LA ULTIMA CURDA. Tango. (1956)

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Giuliano
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LA ULTIMA CURDA. Tango. (1956)

Messaggio da Giuliano » sabato 2 giugno 2018, 14:26

Ecco che pubblico questo Tango, con alcune modifiche rispetto alla versione precedente.
Armonica cromatica: Suzuki G48W.
Come dicevo, la base è stata composta da un amico musicista ispirandosi alla versione di Leonor Lanza, così come gli avevo chiesto.

https://youtu.be/cBx0iDtHb_8


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Manxcat
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Re: LA ULTIMA CURDA. Tango. (1956)

Messaggio da Manxcat » sabato 2 giugno 2018, 15:25

Ciao Giuliano, ed anche l'ultima curda è stata celebrata! Una bella curda, non c'è che dire, ma non di quelle che non si sta più ritti . . .
Insomma, per dire di aver preso una di quelle curde che non ti consentono nemmeno di ritornare a casa, una di quelle curde che ti toccano il cuore dal di dentro, bisognerebbe essere, secondo me, come minimo, Astor Piazzolla, o giù di lì, però bisogna ambirci e mai accontentarsi.
L'ho ascoltata con attenzione ed interesse, sempre stupito dalla perfezione esecutiva, in senso tecnico, che sai impeccabilmente mettere in atto; l'hai suonata benissimo, senza una sbavatura, e non ti si può dire altro che bravo, anzi bravissimo; però, è chiaro che a questo punto c'è un però, se dovessi fare un po' di critica costruttiva, si tornerebbe al discorso della registrazione. Cosa voglio dire? Voglio dire che, giunti ad una certa soglia, occorrerebbe fare un passettino avanti, nel senso interpretativo e di personalizzazione, di caratterizzazione. Ottima esecuzione, un ottimo esercizio, voto 7+, ma questi tanghi stanno diventando tutti uguali; ad un ascoltatore che del tango non gliene può fregar di meno, rimane difficile distinguere l'ultima curda dall'ultima volta in cui si è stati sobri, perché manca un po' di fuego, un po' di calor, un poco de pasion; trovo le nostre esecuzioni, le mie in primis, quasi sempre piatte, elementari, per la mancanza, a volte totale, di quelle componenti che rendono un'interpretazione calda e appassionata, quali il piano ed il forte, intese come variazioni dell'intensità dei toni, le piccole variazioni interpretative del tempo, quegli anticipi e susseguenti ritardi che rendono l'esecuzione unica, gli abbellimenti personalizzati, e tutte quelle varianti che credo vengano solo quando non si è più preoccupati di andare lisci e non sbagliare. In sostanza, credo che dovremmo dedicarci di più a cercare di esprimere, oltre a quella determinata musica, quello che quella stessa musica ci infonde, rendendo chi ci ascolta consapevole che quel pezzo che stiamo suonando ci piace immensamente, ed è per questo che lo stiamo suonando. Guardando te questo non si capisce, anzi sembra il contrario, sembra cioè che te l'abbia ordinato il dottore di suonarlo! Spero di non essere frainteso, è solo una mia riflessione sul fatto che dovremmo sempre andare avanti e mai assumere posizioni statiche, fermi sempre sullo stesso livello.
Detto questo, non mi resta che ringraziarti di averci riproposto questo bel tango, di quelli veri, passionali e veraci.
Carlo
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Giuliano
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Re: LA ULTIMA CURDA. Tango. (1956)

Messaggio da Giuliano » sabato 2 giugno 2018, 16:05

Caro Carlo. Avrai notato che non faccio nemmeno le svisature. E’ semplicemente il mio modo di suonare.
Su YouTube si può apprezzare un maestro dell’armonica (buonanima), Hugo Diaz, che suona proprio La Ultima Curda. E’ bravissimo, ma è così virtuoso che non mi diverte neanche…
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carlodivers
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Re: LA ULTIMA CURDA. Tango. (1956)

Messaggio da carlodivers » domenica 3 giugno 2018, 9:23

Ciao Giuliano,
Finalmente lo hai pubblicato questo nuovo Tango, non avevo ascoltato la prima versione, ma questa che hai presentato la trovo veramente bella. Certamente suonare, questo Tango, con la sola base del piano penso sia molto difficile,forse lo sarebbe meno se la registrazione fosse contemporaneamente con i due strumenti e fatta " Live". Il pianista potrebbe, dopo le dovute prove, seguirti al meglio in modo di amalgamare i due suoni in maniera continua.
Al contrario di Carlo, penso che i tuoi Tanghi li suoni sempre con grande espressività e passione, e così anche in questo brano.
Ottimo il suono dell'armonica Suzuki G48W
Buona domenica ,ciao
I momenti si dimenticano,la musica li ritrova.
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SalParadiso
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Re: LA ULTIMA CURDA. Tango. (1956)

Messaggio da SalParadiso » lunedì 18 giugno 2018, 14:20

Sono andato ad ascoltare con curiosità questo lavoro di Giuliano. A me piacciono molto i suoi brani...anche se è musica che sono in grado solo di ascoltare e non di eseguire. Ti sei calato nell'anima del tango, motivo per il quale è diventato il tuo linguaggio musicale di riferimento...sei un "bluesman del tango"....e mi piace come suoni...anche se con l'armonica "rovescia".. :D
Sal-uti
[color=#FF0000]A me piacciono troppe cose, e io mi ritrovo sempre confuso e impegolato a correre da una stella cadente all'altra finché non precipito (Jack Kerouac- Sulla Strada)[/color]
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