo dire che ho trovato una mia dimensione musicale e me la faccio bastare, cercando quei piccoli miglioramenti che la mia situazione mi consente.
Voglio chiudere con una frase in inglese, non per sfoggio (anche perchè il mio inglese non sarebbe da sfoggiare) ma perchè mi pare che renda meglio che in italiano:
I don't play the harmonica, I play with the harmonica.
Grazie per avermi letto e a presto.
Marco B.
I don't play the harmonica, I play with the harmonica
leonardo casanova
=|o|=
Messaggi: 36
Iscritto il: mercoledì 22 agosto 2012, 18:16

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da leonardo casanova » giovedì 6 settembre 2012, 14:26

lo spartito è stato inventato per comunicare la musica, per evitare dispersioni con la comunicazione orale insomma....la teoria e armonia bhe si suona la si applica....poi si và al conservatorio, alla scuola civica, insegnante privato o dall'amico che ne sò più di te...insomma tutti hanno avuto un maestro, poi chiaramente nelle biografie fantasiose di wikipedia fà "figo" sostenere intremontabile mito del dono innato che si sviluppa anche stando chiuso in una stanza senza contatti esterni, stile la leggenda del pianista sull'oceano...ma anche tutti i blueman voglio dire, qualche stronzo di passaggio nel cortile di casa che gli ha insegnato 4 cose l hanno avuto....certo ai loro tempi la musica era viva e potevi trovare qualcuno che ti aiutasse, oggi con internet e compagnia bella siamo in una situazione molto più arida in termini di creatività ed espressività artistica e musicale..........per concludere non trovando corsi o insegnanti di armonica, almneo fare un corso di teoria e solfeggio, buona cosa sarebbe anche qualcosina di pianoforte......poi bho ognuno faccia come vuole
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8204
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Manxcat » giovedì 6 settembre 2012, 14:32

FedericoC ha scritto:Come al solito si fa parecchia confusione tra saper leggere uno spartito, conoscere la teoria musicale, e il cursus accademico di un conservatorio. Servirebbe una risposta un po' lunga.
Intanto te ne dico una corta.
A me, ai tempi che ascoltavo la musica, piaceva, per esempio, Joan Baez, come cantante e anche quando si accompagnava con la chitarra. Sapevo io dei suoi studi accademici? No. Mi importava se conosceva la musica e la leggeva dal pentagramma o da altri simboli a lei noti? No. Mi piaceva e basta. Era una "musicista"? Si!
Di fama e di successo!
Carlo
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
leonardo casanova
=|o|=
Messaggi: 36
Iscritto il: mercoledì 22 agosto 2012, 18:16

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da leonardo casanova » giovedì 6 settembre 2012, 14:48

aò...ma io mica ho detto chi non fà il conservatorio o non sa leggere uno spartito non vale nulla, solo chi ha fatto un percorso accademico vale gli altri devono bruciare all'inferno....ragazzi ripigliatevi un pò! un utente ha posto una domanda io ho detto la mia.....con l'armonica suonateci bach, suonate blues usatela come ferma carte, andate a orecchio, andate a culo...ma chi vi dice niente qualcuno? per me è quello che ho detto, cioè mica ho messo in discussione l'onore delle vostre madri per diana, per due metafore cosi poi....se a voi sta bene cosi e me m'avanza, suonate come ve pare e non rompete i co*****
Stefano Andreotti
Livello: Moderatore
Messaggi: 1374
Iscritto il: venerdì 18 settembre 2009, 11:17

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Stefano Andreotti » giovedì 6 settembre 2012, 16:08

Invito TUTTI gli iscritti
1) ad usare un linguaggio, meno colorito.
2) di esporre le proprie opinioni serenamente accentando eventuali critiche da parte degli altri.
3) ignorare eventuali posizioni volutamente provocatorie.

GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE.

Buone discussioni.
Stefano
La vita è come un'echo super vamper: ti rende ciò che le dai.
Avatar utente
KohaiHarp
=|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 501
Iscritto il: domenica 15 gennaio 2012, 12:03

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da KohaiHarp » giovedì 6 settembre 2012, 16:12

Prima che scrivessi è intervenuto il moderatore...pazienza, non ho scritto comunque nulla di facilmente infiammabile :) Dico solo la mia basandomi sulla mia esperienza, rivolgendomi all'utente Leonardo.

