EL CHOCLO. Tango. (1903)

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Giuliano
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EL CHOCLO. Tango. (1903)

Messaggio da Giuliano » lunedì 4 luglio 2016, 7:16

Visto che parliamo anche di Tango in questi ultimi giorni, ieri sera ho rispolverato questo brano del mio repertorio.
El Choclo (1903). Un brano dal ritmo incalzante di difficile esecuzione, ma divertente da suonare. Che richiede fiato e coraggio.
Suonato su di una base per fisarmonica. Ovviamente l'armonica non puo' competere con la fisarmonica, ma rimane pur sempre uno strumento con del carattere...
Armonica: Suzuki SCX 56
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El Choclo (Tango) - 2. Giuliano.Mp3
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StefanoCole
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Re: EL CHOCLO. Tango. (1903)

Messaggio da StefanoCole » lunedì 4 luglio 2016, 9:35

Ciao Giuliano, ho ascoltato il tuo brano. Mi sembra che, in alcuni punti, la base copra il suono della tua armonica. Forse andrebbe ridotta di volume. A parte questo, brano molto bello. L'hai suonato bene, tenuto anche conto della difficoltà del pezzo.

Stefano
Rensenior
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Re: EL CHOCLO. Tango. (1903)

Messaggio da Rensenior » lunedì 4 luglio 2016, 9:43

Non credo di conoscere il brano.Comunque mi suona "famigliare". Bello e suonato con la nota bravura.Ciao
Renato
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carlodivers
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Re: EL CHOCLO. Tango. (1903)

Messaggio da carlodivers » lunedì 4 luglio 2016, 15:49

Prima di fare questo commento sono andato a rivedermi la tua prima versione di "El Choclo" pubblicata su YouTube che ho trovato più "raffinata" e composta anche per un migliore rapporto tra il suono dell'armonica e il volume della base.
Comunque sempre una validissima prova della tua abilità di Tango -armonicista.
Ottima la sempre valida Suzuki SCX 56.
Ciao
Carlo
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Manxcat
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Re: EL CHOCLO. Tango. (1903)

Messaggio da Manxcat » lunedì 4 luglio 2016, 16:04

Giuliano, a me, invece, questa volta non mi piace, e ti spiego perché.

Faccio una breve premessa, e ti dico che non voglio turbare la tua imperturbabilità, e capisco che parlare a te di tango sia come voler insegnare al babbo a pipare (fumare la pipa), ma un paio di cosucce te le voglio dire, per motivare quanto affermato all'inizio.

Come ben sai, la musica è fatta di suoni e accenti, e anche di silenzi; in alcuni casi questi silenzi (pause) sono ancor più importanti dei suoni, ed il tango è uno di questi casi, in cui pause e accenti diventano fondamentali.
Il tempo di due quarti impone un ritmo serrato, a scatti, derivanti dagli accenti posti sull'UN-o e sul DU-e, secondo i quali i ballerini eseguono il loro movimento con trasporto e passione, partendo anch'essi da movimenti plastici a movimenti scattosi, dovuti al levare o al battere della musica.
Questo effetto in buona parte deriva dall'introduzione di pause, di scatti, dove normalmente ci sarebbe voluta una nota, un suono, producendo quell'andamento spesso non lineare, sincopato, che caratterizza certi tanghi.
Se le parole, da non muciscista, non sono chiare, forse è meglio un esempio:

https://youtu.be/Tzw8KIYRbBU

Ascolta come la bravissima Katica mette gli accenti, e non snocciola note tutte uguali una dopo l'altra. E, non meno importante, ascolta le pause.
Mi spiego meglio con l'inizio del testo spagnolo, mettendo UN, che è quanto l'esecutore deve pronunciare tra sè, al posto della pausa:

Con este tango que es burlón y compadrito, (UN)
se ató dos alas las emoción de mi suburbio. (UN)
Con este tango nació un tango y como un grito (UN)
salió del sórdido barrial buscando cielo. (UN)

