FORSE NON TUTTI SANNO CHE: semplici teorie musicali

a cura di Manxcat.
Analisi ed impressioni sulle proposte musicali; storie di armoniche e di armonicisti.
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FORSE NON TUTTI SANNO CHE: semplici teorie musicali

Messaggio da Manxcat » sabato 16 marzo 2019, 12:40

Ci sono alcuni concetti, non semplicissimi per uno che non abbia una certa dimestichezza con la musica, che sono basilari, ma che spesso si rivelano come sconosciuti.
Uno di questi riguarda la tonalità dell'armonica; non in riferimento alle posizioni, ma in riferimento al fatto che l'armonica diatonica rientra nella categoria degli strumenti "traspositori".

Ma parliamo chiaro e semplice, con esempi altrettanto semplici e chiari.

Con un'armonica cromatica si possono suonare brani in tutte le scale, giusto? Se, per esempio, ho un brano in DO, me lo suono come lo suonerei su una diatonica, a meno che non ci siano delle alterazioni momentanee (diesis o bemolle); in tal caso, su quella nota, dovrò usare il registro. Basta una sola armonica, quindi, per suonare tutto: infatti le note musicali sono 12, 7 più 5 semitoni rappresentati dai tasti neri del pianoforte, e nella cromatica le abbiamo tutte.
Nella diatonica, invece, si hanno soltanto le sette note di una scala, esempio DO RE MI FA SOL LA SI DO, ma se voglio suonare in un'altra tonalità, e quindi in un'altra scala, debbo cambiare armonica, esempio una in SOL, che abbia le note della scala di SOL, cioè SOL LA SI DO RE MI FA# SOL. Come si evince dall'esempio, nel primo foro soffiato di una diatonica abbiamo la nota che dà il nome alla scala, e soffiando sui primi tre fori si ottiene l'accordo maggiore di quella tonalità.

Ogni strumento "normale" ha dei tasti, delle corde, dei fori che suonano le note, e se cambi pianoforte, premendo lo stesso tasto ottieni la stessa nota, mentre se soffi sul primo foro di due diatoniche di diversa tonalità ottieni due note diverse; l'armonica diatonica, infatti, fa parte di un'altra categoria, di una categoria di strumenti speciali detti appunto "traspositori", che significa che con essi si può suonare uno spartito, una partitura in una certa tonalità, emettendo però delle note di altezza, e quindi anche di nome, diverse da quelle riportate sullo spartito stesso.

E qui molti si sono sicuramente persi, ma non disperate, torniamo al semplice.

Si dice, a chi vuole acquistare la prima armonica, di prenderla in DO. Perché? Ma lo sanno tutti: perché gli esercizi dei metodi sono scritti in DO ed hanno allegato anche il CD con gli esempi, e sarebbe fuorviante suonare, ripetendo quanto proposto nell'esercizio, con un'armonica in tonalità diversa; inoltre il DO è la tonalità centrale, né alta, né bassa, quindi la più facile.
Bene, ma se si volesse fare gli esercizi senza ascoltare il CD? Beh, a quel punto qualsiasi tonalità di armonica andrebbe bene lo stesso, e potremmo fare benissimo quegli esercizi, siano essi proposti sotto forma di numero del foro da suonare, quindi di tablatura, ma anche, un pochino più complicato, sotto forma di pentagramma musicale. E come? Semplice, suoniamo come se l'armonica fosse in DO ( e qui già mi sento Salvatore Aranzulla e comincio un po' a vergognarmi . . .)
Noi abbiamo la nostra armonica in SOL, per esempio. Troviamo la tablatura che ci dice di aspirare sul 3 e soffiare sul 5; ebbene, così facendo vado a fare l'esercizio, con l'unica differenza che lo farò in una tonalità diversa da quella che si può ascoltare sul CD, ma l'esercizio è lo stesso e la musica è sempre quella, anziché in DO sarà in SOL, ma la canzone è quella!