Secondo me la questione non è universale e non la si risolve di certo noi qui sul forum, e poi appunto, ognuno suona, o "suona-cchia" (tipo me) come gli pare. :wink:
Come si è detto mille volte dipende tutto da cosa uno vuole ottenere: l'armonica per me non è certo il centro della vita, è semplicemente una cosa che ora come ora mi piace e mi diverte. I fondamenti, quelli proprio basilarissimi della musica, li intendo, ma non ho certo intenzione di diventare concertista...ma nemmeno avere una band mi importa! :) Quindi, per dirla con le tue parole (metafora azzeccatissima per altro), a me personalmente basterebbe benissimo saper fare Milano - Bologna per essere moooolto contento.
Abbi un po' di pazienza qui sul forum. Essendo un forum frequentato per lo più da gente autodidatta (se tutti fossimo allievi di importanti maestri avrebbe anche poco senso...) capisci da te che le cose spesso vengono affrontate alla leggera, così che tutti abbiano una possibilità sia di capire, che di suonare, che di dire la loro.
Saluti a tutti...e non litigate! :wink:
Ben

"To do is to be" Nietzsche
"To be is to do" Kant
"Do Be Do Be Do" Sinatra
Stefano Andreotti
Livello: Moderatore
Messaggi: 1374
Iscritto il: venerdì 18 settembre 2009, 11:17

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Stefano Andreotti » giovedì 6 settembre 2012, 16:15

Per tornare in tema invito Federico a chiarire la sua posizione se vorrà. Se avrò tempo vorrei scrivere qualcosina anch'io.
In sintesi sostengo che, per suonare poco c'entra il saper leggere uno spartito,
ha molto più a che fare con la pratica.
Che possa essere utile saper leggere uno spartito e sapere qualcosa di teoria musicale
sì, lo è, molto, ma non ai fini dell'esecuzione.
Serve a poco quel tipo di conoscenza, se non sappiamo tradurre in musica quanto è scritto (e anche ciò che non è scritto) sullo spartito e se non lo sappiamo esprimere nel suo appropriato contesto musicale.
Mi spiego meglio: eseguire correttamente le note riportate su di uno spartito con la giusta durata ed altezza, per quanto importante, è solo una parte dell'attività del suonare. Quello si chiama: eseguire le note.
Per questo genere di cose serve ovviamente la pratica: s'impara un pezzettino alla volta legando le varie parti di un pezzo fino ad eseguire l'intero.
In questo caso poco conta fare mille esercizi sulle scale.
Diventa più interessante isolare le difficoltà che incontriamo nella nostra esecuzione e magari lavorare su un solo aspetto alla volta:
ad esempio il passaggio da un pattern di respiro ad un altro opposto al precedente, cercando di mantere l'unità della frase musicale, cioè che rimanga fluida e non inceppata, interrotta, deurante il cambio della sequenza dei fori "soffiati ed aspirati".
Qui diventa più interessante legare la prima parte della frase alla seconda (sia che le note facciano parte di una stessa scala, sia che appartengano a due scale diverse).
Certo che sapere come tirare fuori un certo suono (ad esempio un vibrato) è importante e non è solo la nota riportata sul pentagramma che suoniamo, è una tecnica che richiede del tempo per essere appresa.
Ecco qual è il vero limite: il tempo che dedichiamo alla pratica dello strumento. Indipendentemente dai nostri obiettivi almeno mezzora piena di esercizio (serio) è indispensabile per impadronirsi delle tecniche di base per iniziare a... eseguire le note :)
Fatto quello si passa a capire il contesto:
tre esecuzioni di uno stesso pezzo dirette da tre direttori d'orchesta, tutti in possesso di un ottimo curriculum musicale,
hanno portato a tre risultati diversi... eppure lo spartito è lo stesso per tutti.

http://www.youtube.com/watch?v=jDbMzp86tOc Toscanini

http://www.youtube.com/watch?v=oEM0IDGJGVY Muti

http://www.youtube.com/watch?v=8Mxt308Tbm0 Karajan

Qui, però, si entra in un campo dove bisogna avere tanta cultura musicale, ce la si fa con il tempo ascoltando tanto, suonando tanto, studiando gli stili.
Per me suonare è diverso da strimpellare.
Io strimpello, pertanto, posso decidere che non solo la teoria, ma anche la mia pratica possa essere "superfua" rispetto a ciò che voglio eseguire, ma quello ne che esce, per quanto spossa essere gratificante per me, non è suonare. Si chiama tentare di eseguire un pezzo alla "come meglio mi viene".
Per me è sufficiente, per chi, invece, ha altre ambizioni ed altri obiettivi dovrà seguire una strada diversa. :)
Ultima modifica di Stefano Andreotti il sabato 8 settembre 2012, 22:38, modificato 12 volte in totale.
La vita è come un'echo super vamper: ti rende ciò che le dai.
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8204
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Manxcat » giovedì 6 settembre 2012, 16:58

