Mola zo la scaleta, Rosina

[Lorenz]

Buongiorno a voi, che siate molti o pochi!
Vorrei farvi ascoltare un brano non lungo, 1 minuto appena, una sola strofa delle tre da cui
Si tratta di una serenata al chiaro di luna, con l'Adige - nastro d'arzent - che scorre lento nel fondovalle di Trento.
L'innamorato propone diverse soluzioni per farsi ascoltare dalla bella Rosina ma alla fine minaccia di attuare quella definitiva: "mola zo la scaleta, Rosina, se no' vegno a molarla zo mi!"
Allego anche un'esecuzione corale, per meglio capire la melodia.
Buon ascolto.
Lorenzo

[Luisiccu]

Lorenzo,

bella la tua interpretazione. Al solito delicata e ricca di patos. Bella la versione corale.
Se ti riesce facci conoscere il testo completo con l'eventuale traduzione.

E' proprio vero che il "popolo" quello vero è depositario di un immenso patrimonio culturale che la disattenzione, se non peggio, rischia di vanificare e di distruggere.

Ci si vergogna addirittura delle proprie radici, delle proprie origini. Ci si aggrappa al fugace, al vuoto vestito da pieno.

Sentirti suonare è sempre un piacere.

Mi auguro che il tuo messaggio riceva un riscontro dagli amici del forum e non solo.

Ci sono, ci sono, sono solo ... timidi

Ti saluto con un sorriso

[Lorenz]

Ecco il testo completo. Non credo ci sia bisogno di traduzione a parte un termine e un passaggio particolare che ho citati.

Mezanot l’è da ‘n pez zà sonada,
zo ‘n la val dorme ‘n paze tut Trent;
varda, bela, che not encantada,
varda l’Ades, l'è 'n nastro d’arzent.

Ma te dormi ti ‘ntant, berechina,
e mi passo la not a cantar!
Mola zo la scaleta, Rosina, ostregheta no' farme sfiadar! (2vv)

L'è tre ore che su la chitara,
mi te canto col còr desperà!
Me risponde 'n lament, "Senti, cara,
'na marùgola persa 'n te 'l prà".

marugola = cicala

Ma te dormi ti ‘ntant, berechina,
come dorme en la cuna el bambin.
Mola zo la scaleta, Rosina, ma fa prest se no' crepa 'l cantin (2vv)

Mi cantino, corda della chitarra

No' te vedi la luna che bela,
la va zo pian pianin drio ‘l Bondon,
no' te par che la diga anca ela:
"Toi, Rosina, spalanca ‘l balcon!"

Ma te dormi ti ‘ntant, berechina,
no' te senti che canto per ti!
Mola zo la scaleta, Rosina, se no vegno a molarla zo mi! (2vv)

Buona domenica a voi!

[Marco52]

Ahh....bellissima! Specialmente quando viene agganciata un'esecuzione corale....impazzisco! Sarà perché io canto anche in un coro polifonico e, quindi, quando sento brani di cori mi sciolgo, specialmente i cori di montagna perché lì veramente sali oltre le vette!
Sarebbe interessante anche sentire brani di cori con l'intervento dell'armonica che suona in ottava la melodia o va in controvoce.
Non vi nascondo che è un'iniziativa che con il mio direttore di coro stiamo intraprendendo.
Per due motivi: il primo perché inserendo il suono dell' armonica in un coro polifonico (sembrerebbe strano...) inseriamo uno strumento sconosciuto all'uditorio e, aggiungerei, "particolare nel suono".
In tal modo cerchiamo di far attenzionare all'uditorio lo strumento musicale "armonica" che, in quanto tale riteniamo possa comunque adattarsi a determinati brani rendendo l'esecuzione e l'accompagnamento anche più interessante.
Il secondo motivo è che stiamo cercando di offrire -in alcuni brani- laddove il suono dell'armonica può dare effetti particolari, esecuzioni vocali diverse dalle classiche esecuzioni e, se vogliamo, stiamo cercando di rendere i brani più coinvolgenti (musicalmente parlando).
Non dimentichiamoci che l'armonica è stata giustamente definita "il violino dei poveri" e, allora...sfruttiamo questo piccolo ma grande strumento!!!
Ci stiamo provando!!!
Salutissimi a tutti!

[Luisiccu]

Marco,
condivido il tuo entusiasmo sia per il canto polifonico che le tue idee in proposito. Anche io faccio ancora parte di un coro polifonico e nelle varie fasi della mia vita ho cantato nella sezione armonica di vari cori polifonici. Niente di professionale ma guidato spesso da maestri di valore. Attualmente il nostro maestro è una maestra diplomata al Conservatorio di Cagliari in canto corale e direzione. Le nostre non sono voci scelte ma tolte dal popolo e spesso al nostro canto si uniscono quelle dello stesso popolo. Repertorio sacro ma anche profano. Qualche volta la maestra mi chiede di intervenire con l'armonica. E sono fra le poche volte, se non le uniche, che suono in pubblico.
Nell'allegato accompagno i GOCCIUS DI S. GIORGIO (= Le lodi di S. Giorgio).
Si tratta di una registrazione dal vivo realizzata con mezzi poveri in data 15/05/2022 con tutti i rumori di fondo e anche con qualche partecipazione spontanea di persone presenti all'evento.
Ho inserito il brano per fa notare che ancora "IL POPOLO" partecipa quando esso ne è parte integrale.
Armonicissimi saluti