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CANZONI PER BAMBINI

Inviato: lunedì 10 giugno 2019, 10:04
da Manxcat
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Buongiorno.

Parallelamente alla prosecuzione del mio impegno circa la collana delle "Emozioni in Musica" sulla sezione Music Lab, in cui, praticamente, vado a rievocare vecchie canzoni del Pop italiano, soprattutto degli anni '60, che riprenderò se e quando se ne ripresenteranno le condizioni, ho pensato di dedicare la mia oretta di pratica giornaliera con l'armonica ad una selezione di canzoni per bambini, o presunte tali, nel senso di canzoni non tutte necessariamente ideate e scritte soltanto per bambini, ma alcune sì, ed altre che lo sono diventate, nella pratica, per certe loro caratteristiche.

Unitamente ai brani avrò cura di soffermarmi con qualche nota sull'esecuzione e sull'armonica usata, cercando di variare il più possibile la marca ed il tipo di armonica.

Il thread aspetta, pertanto, anche altri interventi sul tema delle canzoni per bambini, con brani suonati e storie personali e non, riguardanti l'argomento, in particolare quei brani che hanno caratterizzato la vostra infanzia e la vostra prima adolescenza, quali filastrocche, ninna-nanna, nenie natalizie e di qualsiasi altro genere, canzoncine riferite agli albori della vostra vita e che vi portate nel cuore.

Ieri sera ne ho registrata una che fa riferimento ad un cartone animato degli anni '70, la serie televisiva di Heidi, composta di 54 episodi che andavano in onda in quegli anni, e la cui sigla musicale di apertura divenne molto famosa.

https://youtu.be/RI3qPvtYnv0

Tecnicamente il brano è caratterizzato da una grande escursione di suoni, e si svolge su ben 3 ottave complete; nel caso della mia esecuzione, va dal SOL 4 (quello della seconda riga del pentagramma) al SOL 6, che, in una cromatica a 12 fori, in C, è rappresentato dall'undicesimo foro. Poche volte sono arrivato, con le mie canzoni Pop, a quel livello di acuti!

L'armonica che ho usato è la Suzuki SCX48.

Le cromatiche della Suzuki sono armoniche "perfette" sotto ogni profilo, quello meccanico, quello estetico, quello della resa e della precisione del suono e dell'accordatura; non hanno la tendenza facile all'incollatura delle valvole, hanno il registro a corsa breve e silenziosa, sono molto belle nel design, piacevoli da guardare e da toccare.
Sono armoniche "affidabili" per chiunque, a qualsiasi livello, anche se, talvolta, possono perdere il confronto con qualche Hohner; ma di questo parleremo in altra occasione.

Per adesso iniziamo con la prima canzone "per bambini", sperando che nel corso dei secoli, per scelta o per sbaglio, qualche ex bambino possa trarre divertimento da questi due minuti di canzone. Altrimenti non importa: mi sono divertito a suonarla.

Heidi.mp3
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A presto, spero.

Carlo

Re: CANZONI PER BAMBINI

Inviato: martedì 11 giugno 2019, 15:22
da Manxcat
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La seconda canzone, di questa serie per bambini, che mi è venuta in mente, è la famosa "Viva la Pappa col Pomodoro" presentata nel 1964 da Rita Pavone quale sigla dello sceneggiato televisivo "Il Giornalino di Gian Burrasca", tratto dal romanzo di Vamba e diretto da Lina Wertmuller, con le musiche di Nino Rota.

https://youtu.be/3oyS_RMzGkM

Sicuramente ci sarà qualcuno che non conosce Rita Pavone e le sue canzoni, che furono tutte, nessuna esclusa, grandi successi negli anni '60 e '70, a livello nazionale, ma anche internazionale; attualmente la cantante vive in Svizzera ed ha superato i 70 anni, ed è stata una delle più famose cantanti Pop italiane, con milioni di dischi venduti, e moglie del cantante Teddy Reno. Verso la fine degli anni '60 non era difficile incrociarla in autostrada durante i continui spostamenti per i suoi innumerevoli concerti, da nord a sud e viceversa, a bordo della della sua Jaguar-E di colore rosa!
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Ma più che le parole, vale la pena, per avere un'idea del personaggio, di guardare un piccolo video in cui canta la canzone oggetto di questo post. Ballare cantando faceva parte della sua natura e le due cose erano pressoché imprescindibili.
Al giorno d'oggi ballare a quei livelli, e pure cantando, potrebbe sembrare anche abbastanza normale e comune a tanti artisti, ma negli anni '60, credetemi, era veramente qualcosa di unico e straordinario.

La Pappa col Pomodoro.mp4
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Venendo a questa versione con l'armonica, strumento con il quale si può suonare di tutto, anzi, strumento con il quale si dovrebbe suonare di tutto, ho usato una Chrometta 8:

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E' una piccola cromatica a due ottave, come si evince dal numero dei fori, dal suono accattivante, un registro a corsa alquanto lunga ma silenzioso, l'imboccatura, tipica delle Chrometta, abbastanza sconcertante e che rende complicata la selezione del foro singolo e che impone di distanziare molto le labbra, aprendo bene la bocca. Ha un rapporto prezzo qualità molto favorevole e si acquistava a 50 euro fino a qualche tempo fa, che ora credo siano diventati sui 60. Essendo un'armonica a sole due ottave non è consigliata come unico strumento per cominciare a studiare, ma lo è per avere una seconda cromatica da portare in giro in una tasca, leggera, maneggevole, che non lascia a desiderare nel suono. Consigliabile anche a chi, da diatonico, volesse acclimatarsi di tanto in tanto con una cromatica, per capirne il funzionamento, con poca spesa ed un'armonica in più da usare a mo' di bluesharp con i bending in semiautomatico . . .!