Stefano Andreotti ha scritto: In sintesi sostengo che per suonare poco c'entra il saper leggere uno spartito,
Vedi Stefano, l'uso approssimativo della punteggiatura può generare equivoci, spesso.
"In sintesi sostengo che, per suonare, poco c'entra il saper leggere uno spartito".
Questa frase ha un significato ben preciso.
"In sintesi sostengo che, per suonare poco, c'entra il saper leggere uno spartito".
Questa frase ha il significato opposto.
Tu dove le avresti messe le virgole? :D :D :o
In ogni caso avresti dovuto metterle!
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
Avatar utente
emilio
=|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 322
Iscritto il: mercoledì 4 luglio 2012, 11:11
Località: Montesilvano

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da emilio » giovedì 6 settembre 2012, 17:20

Manxcat ha scritto:
Stefano Andreotti ha scritto: In sintesi sostengo che per suonare poco c'entra il saper leggere uno spartito,
Vedi Stefano, l'uso approssimativo della punteggiatura può generare equivoci, spesso.
"In sintesi sostengo che, per suonare, poco c'entra il saper leggere uno spartito".
Questa frase ha un significato ben preciso.
"In sintesi sostengo che, per suonare poco, c'entra il saper leggere uno spartito".
Questa frase ha il significato opposto.
Tu dove le avresti messe le virgole? :D :D :o
In ogni caso avresti dovuto metterle!
Carlo , sei grande!!!
L’armonica è una via semplice per leggere le armonie dell’universo.
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8204
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Manxcat » giovedì 6 settembre 2012, 17:34

emilio ha scritto:
Carlo , sei grande!!!
Emilio, ti prego, lasciami lavorare.
E' da stamani che cerco di animare il Forum e, in parte, ci sono anche riuscito . . .!
Ho stimolato perfino l'intervento del moderatore!
Lasciami concentrato, altrimenti finisce come ieri che non è successo nulla . . .!
E poi tu fai parte degli amici, ma quelli della fazione avversa come la penseranno? :D :D :D :? :?
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
Avatar utente
emilio
=|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 322
Iscritto il: mercoledì 4 luglio 2012, 11:11
Località: Montesilvano

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da emilio » giovedì 6 settembre 2012, 18:25

Se c'è un cretese che dice che tutti i cretesi dicono il falso entriamo nel loop.
Però resta concentrato :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: !
L’armonica è una via semplice per leggere le armonie dell’universo.
Stefano Andreotti
Livello: Moderatore
Messaggi: 1374
Iscritto il: venerdì 18 settembre 2009, 11:17

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Stefano Andreotti » giovedì 6 settembre 2012, 18:38

Manxcat ha scritto: Vedi Stefano, l'uso approssimativo della punteggiatura può generare equivoci, spesso.
Spesso sì, ma non sempre:
Manxcat ha scritto: E' da stamani che cerco di animare il Forum e, in parte, ci sono anche riuscito . . .
La coniugazione del verbo essere modo indicativo, tempo presente, alla terza persona singolare, non si scrive con l'apostrofo, ma con l'accento grave.
Tuttavia il senso della tua frase si capisce.

Io andavo di fretta, come forse anche tu nello scrivere il tuo messaggio tutto qui.

Il senso che avevo in mente era quello contenuto nella prima opzione che avevi proposto:
Manxcat ha scritto:"In sintesi sostengo che, per suonare, poco c'entra il saper leggere uno spartito".
La vita è come un'echo super vamper: ti rende ciò che le dai.
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8204
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Manxcat » giovedì 6 settembre 2012, 18:57