Chiariamo ancora meglio, ancora più facile: facciamo riferimento alle tablature che mando a Vinicio sul Thread "Help Beginners" del Compendio: io gli scrivo una riga tipo 5 6 5 -4 6 5 7, in cui si soffia sui buchi corrispondenti al numero e si aspira su quelli preceduti dal segno meno.
Ebbene, Vinicio lo può fare con un'armonica in DO e benissimo ed ugualmente con un'armonica in LA, e l'esecuzione dell'esercizio sarebbe la stessa; alla fine uscirebbe la stessa canzone, ma in tonalità diversa, secondo che armonica abbiamo usato.
Diverso sarebbe se Vinicio dovesse suonare quel brano accompagnato da un chitarrista, per esempio, che lo volesse fare in RE; in quel caso occorrerebbe un'armonica in RE, oppure, tanto per complicare un po' le cose, un'armonica in SOL se dovessimo suonare il brano in seconda posizione.

Ricapitolando, mentre in una cromatica suonare un brano in una tonalità diversa da quella in cui l'hai imparata ti porta a dover cominciare l'apprendimento di quel brano quasi da capo, in quanto in DO, per esempio, non hai alterazioni, mentre in LA, sempre per esempio, ne hai tre e ti cambia tutto, perché ad ogni FA, ad ogni DO e ad ogni SOL devi pigiare il registro, con la diatonica è diverso, e per cambiare tonalità, una volta appreso il brano, per esempio, in DO, devi semplicemente prendere l'armonica di un'altra tonalità e suonare il brano con quella nuova, come se non fosse cambiato nulla, esattamente soffiando e aspirando sugli stessi fori di prima e mettendo in atto la stessa identica esecuzione.

Per un pianista, che deve saper suonare in tutte le scale, e con tutte e due le mani, la cosa è ben diversa!

Ma allora i bending a cosa servono?
Certo, domanda giustissima e legittima.
I bending, oltre a dare particolarità e colore a certi brani di Blues, ma non è la mia materia, servono, in teoria, a rendere cromatica la diatonica, ma in pratica ad uno solo al mondo, che si chiama Howard Levy, così come servono a rimediare a quella stramaledetta ( :D ) idea di quel tale Richter che pensò di togliere il 4° ed il 6° grado da ogni prima ottava delle bluesharp . . .
Se non fosse stato per lui avremmo avuto due sicuri benefici: primo che non ci sarebbero mancate quelle due note e avremmo potuto suonare anche sulla prima ottava, che ha un suono molto più ammaliante e sensuale; secondo, il più importante, che non sarebbe esistito il Blues! :D :D :D :D :D

Inoltre non dimentichiamoci che oltre alle alterazioni in chiave, ci sono anche le alterazioni momentanee, quelle che interessano una certa nota in una certa battuta del brano, ma che non riguardano quella nota tutte le volte che appare lungo la melodia.
Ripeto, se non fossi stato chiaro. Un'alterazione in chiave, diesis o bemolle, è un'alterazione espressa appunto, dopo la chiave, all'inizio del brano, e interessa tutte le note che si verranno a trovare lungo il brano stesso; per esempio, la tonalità di RE ha due diesis in chiave, il FA ed il DO; significa che tutti i FA e tutti i DO che si trovano lungo il percorso di quel brano devono essere alterati, per cui con la cromatica si dovrà pigiare il registro, mentre con la diatonica si prenderà semplicemente un'armonica il RE, nella cui successione di suoni (scala) il FA ed il DO sono già dei FA e DO diesis e non devo fare nulla.

Un'alterazione momentanea, invece, è quell'accidente (diesis o bemolle) che si trova in una determinata battuta di un brano, e che riguarda solo quella battuta o altre simili, ma non tutto il brano.
Trovi, per esempio, un DO diesis in una battuta, mentre tutti gli altri DO del brano sono naturali.

E' tutto chiarò? Domande? Ho sbagliato qualcosa?