Insomma non può mancare nel parco armoniche di qualsiasi armonicista.

La sua voce la potete sentire qua:

La Pappa col Pomodoro.mp3
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Cordiali saluti e buon ascolto agli eventuali interessati.

Carlo

Re: CANZONI PER BAMBINI

Inviato: venerdì 14 giugno 2019, 11:56
da Manxcat
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Furia Cavallo del West.mp3
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Cantata dal mitico Mal dei Primitives, "Furia Cavallo del West" faceva da sigla ad una serie TV americana, in bianco e nero, molto seguita dai bambini degli anni '70.

https://youtu.be/l546cwrK4MA

https://youtu.be/PFxFVPdU3hI

L'ho suonata con una tremolo, La Hohner Bravi Alpini 120 Stimmen, un'armonica straordinaria nel suo genere, per qualità ed estensione.
Dico subito che molte altre case si sono cimentate con le tremolo, tipo Hering, Seydel, Suzuki, Tombo, e ne ho vari modelli di ciascuna di queste marche; alcune, Suzuki in primis, sono riuscite anche a superare, sotto certi aspetti, la qualità delle Hohner, ma il suono di una Bravi Alpini, il suo fascino ed il suo appeal sono e restano ineguagliabili! Attualmente la produzione è stata ridotta, e non si chiamano più Bravi Alpini, ma ECHO.

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Per prima cosa vi propongo il layout della sua tastiera, fatta di 15 quaterne di fori, da cui è possibile rendersi un po' conto dello strumento. Si chiama "120" in quanto ospita ben 120 ance!

PSP 120.jpg
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Infatti nelle tremolo, come si sa, ciascuna nota è prodotta dalla vibrazione di due ance uguali, lievissimamente sfasate di frequenza, di pochi Hz, per generare, appunto, l'effetto tremolo; per cui, a parità di note, le ance raddoppiano; poi c'è il fatto che detta armonica ha due tastiere, una in DO e l'altra SOL, e si ha un nuovo raddoppio di ance.

Ho parlato di 15 quaterne di fori: ebbene, sì, ogni quaterna (quattro fori) corrisponde ad un foro di una bluesharp o di una cromatica, poiché i primi due in verticale contengono le due ance della nota soffiata, mentre i secondi due ospitano le due ance della nota aspirata.

Le tremolo della Hohner si basano tutte, tranne la Soloist, sull'accordatura Richter, come le bluesharp, e pertanto, come ben si evince da quanto evidenziato in giallo sulla figura del layout allegata, le prime 10 quaterne di questa armonica corrispondono ai 10 fori di una bluesharp, con una particolarità, e cioè che siamo in ambito, parlando di lato in DO, di una LOW C, in quanto il DO del quarto foro è un DO centrale, C4, quello che in una bluesharp sarebbe il primo foro, mentre quello del primo foro è un C3, dell'ottava più bassa precedente.

Ritornando al layout, mentre si capisce come per i primi 10 fori le note assumano un aspetto familiare e conosciuto, dal 11 al 15 tutto si complica e, anche se abbiamo la possibilità di un'altra bella ottava completa, occorre, per poterla suonare, un po' di pratica e un po' di orecchio, in quanto la disposizione delle note non è quella a cui siamo abituati con la normale configurazione di una diatonica o anche di una cromatica; infatti vedete che abbiamo un MI sopra un SI, un SOL sopra un RE, un DO sopra un FA, e occorre farci l'orecchio.

Questo strano layout è motivato e giustificato dalla principale esigenza di una tremolo di riprodurre sempre suoni e accordi armonici e non dissonanti, a maggior ragione trattandosi di una tremolo, concepita per suonare prevalentemente a più note contemporaneamente, senza il rischi di emettere accordi stridenti e dissonanti.
Sia soffiando che aspirando, anche suonando più note insieme, si ottiene sempre un suono armonioso, da cui il nome dello strumento, "ARMONICA".

E la tremolo è l'armonica, l'armonica per eccellenza.

A tal proposito vi propongo questa riflessione: avete mai fatto caso al fatto che queste armoniche, normalmente, non hanno il numero dei fori stampigliato sulle cover? Vi siete mai chiesti il perché?

Ebbene, immaginatevi di trovarvi di fronte a questa tastiera di ben 60 fori: trovereste logico e sostenibile seguire, ad esempio, una tablatura che vi dice soffia sul 4, aspira sul 5 e così via, considerato anche il fatto che si procede a quaterne di fori? Non sarebbe possibile.
L'unico modo di suonare una tremolo, infatti, secondo me, è quello di acclimatarsi ad essa, farci bene l'orecchio, rispetto al soffiare ed all'aspirare ed ai relativi suoni ottenuti, e suonarla "ad orecchio", per chi ne è dotato.
Chi non ha orecchio, chi è stonato, chi non sa fischiettare, chi non sa canticchiare una melodia, non ci caverà mai niente, con nessuna armonica, ma in particolare con una tremolo, in quanto la maggiore risorsa alla quale potrà affidarsi è il suo istinto e la sua musicalità, e null'altro, e bisogna che ne abbia almeno un po'.

E, per concludere, una nota ancora sulle quaterne di fori; occorre fare pratica e imparare a centrarle bene nel suonare, in quanto il movimento di escursione della bocca sulla tastiera è molto diverso da quello che si ha sulle altre armoniche, ad un solo foro per ogni due note; se non si centra bene la quaterna non si è in grado di emettere le due note della quaterna stessa, sia quella aspirata che quella soffiata, è si è costretti a spostarci leggermente di mezza quaterna, per cambiare dal soffiato all'aspirato, a scapito della velocità e della musica.

Se qualcuno leggerà, e avesse domande da fare, ne ha piena facoltà.

Saluti,

Carlo