Stefano Andreotti ha scritto: La coniugazione del verbo essere modo indicativo, tempo presente, alla terza persona singolare, non si scrive con l'apostrofo, ma con l'accento grave.
Tuttavia il senso della tua frase si capisce.
È vero . . . hai ragione! :mrgreen: :o
Ma, come affermi sotto tu stesso, la cosa non genera equivoci. Inoltre è una negligenza motivata dal fatto che l'unica manovra che conosco sulla tastiera per fare quella "e" maiuscola accentata è "alt 212", manovra alquanto maldestra e complicata, che spesso cerco di evitare.
Ti do comunque atto che la tua pignoleria supera persino la mia! :D

Carlo
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
Stefano Andreotti
Livello: Moderatore
Messaggi: 1374
Iscritto il: venerdì 18 settembre 2009, 11:17

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Stefano Andreotti » giovedì 6 settembre 2012, 19:12

Manxcat ha scritto: Ti do comunque atto che la tua pignoleria supera persino la mia! :D
Può essere, tuttavia cerco di evitare di farla pesare ad altri, usandola, invece, come strumento al fine di migliorare ciò che faccio.

Accolgo, quindi, ben volentieri, il tuo invito ad esprimemi in un italiano grammaticalmente corretto.

Un saluto a tutti.
Stefano
La vita è come un'echo super vamper: ti rende ciò che le dai.
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8204
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Manxcat » giovedì 6 settembre 2012, 19:26

Stefano Andreotti ha scritto: Accolgo, quindi, ben volentieri, il tuo invito ad esprimemi in un italiano grammaticalmente corretto.
No, per carità . . .
Nessun invito, ci mancherebbe altro! Era solo per capire il significato di quella frase, e basta.
Se proprio fossi obbligato a farti un invito, ti inviterei ad esprimerti con l'armonica, più che in italiano corretto, magari partecipando con noi ai Giochi, ma so che quella è una battaglia persa.
Come vedi continuo a farla pesare.
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
leonardo casanova
=|o|=
Messaggi: 36
Iscritto il: mercoledì 22 agosto 2012, 18:16

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da leonardo casanova » venerdì 7 settembre 2012, 19:01

comunque non era mia intenzione scatenare un vespaio, insomma se dico qualcosa non è per gettare il guanto di sfida insomma.....parafrasando mozart in amadeus(il film di milos forman) sono un uomo volgare ma la mia musica no.....per dire, ma non sembra essere questo il caso, sono piuttosto viscerale nel mio aproccio con la musica e magari senza accorgermene posso come dire risultare selvaggio nell'approccio con altri musicisti, nulla di personale ...qeusto era il messaggio se risultassi rude.....essendo la mia prima discussione nel foruk volevo chiarire
TAO

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da TAO » venerdì 7 settembre 2012, 19:03

Secondo me è inutile prendere posizioni perchè ognuno di noi saprà dare una spiegazione alla posizione presa. Chi intraprende lo studio di quel che si voglia dovrebbe porsi una domanda: a quale scopo sto intraprendendo questa strada ? se riusciremo a darci una spiegazione saremo a metà dell'opera. Intraprendendo lo studio a fini professionali la strada sarebbe unica ma per l'hobbista il discorso è vario perchè è tutto proporzionato al tempo e denaro che vorremo investire e ai risultati che desideriamo ottenere.
leonardo casanova
=|o|=
Messaggi: 36
Iscritto il: mercoledì 22 agosto 2012, 18:16

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da leonardo casanova » sabato 8 settembre 2012, 2:06

si esatto, se è per hobby e il tempo e denaro sono tiranni ovviamnte ognuno si muove di conseguenza e come gli pare....io considero la musica come una educazione diciamo dello spirito oltre al linguaggio....per cui si part con il ripetere i monosillabi ma-ma e pa-pà per poi formale le prime parole, po frasi piu complesse...poi si fanno le elementari, le medie e il liceo.....l'università poi è a scelta
conoscere quindi il blues, il jazz la classica etc e saperle utilizzare per formare un proprio linguaggio......più lo si vuole rendere articolato e profondo e più si deve studiare.....quindi a questo punto, per rispondere alla originaria domanda, si saper la musica, studiarla in maniera accademica aiuta a questo......jaco pastorius, uno dei miei idoli, ha iniziato ad orecchio ma poi ha dovuto studiare, non a scuola, ma con altri musicisti che ne sapevano di più
Avatar utente
robertoguido
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 3091
Iscritto il: giovedì 30 dicembre 2010, 0:21
Località: Milano
Contatta:

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da robertoguido » sabato 8 settembre 2012, 20:22