Ma ritorniamo alle tonalità.
Tutti sapete che l'ordine delle tonalità delle armoniche, dalla più bassa alla più alta, con il DO nel mezzo, è la seguente: SOL LA SI DO RE MI FA; tutti sapete, in quanto è la prima cosa che imparate, che le tonalità centrali, quali il SI il DO ed il RE sono più facili, anzi meno difficili da piegare, mentre quelle basse tipo il SOL ed il LA e quelle alte, il MI ed il FA, sono più difficili; tutti sapete distinguere se una tonalità è bassa o acuta. Ma visto che si è detto che, ai fini dell'esecuzione del brano, una vale l'altra, quali sono i criteri di una scelta tra una tonalità ed un'altra?
Bella domanda!
Se uno suona da solo l'unico criterio è una questione di gusto personale relativamente al brano che vuole suonare; può scegliere di farlo in SOL come di farlo in FA, la scelta è personale, a meno che non si abbia una base già predisposta in una certa tonalità . . . .

Diverso è il caso se c'è anche qualcuno che canta, lo stesso armonicista, per esempio, ed in quel caso la tonalità dell'armonica va scelta in base alla tonalità prescelta da chi deve cantare. Così pure se si suona con altri musicisti, ed è chiaro che si debba suonare tutti nella stessa tonalità!
Un'altra ragione di scelta, per esempio, potrebbe essere quella di voler fare un brano nella sua tonalità originale, quella in cui è stato scritto, oppure se si ha una sola armonica . . .

Insomma, tra una tonalità e l'altra non cambia nulla, se non il range di note, più gravi o più acute, impiegate per eseguire il brano, Ciascuno, se non vincolato da necessità di cui si è detto sopra, può scegliere la tonalità che più gli aggrada e che più gli piace, secondo i propri gusti.

Ora veniamo al sodo, perché vorrei anche far sentire qualcosa, viste tutte queste chiacchiere . . . .

Non solo si cambia armonica diatonica quando si vuole suonare lo stesso brano o un altro brano in un'altra tonalità, ma la si può cambiare anche se nel brano stesso che stiamo suonando c'è un cambio di tonalità. Come avviene la cosa? O si afferra rapidamente la seconda armonica, senza perdere il tempo, oppure, molto meglio, si impara a tenerne due in mano, e tutto è molto più semplice e molto meno rischioso . . . .
Ecco un esempio, in questo piccolo video, che feci per San Valentino, con un brano che parte in FA e termina in DO e nel quale, a meno che uno non voglia esporsi con dei difficili bending, le due armoniche risolvono egregiamente il problema. Si tratta di due Suzuki, una Pro Master ed una Bluesmaster.

Ce n'ho in mente anche un altro, ma ve lo proporrò in una prossima occasione.

Spero che qualcuno leggerà.

Carlo
Honey Honey.mp4
(7.88 MiB) Scaricato 112 volte

P.S. propongo una domanda in merito al video, diciamo un giochino a scopo di apprendimento e conoscenza.
La domanda è la seguente:
Stabilito che l'armonica in FA è quella tenuta in basso, mentre quella in DO è quella di sopra, perché su quella in basso vado a suonare molto di più sugli acuti, quindi sugli ultimi fori, rispetto all'insieme tonale del brano?
Mi complimento fino da adesso con chi saprà rispondere.
Ultima modifica di Manxcat il sabato 16 marzo 2019, 16:01, modificato 3 volte in totale.


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Re: FORSE NON TUTTI SANNO CHE: semplici teorie musicali

Messaggio da Vinicio » sabato 16 marzo 2019, 15:43

Wauuu bella spiegazione grazie. La prossima è sulle posizioni vero? Sai l'appetito vien mangiando :D Ciaoo Carlo
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Re: FORSE NON TUTTI SANNO CHE: semplici teorie musicali

Messaggio da DeMello » sabato 16 marzo 2019, 19:57

Ciao Carlo, e subito, grazie. Ti ho già detto che sto imparando molto, da te, da altri e dal forum in generale, quindi ribadisco il Grazie :)