E questo lo vedi bene se guardi lo spartito (figura 1 qua sotto):
partendo dal 2° movimento della 5a battuta, vedi bene che ad ogni frase è intercalata una pausa, quella che ho definito sopra con "UN", pausa che determina tutto lo spirito del tango stesso.
Ora, se tu mi unisci (7a battuta) il LA del primo movimento con il LA del secondo movimento, senza intercalare la pausa, come hai fatto per tutto il brano, sei costretto, per seguire la base, visto che sei avanti e ti ritrovi in anticipo, ad allungare le tre note del secondo movimento (LA-LA-RE), ed il tango non è più tango . . . . Tutto si svilisce e si snatura.
Anche dai movimenti dei ballerini si vede chiaramente il ritmo incalzante e non senza scatti del tango, dovuto agli accenti dei battere ed alle pause, che in questo giocosissimo tango si apprezza particolarmente:

https://youtu.be/lE3Hs4bsPhg

Il tuo Choclo lo possiamo definire anche il tango più appassionato e appassionante del mondo, ma, secondo me, è senza passione, manca di ritmo.
E lo so che lo sto dicendo a uno che pochi giorni fa ha fatto ballare dei bravi ballerini . . .
Ma vedi, i ballerini seguono la base, ed è quella che dà loro il ritmo, e se ne fregano della melodia; tu, secondo me, e se sbaglio correggimi, sei abituato a suonare da solo, senza base, ed è da poco che ti sei posto il problema delle basi e quindi dell'armonia e del ritmo, e sei abituato un po' a fare come ti pare, con scorciatoie, licenze poetiche, che non disdicono affatto, tutto fatto rigorosamente ad orecchio; però, visto anche che ti dedichi prevalentemente ad un unico genere, ora che suoni sulle basi, ricordati che se in qualche brano si può saltare una pausa e riallinearsi alla base nelle battute successive, questo nel tango non è possibile e dove c'è la pausa, manco a dirlo, bisogna fermarsi . . . ! Inoltre le note non sono espressivamente tutte uguali, ma hanno ciascuna il proprio accento.

Con l'apprezzamento e la stima di sempre.

Carlo
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Giuliano
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Re: EL CHOCLO. Tango. (1903)

Messaggio da Giuliano » lunedì 4 luglio 2016, 17:46

Carlo.
Cio’ che dici è ineccepibile e sostanziato, come sempre. Il problema è che il ritmo di questa base per Fisarmonica è molto, ma molto incalzante ed insostenibile per l’armonica, dall’inizio alla fine. Pause...? Provare per credere. In questo momento sono sul lavoro e non ho la possibilità di andare a rivedere il video della bravissima Katica, ma ricordo che l’arrangiamento per violino è accomodato perfettamente, e le sue pause semplicemente perfette.
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Re: EL CHOCLO. Tango. (1903)

Messaggio da Baffo77 » lunedì 4 luglio 2016, 22:23

Pur nelle difficoltà imposte dalla ritmica, secondo me risaltano sempre le tue qualità da 'tanghero', ossia il tuo marchio di fabbrica. Quindi, bravo!
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Re: EL CHOCLO. Tango. (1903)

Messaggio da robertoguido » martedì 5 luglio 2016, 22:19

Innanzitutto complimenti perché il brano non è facile ed ha un ritmo davvero serrato.
Condivido l'osservazione di Carlo ma mi rendo conto che accentare un brano a questa velocità non è così banale però è una bella sfida e credo valga la pena provarci. Magari un giorno mi ci proverò anche io perchè ritengo che questo tango oltre che bello sia davvero ance un ottimo esercizio.
Infine, si dice bene Carlodivers sui volumi, però la registrazione è nel complesso buona e apprezzabile
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https://soundcloud.com/roberto-aproma
[*]https://www.reverbnation.com/bobharp8
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