Agli ultimi due commenti di Tao e di Leonardo, con cui mi trovo assolutamente d'accordo, aggiungerei un personalissimo consiglio.
Dato che ti avvicini per hobby cerca di capire qual'è per te la strada più facile provando, anche se pochi giorni o poche ore, ad approcciarle entrambe.
Ti riporto la mia esperienza: ho studiato pianoforte e musica per oltre dieci anni ma quando ho preso in mano l'armonica (cromatica) ho iniziato a suonarla usando le tablature, utilizzando il programmino Harpingmidi http://www.harpingmidi.com ottenendo dei risultati subito molto incoraggianti.
Dopo qualche giorno "mi sono ricordato" che sapevo leggere la musica e ho deciso di provare ad approcciare lo strumento in modo più "professionale". Sono ovviamente contento di averlo fatto e di non aver ceduto alla tentazione della strada più semplice e mi rendo conto che se non avessi avuto una preparazione adeguata forse avrei continuato con le tablature. Ora però ho la sensazione di possedere una conoscenza più "potente" che mi permette di capire meglio diverse cose che altrimenti mi sarebbero potute sfuggire. Magari avrei suonato allo stesso modo, magari no ma quello che conta che è la conoscenza mi sta appagando ulteriormente!
Il Meneghin Fuggiasco
Che l'Harp Spirit sia con te!
https://soundcloud.com/roberto-aproma
[*]https://www.reverbnation.com/bobharp8
Avatar utente
Giuliano
=|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 1292
Iscritto il: sabato 16 giugno 2012, 9:12

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Giuliano » domenica 16 settembre 2012, 8:57

Anche se con un po’ di ritardo, vorrei qui menzionare Erroll Garner, uno dei piu bravi pianisti nella storia della musica degli Stati Uniti. Suonava ‘ad orecchio’. Non aveva neppure la licenza di musicista, perché non sapendo leggere la musica non poteva neppure passare l’esame per diventare professionista. Eppure le migliori orchestre se lo contendevano. Un aneddoto piuttosto famoso è che durante un volo all’interno degli States, gli era venuto alla mente un motivo che poi sarebbe diventata la famosissima “Misty”. Non sapendo trascriverne la musica, era stato costretto a ‘zuffolare’ il motivo per tutta la durata del viaggio. Poi, sceso dall’aereo era entrato in un bar ed aveva suonato il motivo, chiedendo a qualcuno dei presenti di scrivere le note su un tovagliolo di carta…Bell’aneddoto. Certo, di gente come lui non ce n’è molta in giro, ma bravi musicisti che hanno il dono di suonare, e bene, ‘a orecchio’, personalmente ne ho conosciuti. Ed è sempre un piacere scoprire che ci sono autodidatti che sanno regalarci delle emozioni attraverso la musica.
Logic will get you from "A" to "B". Imagination will take you everywhere...
leonardo casanova
=|o|=
Messaggi: 36
Iscritto il: mercoledì 22 agosto 2012, 18:16

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da leonardo casanova » lunedì 17 settembre 2012, 2:54

io credo che sostenere il mito del musicista adutodidatta arrivando quasi a farlo diventare il prototipo del suonatore di armonica è il modo più sicuro per rendere l'armonica uno strumento di serie b senza quei riconoscimenti che hanno tutti gli altri strumenti, pianoforte, chitarra, flauto etc etc.....la musica regala emozioni, non ci sono dubbi per questo chi suona lo fà, la musica non ha concetti, non politica fò bene ed unisce.....ma la musica è un insieme di onde fisiche in un rapporto matematico e quel rapporto per capirlo ci sono voluti secoli e secoli, milioni di musicisti, la scrittura musicale è una conquista un accesso ai repostori del passato e un modo di comunicare, la teoria e armonia è l'alfabeto e la grammatica per poter formare il linguaggio.......ma e mi riallaccio con la bellissima lettera scritta da adamo e pubblicata proprio su questo sito, se vogliamo portare l'armonica al posto che meriterebbe fra gli altri strumenti e anche a portare l'italia con i suoi musicisti al suo posto fra le altre nazioni, dovremo piantarla con il mito del musicista autodidatta, portare all'armonica lo studio che deriva da altri strumenti e mettere in piedi cosi un sistema di studi ufficiale proprio per l'armonica, un corso dedicato nelle scuole civiche e magari anche al conservatorio.....questo in italia, oppure penderemo sempre più dalle labbra degli altri e più che mai da uqelle della cina
Avatar utente
Giuliano
=|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 1292
Iscritto il: sabato 16 giugno 2012, 9:12

