Buonasera a tutti, leggo con piacere anche gli interventi di Vittorio e di Masnado, ormai rarissimi.
I jazzmen sono come i motociclisti che hanno quegli aborti di BMW: vanno in moto solo con altri con le BMW; se hai una Honda non ti cacano proprio . . . . Resta il fatto che ciascuno fa come gli pare, compreso, però, esprimere le proprie opinioni, quindi non abbiatevene a male.
Quell'altro mi dice che l'esperimento (ma quale esperimento? La tremolo la suono regolarmente) è un po' "strano" tra virgolette; non essere sibillino e dimmi cosa ci trovi di strano. A me piace sia la scelta dell'armonica che come l'ho suonata su quella canzone e mi è venuta proprio come sentivo di volerla fare.
Per fortuna ho avuto il grande piacere di rileggere Vittorio su uno dei miei topic, cosa che non succedeva più da tempo. Grazie Vittorio per le belle parole, che hanno ben compensato l'ago della bilancia, tanto da farlo pendere tutto dalla tua parte.
Ma queste sono "quisquilie" rispetto alle canzoni, al ritirarle fuori dalla mente, al cercare di dar loro una veste tua, ricca o povera che sia, bella o mediocre, non ha importanza, semplicemente facendo del proprio meglio.
Chi conosce questa canzone?
https://youtu.be/um_iExLuZ2o
Essa fu il tormentone dell'anno 1959 e rimase prima in classifica per otto settimane, suonata in tutti i juke-box e le sale da ballo.
A cantarla era un cantante statunitense figlio di emigrati pugliesi, Joe Damiano, che molti di voi non conosceranno, ma che stasera pongo qua insieme agli altri grandi, avendo suonato una sua canzone. Partecipò anche al festival di Sanremo del 1965, con il brano "Cominciamo ad Amarci", che però non andò in finale.
Un altro suo successo è un tango, uno dei pochi tanghi che Giuliano non ha suonato, e che non mi sono lasciato sfuggire, anche perché mi è sempre piaciuto e mi ricorda le
feste in casa degli anni '60.
Si chiama
"Tango delle Rose" e l'ho fatto insistendo con la mia nuova Discovery che duetta con la mia fisarmonica, sperando di poter cominciare ad apprezzare il suono di questa armonica, ma ancora non ci sono riuscito come vorrei. La performance con la fisa, che mi ha impegnato buona parte della giornata per esercitarmi, appanna un po' quella dell'armonica, ed è proprio quello che ho sempre cercato di evitare; questa volta, forse, non ci sono riuscito. E' stato un po' come quando studiavo la Mazurka di Migliavacca. Per fortuna erano solo due o tre frasi brevi, di poche note tutte in fila o quasi, ma mettere d'accordo le mie vecchie dita col mio "giovane cervello" non è cosa da poco, credetemi.
Stasera, quindi,
OMAGGIO a JOE DAMIANO (chi era costui?)
Carlo