Sicilienne di Gabriel Faurè

Per discutere sui vostri brani pubblicati alla pagina: https://www.doctorharp.it/home/vostribrani.html
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Luisiccu
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Sicilienne di Gabriel Faurè

Messaggio da Luisiccu » domenica 7 aprile 2013, 12:10

Sono convinto che ascoltare la nuova interpretazione di Corrado serva oltre che a riconciliarci con la buona musica a riflettere su alcune cose che sono spesso oggetto di discussione su questo forum.
E' possibile suonare l'armonica senza conoscere la teoria musicale?
--- E' possibile ci dice Corrado con questo suo brano.
E' possibile suonare un brano di musica classica con la cromatica al massimo livello?
--- E' possibile ci dicono ancora Corrado con la sua Larry Adler.
Come si fa a realizzare un simile obiettivo?
--- Sulla tecnica, Corrado ha più volte nel forum suggerito la strada seguita. Più che sugli accorgimenti tecnici, pur importanti, è però utile soffermarsi sul fattore pazienza e "capacità musicale". Costruire la tablatura come le sue, non necessita dice lui, di grande bravura, basta
avere un buon orecchio, tanta pazienza e passione. Ascoltare l'originale con la massima attenzione e memorizzare con precisione il pezzo.
Ecco il punto: anche le cose più difficili e impegnative diventano realizzabili se vengono domate dal talento e dall'impegno.
Allora vien da dire, ancora una volta, che conoscere la teoria musicale è importante, importantissimo, ma non essenziale.
Se poi, come nel caso di Corrado, il talento è unito ad un gusto musicale veramente raffinato tutto diventa possibile. Anche non sbagliare una nota in un brano molto lungo. Nel caso siamo intorno ai quattro minuti. Soprattutto è possibile farsi invadere da qualcosa di veramente bello.


Luisiccu
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robertoguido
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Re: Sicilienne di Gabriel Faurè

Messaggio da robertoguido » domenica 7 aprile 2013, 13:56

Non importa il percorso che si deve fare per raggiungere il risultato se... alla fine il risultato si raggiunge!

Corrado ha trovato la sua strada, di sicuro molto lontana dal percorso che sto facendo io ma alla fine è il risultato che conta e questa Sicilienne è davvero bella!
Il Meneghin Fuggiasco
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Marco Benevelli
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Re: Sicilienne di Gabriel Faurè

Messaggio da Marco Benevelli » domenica 7 aprile 2013, 18:19

Quando c'è qualcuno che propone qualcosa di musica classica devo commentare per forza, non perchè non apprezzi tutto quello che state postando nel Music Lab, ma perché mi tocca da vicino.
Apro una parentesi, a proposito del Music Lab per ringraziare tutti coloro che lo animano e che ascolto sempre volentieri.
Chiusa la parentesi e fatti i dovuti complimenti a Corrado per le sue esecuzioni sempre puntuali (quest'ultima con un bell'accompagnamento di piano) sottolineo quanto detto da Luigi e Roberto e lo faccio perché anch'io ho seguito l'approccio di Corrado e tre mesi fa ho deciso di deviare verso un percorso che mi permettesse di suonare uno spartito senza tablature e questo a costo di dover tornare indietro e ripartire, cercando anche un insegnante che mi aiutasse. Quando parlo di costo intendo non tanto denaro (un po' anche quello) ma soprattutto tempo e proprio il tempo dirà se la scelta è stata giusta.
Chiudo dicendo a Corrado di continuare a proporci i suoi apprezzatissimi brani.
Un saluto a tutti.
Marco B.
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corrado
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Re: Sicilienne di Gabriel Faurè

Messaggio da corrado » lunedì 8 aprile 2013, 17:52

Un grazie a chi ha commentato la mia ultima fatica.
Con Luigi, l'unico estimatore della rubrica "I vostri brani" e mio ammiratore o addirittura sponsor secondo qualcuno qui, ci siamo già sentiti via mail.
A Roberto e Marco, oltre ovviamento a ringraziarli per i loro apprezzamenti, vorrei esprimere alcune osservazioni in merito ai percorsi di apprendimento di ciascuno.
La mia strada non è poi tanto distante dalla vostra perchè alla fine l'unica differenza sta nel documento utilizzato per leggere l'opera del compositore e trasferirla allo strumento.
Io non so leggere la partitura a prima vista quindi la sostituisco con una scrittura (tablatura) per me perfettamente leggibile.
E' evidente che la mia fatica è superiore alla vostra ma non ho altre alternative.
Sono piuttosto avanti con gli anni e non è pensabile cominciare a frequentare ora una scuola di musica.
Scrivere una tablatura non è una passeggiata specialmente per brani di Classica mai ascoltati prima.
Occorre molta passione, molto impegno, Luigi dice anche talento, io non so se ho talento oppure no, ma sicuramente ho una forte motivazione.
Inoltre, la tablatura è uno strumento che ti da sicurezza durante l'esecuzione di un brano, ma non è sufficiente.
Non so leggere la musica ne so solfeggiare ma conosco la notazione musicale che mi serve per studiare i tempi, le pause,le legature, gli abbellimenti, i piano e i forte etc.
Per fare un esempio, per realizzare il "Preludio della Suite n.1" di Bach, ho ascoltato fino alla nausea le versioni per violoncello di Rostropovich, Yo-Yo Ma e Mischa Maisky, i migliori violoncellisti di tutti i tempi.
Per la "Gavotte en rondeau",sempre di Bach, ho contattato il musicista virtuoso cinese Jia-Yi He che mi ha mandato lo spartito del suo arrangiamento e si è interessato della mia successiva registrazione facendomi le congratulazioni.
Bene mi fermo qui e mi scuso della mia logorrea, conseguenza della passione.
Ancora un grazie per l'attenzione e buona musica.
Corrado.
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