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Giuliano » lunedì 17 settembre 2012, 8:14

Io credo che l'armonica sia lo strumento estemporaneo per eccellenza. Quello che arriva al cuore del Blues, del Jazz, del Rock, del Country e di altri generi (come pure la Celtica) con improvvisazione ed effetto, senza necessariamente passare per lo studio della musica.
Per quanto riguarda gli autodidatti, non bisogna dimenticare che spesso sono proprio loro a FARE la musica. Ora mi vengono in mente Django Reinhardt (che era pure analfabeta), Stevie Wonder, Frank Zappa, E. Clapton, Jimi Hendrix, P. Perkins, e molti, molti altri, ai quali, tanto di cappello............
Logic will get you from "A" to "B". Imagination will take you everywhere...
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8204
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Manxcat » lunedì 17 settembre 2012, 8:45

Questa discussione è sempre esistita, da quando esiste la musica in tutte le sue espressioni ed i suoi linguaggi.
Secondo me l'unica risposta concreta e positiva è che contano i risultati e le emozioni.
Supponiamo di ascoltare una particolare esecuzione per la prima volta, da uno sconosciuto, liberi nella mente da ogni rumore e ogni convenzione.
Si ascolta e basta.
Scaturiranno delle sensazioni, dei sentimenti, delle emozioni, che possono andare dal piacere, all'estasi, all'agitazione, alla rabbia.
Che importanza ha, a quel punto, sapere il curriculum dell'esecutore, quanto ha studiato, come ha studiato, se ha imparato da solo o con l'aiuto di altri, a chi si è ispirato, se la musica la legge dal pentagramma o se ce l'ha dentro la testa?
Quello che conta è ciò che ha generato in te, nel tuo animo, con la sua musica, e non come ci è arrivato.
Ma, insomma, nulla di assoluto, solo un punto di vista mio personale.
Carlo
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
TAO

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da TAO » lunedì 17 settembre 2012, 9:19

leonardo casanova ha scritto:io credo che sostenere il mito del musicista adutodidatta arrivando quasi a farlo diventare il prototipo del suonatore di armonica è il modo più sicuro per rendere l'armonica uno strumento di serie b senza quei riconoscimenti che hanno tutti gli altri strumenti, pianoforte, chitarra, flauto etc etc.....la musica regala emozioni, non ci sono dubbi per questo chi suona lo fà, la musica non ha concetti, non politica fò bene ed unisce.....ma la musica è un insieme di onde fisiche in un rapporto matematico e quel rapporto per capirlo ci sono voluti secoli e secoli, milioni di musicisti, la scrittura musicale è una conquista un accesso ai repostori del passato e un modo di comunicare, la teoria e armonia è l'alfabeto e la grammatica per poter formare il linguaggio.......ma e mi riallaccio con la bellissima lettera scritta da adamo e pubblicata proprio su questo sito, se vogliamo portare l'armonica al posto che meriterebbe fra gli altri strumenti e anche a portare l'italia con i suoi musicisti al suo posto fra le altre nazioni, dovremo piantarla con il mito del musicista autodidatta, portare all'armonica lo studio che deriva da altri strumenti e mettere in piedi cosi un sistema di studi ufficiale proprio per l'armonica, un corso dedicato nelle scuole civiche e magari anche al conservatorio.....questo in italia, oppure penderemo sempre più dalle labbra degli altri e più che mai da uqelle della cina
Quoto.
TAO

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da TAO » lunedì 17 settembre 2012, 9:36

Giuliano Gennari ha scritto:Io credo che l'armonica sia lo strumento estemporaneo per eccellenza. Quello che arriva al cuore del Blues, del Jazz, del Rock, del Country e di altri generi (come pure la Celtica) con improvvisazione ed effetto, senza necessariamente passare per lo studio della musica.
Per quanto riguarda gli autodidatti, non bisogna dimenticare che spesso sono proprio loro a FARE la musica. Ora mi vengono in mente Django Reinhardt (che era pure analfabeta), Stevie Wonder, Frank Zappa, E. Clapton, Jimi Hendrix, P. Perkins, e molti, molti altri, ai quali, tanto di cappello............
Quando una cosa non è mai stata fatta cè sempre un pioniere che l'ha fatta per primo.
Poi per fa si che altri possano fare la stessa cosa i pionieri stilano testi in cui viene descritto come fare.
Da questo punto in poi il pioniere ha terminato il suo compito.
Avatar utente
CCristian
=|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 1411
Iscritto il: lunedì 28 marzo 2011, 7:44
Località: Oslo