Detto ciò, azzardo una risposta sperando di non fare una figuraccia :oops: ma meglio quella ed imparare qualcosa per quel che mi riguarda....allora....il brano è in Do, quindi con l'armonica in Fa suoni i terza posizione. :D
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Re: FORSE NON TUTTI SANNO CHE: semplici teorie musicali

Messaggio da Manxcat » sabato 16 marzo 2019, 20:11

No, Alessio, nessuna figuraccia; la tua è solo un'ipotesi, ma in realtà il brano è in FA e poi, nella seconda parte, passa in DO. Pertanto ho suonato entrambe in prima posizione. C'è un'altra ragione per la quale in una delle due armoniche ho dovuto disturbare la terza ottava, per rimanere in linea con la melodia ed è che la suddetta armonica è di tonalità....
Ti ho dato un aiutino😉
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Re: FORSE NON TUTTI SANNO CHE: semplici teorie musicali

Messaggio da StefanoCole » sabato 16 marzo 2019, 20:50

Ciao Carlo,

potrebbe essere un'armonica in FA basso. Quindi di un ottava più bassa rispetto ad una in FA. Suonare sull'armonica in FA basso sulla terza ottava penso sia come suonare sull'ottava centrale di un'armonica in FA.

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Re: FORSE NON TUTTI SANNO CHE: semplici teorie musicali

Messaggio da Manxcat » sabato 16 marzo 2019, 20:57

Bravo Stefano.
Le armoniche in FA non mi piacciono e ne ho solo una che è in LF, FA basso, appunto, ed ho dovuto usare quella.
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Re: FORSE NON TUTTI SANNO CHE: semplici teorie musicali

Messaggio da StefanoCole » sabato 16 marzo 2019, 21:01

Mi complimento con te per la tua lezione di teoria musicale, la trovo eccellente.
tutti sapete, in quanto è la prima cosa che imparate, che le tonalità centrali, quali il SI il DO ed il RE sono più facili, anzi meno difficili da piegare, mentre quelle basse tipo il SOL ed il LA e quelle alte, il MI ed il FA, sono più difficili;
Forse è solo una mia impressione, però trovo il SI il DO ed il RE meno difficili da piegare nei bending aspirati mentre, in quelli soffiati, ho meno difficoltà con il SOL ed il LA.

La tua "Honey Honey" è molto carina.

Stefano
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Re: FORSE NON TUTTI SANNO CHE: semplici teorie musicali

Messaggio da Manxcat » sabato 16 marzo 2019, 21:10

StefanoCole ha scritto: sabato 16 marzo 2019, 21:01
Forse è solo una mia impressione, però trovo il SI il DO ed il RE meno difficili da piegare nei bending aspirati mentre, in quelli soffiati, ho meno difficoltà con il SOL ed il LA.
Hai ragione, Stefano, sono io che, quando parlo di bending, penso soprattutto a quelli aspirati.
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Re: FORSE NON TUTTI SANNO CHE: semplici teorie musicali

Messaggio da DeMello » domenica 17 marzo 2019, 8:39

Complimenti Stefano...che orecchio :)

Ottimo "giochino" Carlo e ovviamente bell'esecuzione.

Buona domenica a tutti.
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Re: FORSE NON TUTTI SANNO CHE: semplici teorie musicali

Messaggio da StefanoCole » domenica 17 marzo 2019, 9:02

Hai ragione, Stefano, sono io che, quando parlo di bending, penso soprattutto a quelli aspirati.
E' una cosa abbastanza comune. Quelli aspirati sono i più utilizzati.
Tornando alla tua lezione di teoria musicale, qualcosa già sapevo, ma la lettura per me è stato un ottimo ripasso. Penso che molti dei lettori del forum, occasionali od abituali che siano, la troveranno utile.
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Re: FORSE NON TUTTI SANNO CHE: semplici teorie musicali

Messaggio da StefanoCole » domenica 17 marzo 2019, 9:14

Complimenti Stefano...che orecchio :)

