Quando si dice "quello che conta è il manico"...
- the uncle
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Quando si dice "quello che conta è il manico"...
Un buongiorno a tutti voi, fratelli armonici.
In questo momento dovrei essere immerso nei libri a scrivere la mia tesi di laurea sul "ritorno del lessico confessionale nel russo contemporaneo" e invece sono qui a raccontarvi la splendida serata di ieri...Maledetta primavera...
Ore 21, all'Harris Piano Jazz Bar suona un duo acustico, gli "Hard Times", composto da Łukasz Wiśniewski alla voce e alle armoniche e da Piotr Grąślewicz alla chitarra acustica. L'armonicista è il famigerato biondino di cui parlavo tempo fa, che nel frattempo è diventato ancora più bravo. Il repertorio è tratto dal loro CD di debutto "Hard Times", una raccolta di rivisitazioni di blues delle origini da Skip James a Robert Johnson, da Willie Dixon a John Lee Hooker.
La serata scorre meravigliosamente, Łukasz perfettamente a proprio agio, come un navigato animale da palco, intrattiene con maestria il pubblico, scherzando al microfono e regalando alcune perle sulla storia del blues fra una canzone e l'altra, catturando gli spettatori con dei racconti a metà tra la storia e la leggenda, accompagnandoli in un viaggio onirico nelle terre del Delta.
La scelta dei brani è di tutto rispetto, equilibratissima nell'alternanza fra canzoni più popolari e chicche per gli intenditori. Si va da "Nine Below Zero" a "Hard Times Killing Floor", a "Ramblin' on my mind", fino ad una versione efficacissima di "Can't Buy me Love" dei Beatles (inserita come ghost track nell'ultima traccia del CD).
Il secondo set raggiunge delle vette incredibili con l'aggiunta di un secondo chitarrista di evidentissima formazione manouche, Marcin Hilarowicz, che aggiunge delle pennellate impressionistiche alle tele dei due giovani polacchi. La serata si conclude con un'ovazione da parte del pubblico al trio, che concede ancora due bis: una versione scherzosa di "oh susanna", eseguita a velocità supersonica e "Can't Buy me Love". Gli spettatori hanno premiato con lunghi applausi la maestria tecnica e il coraggio dei musicisti di esporsi in un set acustico, con tutti i rischi che comporta il suono pulito.
Gli Hard Times sono un duo formatosi negli ultimi mesi, ma i due musicisti suonano insieme già da tempo in altre formazioni: i Bluemachine e i Limbo. Ecco gli indirizzi myspace dei gruppi.
Hard Times: http://www.myspace.com/hardtimesduo
Limbo: http://www.myspace.com/limboscy
Bluemachine: http://www.myspace.com/bmachineband
Non so dirvi che tipo di distribuzione abbiano i loro dischi, se sono reperibili in Italia o dove si possono ordinare. Il prezzo si aggira intorno ai 6€ quando li espongono nei locali dove suonano.
Vi chiederete sicuramente che cosa vuol dire quello che ho scritto nel titolo del post. Ebbene, trattasi di un'espressione dialettale delle mie parti, che sta a significare che non è tanto importante la qualità degli strumenti che si utilizzano, quanto la bravura di chi li usa.
Ieri i tre hanno suonato esclusivamente in acustico, senza amplificatori o effetti. Łukasz ha suonato le sue armoniche direttamente nel microfono in cui cantava e il risultato era incredibile...
Na Razie!
Michał.
In questo momento dovrei essere immerso nei libri a scrivere la mia tesi di laurea sul "ritorno del lessico confessionale nel russo contemporaneo" e invece sono qui a raccontarvi la splendida serata di ieri...Maledetta primavera...
Ore 21, all'Harris Piano Jazz Bar suona un duo acustico, gli "Hard Times", composto da Łukasz Wiśniewski alla voce e alle armoniche e da Piotr Grąślewicz alla chitarra acustica. L'armonicista è il famigerato biondino di cui parlavo tempo fa, che nel frattempo è diventato ancora più bravo. Il repertorio è tratto dal loro CD di debutto "Hard Times", una raccolta di rivisitazioni di blues delle origini da Skip James a Robert Johnson, da Willie Dixon a John Lee Hooker.
La serata scorre meravigliosamente, Łukasz perfettamente a proprio agio, come un navigato animale da palco, intrattiene con maestria il pubblico, scherzando al microfono e regalando alcune perle sulla storia del blues fra una canzone e l'altra, catturando gli spettatori con dei racconti a metà tra la storia e la leggenda, accompagnandoli in un viaggio onirico nelle terre del Delta.
La scelta dei brani è di tutto rispetto, equilibratissima nell'alternanza fra canzoni più popolari e chicche per gli intenditori. Si va da "Nine Below Zero" a "Hard Times Killing Floor", a "Ramblin' on my mind", fino ad una versione efficacissima di "Can't Buy me Love" dei Beatles (inserita come ghost track nell'ultima traccia del CD).
Il secondo set raggiunge delle vette incredibili con l'aggiunta di un secondo chitarrista di evidentissima formazione manouche, Marcin Hilarowicz, che aggiunge delle pennellate impressionistiche alle tele dei due giovani polacchi. La serata si conclude con un'ovazione da parte del pubblico al trio, che concede ancora due bis: una versione scherzosa di "oh susanna", eseguita a velocità supersonica e "Can't Buy me Love". Gli spettatori hanno premiato con lunghi applausi la maestria tecnica e il coraggio dei musicisti di esporsi in un set acustico, con tutti i rischi che comporta il suono pulito.