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da CCristian » lunedì 17 settembre 2012, 9:57

Manxcat ha scritto:Questa discussione è sempre esistita, da quando esiste la musica in tutte le sue espressioni ed i suoi linguaggi.
Secondo me l'unica risposta concreta e positiva è che contano i risultati e le emozioni.
Supponiamo di ascoltare una particolare esecuzione per la prima volta, da uno sconosciuto, liberi nella mente da ogni rumore e ogni convenzione.
Si ascolta e basta.
Scaturiranno delle sensazioni, dei sentimenti, delle emozioni, che possono andare dal piacere, all'estasi, all'agitazione, alla rabbia.
Che importanza ha, a quel punto, sapere il curriculum dell'esecutore, quanto ha studiato, come ha studiato, se ha imparato da solo o con l'aiuto di altri, a chi si è ispirato, se la musica la legge dal pentagramma o se ce l'ha dentro la testa?
Quello che conta è ciò che ha generato in te, nel tuo animo, con la sua musica, e non come ci è arrivato.
Ma, insomma, nulla di assoluto, solo un punto di vista mio personale.
Carlo
Bel pensiero Carlo, condivido con piacere, indipendentemente dalla discussione di questo thread che mi vede apprezzare i grandi autodidatti, ma anche sostenere la tesi che per la maggior parte delle persone, procedere con un percorso più "accademico" sia la scelta migliore, anche se non la più facile :)
Ciao
CCristian
Only one rule: if you like it when you play it, is good. That's all. (Bob Brozman)
Stefano Andreotti
Livello: Moderatore
Messaggi: 1374
Iscritto il: venerdì 18 settembre 2009, 11:17

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da Stefano Andreotti » lunedì 17 settembre 2012, 22:20

Vorrei proporre un distinguo:
l'autodidatta non è necessariamente colui che non conosce la teoria musicale,
è semplicemente uno che studia senza il supporto di un insegnante ;) Si può quindi essere autodidatti e... saper leggere la musica. L'una cosa non esclude l'altra, anzi...
Non è detto che chi impara da solo, non studi un libro di solfeggio e/o un manuale per imparare a suonare lo strumento che gli piace.
;)
La vita è come un'echo super vamper: ti rende ciò che le dai.
leonardo casanova
=|o|=
Messaggi: 36
Iscritto il: mercoledì 22 agosto 2012, 18:16

Re: Per "suonare" la cromatica è necessario conoscere la musica?

Messaggio da leonardo casanova » martedì 18 settembre 2012, 1:23

autodidatta si può impararer da un manuale teoria e armonia....ma senza un maestro che ti corregge và a finire che sei sempre convinto di aver fatto giusto mentre un maestro ti fà le pulci su tutto....io insegno pianoforte e vi dico che arrivano un sacco di ragazzi e adulti che sono convinti di avere il senso del tempo e l'orecchio ma non è mai così....sui manuali e metodi di studio io ne ho visti a centinaia e se devo dire la mia qualsiasi sia il loro prezzo sono soldi buttati via, se partite da zero. Se invece siete ad un livello già più avanzato e volete che so, approfondire la lo stile afro piuttosto che quello fusion o una particolare tecnica propria di un musicista allora, se è correlato da un dvd o cd, allora può essere un valido strumento e parlo sia per il pianoforte che per qualsiasi altro strumento. Comunque sia non capisco questa resistenza nei confronti dell'insegnamento, insomma non è mica fare il militare.....l'unico ostacolo che posso capire è il fattore economico, molti miei colleghi pelano i loro studenti ma esistono scuole civiche o la banda del paese che fanno corsi con costi proporzionati al reddito e non è una grande spesa, oppure si trovano insegnanti a basso costo........mozart pur avendo l'orecchio assoluto ha dovuto studiare e quando ha sostenuto gli esami non è stato totalmente perfetto.....se site senza un soldo e avete mille spese da ffrontare avete la mia più totale comprensione, altrimemti se potete e volete fare qualcosa di più oltre ad puro sfogo/passatempo con qualsiasi vostro strumento, fidatevi di me: andate a lezione e studiate fino alla morte
Rispondi