Ottimo "giochino" Carlo e ovviamente bell'esecuzione.
beh c'è stato il suggerimento di Carlo e poi ricordavo una, chiamiamola così, leggera idiosincrasia alla tonalità del FA (io non vado oltre il RE addirittura).
I giochini sono ottimi per stimolare interesse e attenzione, e possono essere utilizzati come spunto per trattare argomenti non banali. Ricordo tempo fa quello fatto da Stefano viewtopic.php?f=39&t=7219
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Re: FORSE NON TUTTI SANNO CHE: semplici teorie musicali

Messaggio da Manxcat » lunedì 18 marzo 2019, 11:42

Buongiorno, cari amici, vengo a parlarvi de "La Monferrina", un piccolo brano del folklore piemontese, semplice, che lo potrebbe suonare un principiante al terzo giorno; eppure anche un brano così induce tanti ragionamenti, tante particolarità e soprattutto impone all'armonicista delle scelte ben precise.
Il brano comincia in SOL e termina in DO, cioè ha una prima parte in SOL ed una seconda in DO.
Intanto c'è da dire che il brano si potrebbe eseguire tutto alla stessa tonalità; basterebbe, alla seconda parte, ripartire dal RE del terzo foro, anzichè dal SOL del quarto, e in quel modo si farebbe tutto con un'armonica; ma per ottenerne quella vivacità e quel colore che caratterizza il brano stesso, bisogna eseguirlo a due tonalità, nella fattispecie la prima parte in SOL e la seconda in DO.
E questa cosa genera alcune riflessioni.
Vediamo a quali difficoltà andremmo incontro se volessimo ad esempio, proseguire con l'armonica iniziale, quella in SOL, per fare anche la seconda parte in DO: a quel punto avremmo armonica in SOL e brano in DO = seconda posizione e succederebbe che, dovendo suonare nell'ottava centrale, ci troveremmo a dover suonare un FA naturale sul settimo foro, al posto del FA#, ma credo che non si possa fare. Quindi escludo questa strada.
Ora invece vediamo cosa capiterebbe se volessimo usare, invece di quella in SOL, quella in DO, per entrambe le parti, Per cui, in questo caso, tutto ok per la seconda parte che è in DO, ma nella prima che è in SOL? Ci troveremmo con brano in SOL e armonica in DO = undicesima posizione, credo. In pratica dovremmo affrontare una serie di LA sul terzo aspirato, abbassando il SI che esce normalmente da quel foro di due semitoni, e, sempre vista la velocità del brano, a me non vengono bene, ma mi escono afoni e strozzati.
Per cui per me la soluzione è molto semplice: due bluesharp, oppure una tremolo a doppia tastiera, una in DO ed una in SOL.
Vediamo come ho risolto io . . . .
La Monferrina.mp4
(21.34 MiB) Scaricato 110 volte

Buona Giornata.

Carlo

P.S. Il video è di circa 21 Mb e sono venute fuori delle latenze tra l'audio e il video. Ho voluto farlo con la webcam, direttamente, che me l'ha salvato in formato MP4 ed era grande 211 Mb; allora ho cercato di comprimerlo con i vari software imbroglioni che ti offrono in rete, compresi vari servizi on line, ed ho visto che erano tutte fregature che nella migliore delle ipotesi ti riempiono il computer di robaccia,ed alla fine ho trovato un piccolo software che si chiama "Video to Video" che sembra serio, ma che non mi ha consentito di scendere sotto i 26,5 Mb, mentre il limite massimo accettato qua è di 25 Mb. A quel punto ho rifatto la stessa procedura dei video precedenti, importando la ripresa direttamente su Pinnacle (ho la versione 15), il quale Pinnacle ti consente di esportare il video in formati molto ridotti; ma questa volta, non so perché, ci sono venute latenze inaccettabili, rispetto alle volte precedenti.
C'è qualcuno di voi, che so, Stefano Cole, per esempio, che è uno "smanettone", che mi possa dare qualche consiglio in merito? Io per i video sono una frana . . . . :oops: :D
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Re: FORSE NON TUTTI SANNO CHE: semplici teorie musicali

Messaggio da DeMello » lunedì 18 marzo 2019, 13:46

Ciao Carlo, complimenti per l'esecuzione e grazie per averla condivisa.

