NPW ha scritto:
Che altro aggiungere? Mi auguro solo che il mio ultimo lavoro sia di gradimento … almeno per qualcuno
Walter
Per me lo è stato senza ombra di dubbio! Si apprezza anche il processo di cambiamento, diciamo la "maturazione artistica" rispetto alla versione precedente, che è un'analisi sempre interessante da fare. La parte centrale, quella, diciamo, della variazione sul tema è molto bella e ben suonata, frutto anche dell'ottima base, e le varie interpretazioni e i vari rifacimenti di questo classico del jazz riescono sempre ad appassionarmi.
Noto inoltre che quest'anno va forte il gruppo degli
intrepidi jazzmen, un po' a scapito dei bluesmen, dei quali pare essercene tanti, ma che poi, in realtà, trovarne qualcuno non è poi così facile come potrebbe sembrare . . .
Giuliano Gennari ha scritto:
Questo che vi propongo è un altro brano della mia generazione: "Father and Son", di Cat Stevens.
Dolce e nostalgico, questo brano suonato da Giuliano con sentimento e capacità interpretativa, che dimostrano ancora una volta la sua creatività e la sua fantasia.
Per la prima volta vi ho sentito anche delle affinità col modo di suonare di Danilo, qualcosa che li accomuna, non so esattamente cosa.
Ho trovato particolarmente avvincente la parte con le voci in sovrapposizione: bellissima. Aggiungo inoltre un'ultima riflessione indotta dall'ascolto di questa bella canzone, che mi ha fatto ricordare quanto il suono dell'armonica cromatica possa essere bello, se ben contestualizzato. Bravo Giuliano!
Ed ora credo sia giunto anche per me il momento di introdurre una nuova canzone, in quell'ambito della mia attività che mi porta a rispolverare vecchi motivi un tempo famosi, e che poi sono, per forza di cose, andati a finire nel dimenticatoio; ma io non li dimentico, specie quelli dei miei vent'anni . . .!
Nel presentare la mia canzone precedente,
"Abbronzatissima"avevo scritto:
"Siamo nel 1963 e quell’estate ci furono due canzoni a contendersi il titolo di canzone regina, due brani di Edoardo Vianello che sono sopravvissute sino ai giorni nostri."
Infatti, in quell'anno, Edoardo Vianello era ancora ai primi posti nelle classifiche delle vendite dei 45 giri con Abbronzatissima, quando fece uscire un'altra sua canzone con testo scritto da Carlo Rossi .
Una canzone simbolo degli anni '60:
I Watussi.
Il gruppo che accompagnava Vianello era quello dei Flippers, di cui nel '63 faceva parte anche Lucio Dalla!
Fu un enorme successo, uno di quei tipici tormentoni che continuano per anni, e ancora oggi sembra nata ieri, quasi attuale. La conoscete?
Agli appassionati del nome dell'armonica dico che per una grande canzone ci vuole una grande armonica, ed è per questo che ho usato la CX12 Jazz!
Lo so, avrei dovuto stupirvi con effetti speciali e grandi cose, ma non ne so fare . . . Dovete accontentarvi di poco, cercando di stupirvi col semplice, forse anche un po' banale . . . . .
Pazienza!
Buona giornata.
Carlo