Gli Hard Times sono un duo formatosi negli ultimi mesi, ma i due musicisti suonano insieme già da tempo in altre formazioni: i Bluemachine e i Limbo. Ecco gli indirizzi myspace dei gruppi.
Hard Times: http://www.myspace.com/hardtimesduo
Limbo: http://www.myspace.com/limboscy
Bluemachine: http://www.myspace.com/bmachineband
Non so dirvi che tipo di distribuzione abbiano i loro dischi, se sono reperibili in Italia o dove si possono ordinare. Il prezzo si aggira intorno ai 6€ quando li espongono nei locali dove suonano.
Vi chiederete sicuramente che cosa vuol dire quello che ho scritto nel titolo del post. Ebbene, trattasi di un'espressione dialettale delle mie parti, che sta a significare che non è tanto importante la qualità degli strumenti che si utilizzano, quanto la bravura di chi li usa.
Ieri i tre hanno suonato esclusivamente in acustico, senza amplificatori o effetti. Łukasz ha suonato le sue armoniche direttamente nel microfono in cui cantava e il risultato era incredibile...
Na Razie!
Michał.
"...vacci piano col blues, se si appiccica al tuo cuore non si stacca più..." S. Caputo
Re: Quando si dice "quello che conta è il manico"...
Ciao "zio Michele", grazie per la recensione della serata e per farci conoscere nuovi armonicisti.
Per "el manego" pronuncia diversa ma significato uguale. Penso che certe frasi o proverbi siano comuni a tutta Italia (meno male, siamo ancora un popolo, anche se "strambo" ).
Se ti mando i 6 o 10 euro, mi prendi un loro disco e me lo spedisci quando ritorni a casa ?
Un salutone
Gino
Per "el manego" pronuncia diversa ma significato uguale. Penso che certe frasi o proverbi siano comuni a tutta Italia (meno male, siamo ancora un popolo, anche se "strambo" ).
Se ti mando i 6 o 10 euro, mi prendi un loro disco e me lo spedisci quando ritorni a casa ?
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Gino
- the uncle
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Re: Quando si dice "quello che conta è il manico"...
Ciao Ginogat,
innanzitutto grazie per l'apprezzamento, spero che altri vadano a visitare il myspace di questi artisti a cui auguro presto di uscire dal circuito nazionale, visto che hanno tutte le potenzialità. Per quello che riguarda il tuo CD sarà fatto. Soltanto devo chiederti di pazientare un paio di mesi, quando tornerò in Italia. Temo che i tempi e le spese di spedizione siano eccessivi se ti mando il CD da qui.
Un abbraccio,
Michele.
innanzitutto grazie per l'apprezzamento, spero che altri vadano a visitare il myspace di questi artisti a cui auguro presto di uscire dal circuito nazionale, visto che hanno tutte le potenzialità. Per quello che riguarda il tuo CD sarà fatto. Soltanto devo chiederti di pazientare un paio di mesi, quando tornerò in Italia. Temo che i tempi e le spese di spedizione siano eccessivi se ti mando il CD da qui.
Un abbraccio,
Michele.
"...vacci piano col blues, se si appiccica al tuo cuore non si stacca più..." S. Caputo
Re: Quando si dice "quello che conta è il manico"...
Grazie Michele, vuoi che ti mandi i contanti via posta da qualche parte ?
Gino
Gino
- Nicola
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Re: Quando si dice "quello che conta è il manico"...
Ciao Zio, ringrazio Gino per l'idea: sarei interessato anch'io al cd, voglio sentire quel biondino. Ci sentiamo su messenger per metterci d'accordo meglio, ok?
- the uncle
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Re: Quando si dice "quello che conta è il manico"...
Un aggiornamento: i Cd degli Hard Times saranno disponibili da metà maggio su intenet. Appena ne saprò di più vi farò sapere. Intanto se non dovesse cambiare nulla ci organizzeremo fra noi.
Un saluto,
Michele.
Un saluto,
Michele.
"...vacci piano col blues, se si appiccica al tuo cuore non si stacca più..." S. Caputo
- hazmat
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Re: Quando si dice "quello che conta è il manico"...
grazie michele, splendida e originale versione di nine below zero ... e ottime anche le altre che bravi ... attendo notizie anch'io per il cd ... davvero un buon acquisto
AND WHEN I MEET GABRIEL IN THE PROMISED LAND
I SWEAR I'LL HAVE A HARP IN MY HAND
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- the uncle
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Re: Quando si dice "quello che conta è il manico"...
Ok, mi ha appena chiamato Łukasz (il biondino). Mi dice che per avere il CD lo potete contattare via email all'indirizzo wisnia.hca@poczta.fm
inviandogli i vostri indirizzi. Lui vi darà il suo numero di conto e appena ricevuta la pecunia provvederà immediatamente a spedirli. Tempi: circa 1 settimana; costo: 12€, spese di spedizione incluse. Se avete problemi con l'inglese (non serve scrivere in polacco...) fatemi sapere, al massimo vi giro io il suo numero di conto e a lui do i vostri indirizzi...
Na razie,
-Wujek Michał
inviandogli i vostri indirizzi. Lui vi darà il suo numero di conto e appena ricevuta la pecunia provvederà immediatamente a spedirli. Tempi: circa 1 settimana; costo: 12€, spese di spedizione incluse. Se avete problemi con l'inglese (non serve scrivere in polacco...) fatemi sapere, al massimo vi giro io il suo numero di conto e a lui do i vostri indirizzi...
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Re: Quando si dice "quello che conta è il manico"...
Oh perfetto, grazie Zio, mi faccio vivo il prima possibile!