Interessante questa "doppia armonica" della quale non conoscevo l'esistenza.
Ce né davvero per tutti i gusti :)

Ti auguro una buona giornata.

Alessio
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Re: FORSE NON TUTTI SANNO CHE: semplici teorie musicali

Messaggio da Manxcat » lunedì 18 marzo 2019, 14:17

DeMello ha scritto: lunedì 18 marzo 2019, 13:46 Interessante questa "doppia armonica" della quale non conoscevo l'esistenza.
Ce né davvero per tutti i gusti :)
La Puck è un 'armonica a dieci fori dal costo di 7 euro, e che vale più di quello che costa; per questo è un "must".
Puck.jpg
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Ti allego, se accettato dagli allegati, anche un catalogo Hohner in PDF

Carlo
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Re: FORSE NON TUTTI SANNO CHE: semplici teorie musicali

Messaggio da StefanoCole » lunedì 18 marzo 2019, 14:37

Ciao Carlo,

grazie per la tua recensione della Double Puck. Altra armonica di cui non avrei mai immaginato l'esistenza. Suonata con la Double Puck "La Monferrina" risulta piacevole. Hai fatto una scelta azzeccata.
Purtroppo sono parecchio ignorante nella realizzazione/manipolazione dei video. L'unica cosa che mi viene in mente, è di provare a usare VLC per convertire il video originale da 211 Mb in un formato più leggero. Sotto il menù "Media" c'è la voce "Converti", selezionando il tasto "Converti/Salva" nel campo "profilo" propone una serie di formati.
Allego screenshot.
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Re: FORSE NON TUTTI SANNO CHE: semplici teorie musicali

Messaggio da DeMello » lunedì 18 marzo 2019, 14:39

Manxcat ha scritto: lunedì 18 marzo 2019, 14:17
DeMello ha scritto: lunedì 18 marzo 2019, 13:46 Interessante questa "doppia armonica" della quale non conoscevo l'esistenza.
Ce né davvero per tutti i gusti :)
La Puck è un 'armonica a dieci fori dal costo di 7 euro, e che vale più di quello che costa; per questo è un "must".
Puck.jpg

Ti allego, se accettato dagli allegati, anche un catalogo Hohner in PDF

Carlo
7 euro?!!?! :o vale sicuramente la pena di prenderla.

Grazie per il catalogo :)
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Re: FORSE NON TUTTI SANNO CHE: semplici teorie musicali

Messaggio da Manxcat » lunedì 18 marzo 2019, 15:13

StefanoCole ha scritto: lunedì 18 marzo 2019, 14:37
Purtroppo sono parecchio ignorante nella realizzazione/manipolazione dei video. L'unica cosa che mi viene in mente, è di provare a usare VLC per convertire il video originale da 211 Mb in un formato più leggero. Sotto il menù "Media" c'è la voce "Converti", selezionando il tasto "Converti/Salva" nel campo "profilo" propone una serie di formati.
Grazie, Stefano, ma i primi tentativi li ho fatti proprio con VLC, ma i formati che propone non arrivano a dare un rapporto di compressione 10:1 come serviva a me; solo con Pinnacle riuscirei ad ottenerlo, ma importando il video su questo programma ottengo un anticipo dell'audio rispetto al video veramente enorme!
Se invece si acquisisce il video direttamente su Pinnacle, usando la webcam come device di acquisizione, le cose vanno molto meglio e tali latenze del video rispetto all'audio diventano veramente minime, ma fastidiose, in quanto non sono regolari su tutto il pezzo, ma si presentano in modo randon un po' qua e un po' là . . .
Se fossero regolari, basterebbe ritardare un po' l'audio, comprimendolo lievemente entro una minore unità di tempo, ma, purtroppo, le differenze tra l'audio ed il video non sono uniformi.
Credo che occorrerebbe, prima di tutto, una scheda video migliore; è una prova che farò presto.
Grazie per la risposta.
Carlo
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