La mia prima band

Non abbiate timore, parlate di voi della vostra armonica. Aneddoti e storie di tutti i tipi.
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pilgrim
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La mia prima band

Messaggio da pilgrim » giovedì 21 giugno 2007, 12:48

Ciao raCazzi!
Voglio essere il primo a raccontare qualcosa su questo nuovo forum, bellino bellino.
Ho rivisto in questi giorni un filmato girato da me per riprendere il mio primo gruppo in cui ho militato, i Luppolo Blues Band (un nome, un programma…).
Eravamo ad una Casa del Popolo, in queste rassegne paesane nelle quali trovi a suonare il gruppo dei vecchietti che riformano la loro prima band (e, non so perché, fanno tutti pezzi dei Cream…), il gruppo di ragazzi che suonano Ligabue con le loro chitarre distorte e presentatori con il microfono nella destra ed il panino con la salsiccia nella sinistra, a seguire fiera di beneficenza.
Mi sono rivisto con il mio microfono artigianale ricavato da mezza bottiglietta di plastica azzurra con all’interno una capsula Shure, che fischiava ad ogni mio movimento ed è stato buffo rivedere cosa accadde al nostro bassista: gli si ruppe una corda, ovviamente dovette cambiare il basso, non aveva la corda di ricambio e noi continuammo a suonare.
Lui è stato l’unico, da allora non ho mai più trovato un bassista al quale sia capitato un inconveniente del genere.
Però è stato bello vedere quanto sono cambiato da allora, mantenendo però la stessa voglia di suonare.
Ho visto che nonostante ci reputassimo umili, avevamo dentro di noi l’idea di essere quelli che suonano una nobile musica, il blues, e forse ce la tiravamo un pò.
Sapevamo di non essere bravi ma eravamo credenti in quello che facevamo e infatti il gruppo si sciolse dopo qualche mese!
Motivo?
Otto mesi di prove su prove per rifare uguale agli originali i nostri pezzi non sono serviti a far uscire il NOSTRO blues.
Era la mia prima band, e mi fece capire che il blues ha a che fare con quello che hai dentro, con come sei e le tue emozioni.
Da allora chiudo spesso gli occhi mentre suono, cercando di capire me stesso, come sono in quel momento e cercando di arrivare alla gente parlando con la mia armonica nel modo che sento più adatto, sbattendomene altamente di voler essere bravo, virtuoso o di diventare famoso (cha fa anche un pò rima…)
Juri pilgrim.


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Aldouz
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Messaggio da Aldouz » venerdì 22 giugno 2007, 15:05

Ciao Pilgrim, è veramente un'esperienza notevole per un musicista rivedere i primi approcci con la musica e con gli altri musicisti, non ti nascondo che mi hai fatto venir voglia di ripescare le vecchie video8 per tuffarmi nel mare dei ricordi :)
Sono d'accordo con te sul fatto che il blues sia qualcosa di squisitamente personale, ho sempre sostenuto infatti che cercare di imitare in tutto e per tutto i grandi bluesmen del passato contribuisca solo a formare una schiera di saccentoni del blues e anche un pò bigotti. Il blues è vivo e vive di contaminazione (scusa il gioco di parole)... ha sempre fatto così, non dimentichiamoci che i musicisti che noi riteniamo "classici" hanno rivoluzionato per primi uno stile che loro stessi ritenevano superato :shock:
Alla prossima
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pilgrim
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Messaggio da pilgrim » lunedì 25 giugno 2007, 10:01

Grande Aldouz...
W il Bluse!
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andreo74
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Messaggio da andreo74 » martedì 26 giugno 2007, 20:12

Dico una grossa banalità. Il blues è sentimento prima che virtuosismo.Se uno non ci crede, può essere virtuoso e bravo quanto vuole,ma non trasmette niente.
Personalmente sono indifferente con chi suona per far vedere quanto è bravo e poi alla fine non mi ha dato nessuna emozione.
Sul rifare i pezzi come i classici, non serve. Se non ci metti niente di tuo, mi ascolto i pezzi originali. Se invece provi a metterci qualcosa di tuo, sei sempre da apprezzare per il tentativo.
Invece sulle contaminazioni, occhio che spesso passano per contaminazione una musica scialba in cui si mettono insieme accordi e sonorità facili prese da più generi, senza vedere se stanno bene insieme.
Per contaminare bene, devi conoscere a fondo gli elementi originali che stai mischiando.
Ciao
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Aldouz
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Messaggio da Aldouz » mercoledì 27 giugno 2007, 10:38

Certamente, tutto giusto! Non attacchiamoci troppo alle parole cmq, io quando parlo di contaminazione lo faccio in senso lato, la cosa importante per me è mantenere una certa freschezza ed originalità senza farsi troppe paranoie sullo stile, insomma raggiungere un discreto livello di libertà espressiva. Ovviamente il risultato può essere bello o brutto, dipende dalla sensibilità e dal talento del musicista ma è sempre così, anche se fai il blues della west coast o il rural blues più puro... insomma dipende da te!
Cito:"Per contaminare bene, devi conoscere a fondo gli elementi originali che stai mischiando" ... non sono d'accordo, la musica non si 'mischia' non stiamo facendo una torta.

Buon blues a tutti!

Bye
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Messaggio da andreo74 » giovedì 28 giugno 2007, 18:47

Ciao Aldouz
sono d'accordo con te. Per quanto riguarda il termine "mischiare" forse è un pò infelice. Quello che volevo dire, se vai oltre la singola parola, è che a volte c'è gente che dice di fare blues o contaminazione e non sa di cosa sta parlando. Cito Zucchero per esempio, che diceva di considerarsi un bluesman, e ammise di non aver mai ascoltato Robert Johnson...
Ma senza chiudersi in circolo, secondo te/voi qualche contaminazione bella e qualche obrobrio?
Per esempio a me è piaciuta molto Death Don't Have No Mercy rifatta e personalizzata dai grateful dead.
Invece mi hanno lasciato scettico le rivisitazioni di blues fatte dai doors, le trovo poco incisive, senza fantasia e senza il feeling degli originali.
(Susciterò l'ira di qualche fan)
Buona soffiata a tutti
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the uncle
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Messaggio da the uncle » sabato 30 giugno 2007, 11:30

Salve a tutti!
Sono un nuovo iscritto al forum (approfitto per fare i complimenti e un "in bocca al lupo" al Doctor Harp) e anch'io vorrei raccontarvi la mia esperienza.
Sono un autodidatta appassionato di tutta la musica.
Ho cominciato a suonare una chitarra classica con le corde d'acciaio (!) tutta scassata che tra le corde e il manico cambiava il fuso orario.
Poi ho comprato il reggiarmonica per suonare come Bennato (Dylan? e chi era costui?) ma non sapevo proprio come rendere quelle note "bastarde" che cominciavo a sentire in qualche pezzo, perché pensavo: blues in sol, armonica in sol, non faceva una grinza!
Arrivò il 2001 e con un mio amico feci un viagio in Irlanda. Entrammo in un negozio di musica e comprai un'armonica in re. A quel punto chiesi al negoziante come mai non riuscissi a suonare il blues. Qui l'illuminazione: cominciò a suonare facendomi strimpellare su una chitarra l'accordo di LA!!
Cacchio!! Il mondo della tonalità incrociata si aprì davanti ai miei occhi! Da allora suono la diatonica in tutte le salse (country-folk, blues).
Mi piace da morire.
W l'Irlanda!
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