I miei primi passi

Sezione dedicata agli strumenti per la musica popolare.
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Stefano56
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I miei primi passi

Messaggio da Stefano56 » lunedì 20 gennaio 2020, 17:19

Ciao a tutti,

mi sono già presentato nella sezione apposita. Vorrei raccontarvi un po' dei miei primi passi e delle mie prime armoniche.

Come ho scritto nella presentazione è nato tutto per caso, cercando lo strumento adatto per accompagnare un canto alpino con il mio gruppo. Ho scartato subito le due 10 fori acquistate anni fa e mai suonate. Ho deciso che per ora non fanno per me. La 10 fori è splendida ma per ora mi oriento molto meglio sulle armoniche a quaterne di fori, mi sembra di trovare le singole note più facilmente e poi si adattano meglio al repertorio folk che mi piace suonare.

Per prima cosa ho acquistato una SWAN a 24 fori in sol. Devo dire che per i 13 euro pagati mi è servita egregiamente per fare i primi passi. Poi per provare qualcosa di meglio ho preso una Hohner Echo in DO / SOL a 16 fori (si scrive cosi? in realtà in totale sono 64) e mi ha subito conquistato per il suo tono caldo e vibrante.

Devo confessare che sono rimasto un po' sconcertato all'inizio quando ho scoperto che un'armonica a 16 fori ha meno note di una a 10 ma poi leggendo i vari post sul forum e le accuratissime tabelle di Luisiccu ho capito la logica costruttiva delle armoniche a doppia ancia e le differenze tra sistema Richter e altri sistemi.

Subito dopo ho ritrovato, anch'essa abbandonata da anni in un cassetto e mai suonata, una COMET in Do a ottave, 16 fori, e anche quella la suono con grande soddisfazione, alternandola alle tremolo. Poi sempre per provare ho preso due Big Valley, una in Do e una in Re. Per il prezzo mi vanno più che bene per fare pratica anche se il tremolo mi sembra un po' troppo ampio rispetto a quello della Echo che al momento rimane la mia favorita.

Per finire ho acquistato su Ebay una Bravi Alpini d'epoca, anni Sessanta, a 40 voci. Non so se lo conoscete ma ho trovato un venditore di Catania che ha decine di armoniche nuove e sigillate ereditate dal nonno, agente Hohner negli anni Cinquanta e Sessanta. Il venditore mi assicura che sono state conservate con la massima cura. Mi arriverà in settimana e vi farò sapere.

Per il repertorio, come ho scritto nella presentazione, sto provando con alcune arie lente, in particolare irlandesi, e mi divero molto. Ho studiato teoria musicale al conservatorio e mi oriento senza problemi tra scale e tonalità. Le armoniche le suono a orecchio, pur sapendo leggere la musica, ma so distinguere bene i gradi della scala e, piano piano, riesco a trovare le note giuste.

Ora vi saluto e vi chiedo un consiglio. Come parco armoniche per ora mi fermo qui ma mi incuriosisce molto l'accordatura "solo", con tre ottave complete e la disposizione delle note che si ripete regolarmente da un'ottava all'altra. Pensavo, appena ho un po' di euro da spendere, di prendere una cromatica a 12 fori, tipo la Chromonica 270. Se non sbaglio suonando sul registro di Do è come avere un'armonica "solo" ad ance singole. E poi potrei con calma esplorare anche le possibilità offerte da una cromatica. Che ne pensate?

Grazie e a presto

Stefano


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Manxcat
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Re: I miei primi passi

Messaggio da Manxcat » martedì 21 gennaio 2020, 13:14

Ciao Stefano, vedo che sei un garibaldino . . . :D
Sento inoltre che ti sei veramente appassionato all'armonica, e non al solito blues, e che ti piace condividerne le sensazioni e le esperienze, senza timore di scrivere e di raccontare quanto ti capita, e ciò mi piace molto; ho sempre pensato che il parlarne con altri che nutrono la tua stessa passione sia uno dei migliori incentivi per migliorare e per continuare, a meno che non si trovino, come a volte accade, persone che la voglia te la fanno passare . . . :cry:
Stefano56 ha scritto: lunedì 20 gennaio 2020, 17:19 per ora mi oriento molto meglio sulle armoniche a quaterne di fori, mi sembra di trovare le singole note più facilmente e poi si adattano meglio al repertorio folk che mi piace suonare.
Concordo, anche a me piacciono tutte, ma quelle "a quaterne di fori", cioè le tremolo e quelle ad ottave, sono strumenti meravigliosi e trovo che abbiano un bellissimo suono, a differenza soprattutto delle cromatiche, con le quali bisogna avere pazienza e bisogna mettere in atto una serie di accortezze al fine di ottenere un bel suono caldo, pieno e profondo. Ne parleremo.
Stefano56 ha scritto: lunedì 20 gennaio 2020, 17:19 Per prima cosa ho acquistato una SWAN a 24 fori in sol. Devo dire che per i 13 euro pagati mi è servita egregiamente per fare i primi passi. Poi per provare qualcosa di meglio ho preso una Hohner Echo in DO / SOL a 16 fori (si scrive cosi? in realtà in totale sono 64) e mi ha subito conquistato per il suo tono caldo e vibrante.
Sì, si scrive così, senza bisogno di specificare il termine "fori": in realtà sedici sono le note, che corrispondono al numero di fori di una delle due file; una Hohner Echo 16 è un'armonica a sedici voci o note, e, essendo una tremolo, è composta da una doppia fila di 16 fori, per un totale di 32 ance da ciascuna parte, da quella in DO e da quella in SOL.
Credo che la tua Swan sia accordata "solo", cioè ad ottave complete, e non Richter.
Con le Echo la Hohner ha sostituito le Bravi Alpini, che non sono più prodotte; peccato che siano tutte accordate con il sistema Richter, ottimo per usare lo strumento anche a fini armonici, ma pessimo per chi lo usa a soli fini melodici.
Comunque, anche per questo, si possono trovare ottime alternative, di cui parleremo, se rimarrai.
Stefano56 ha scritto: lunedì 20 gennaio 2020, 17:19 Devo confessare che sono rimasto un po' sconcertato all'inizio quando ho scoperto che un'armonica a 16 fori ha meno note di una a 10 ma poi leggendo i vari post sul forum e le accuratissime tabelle di Luisiccu ho capito la logica costruttiva delle armoniche a doppia ancia e le differenze tra sistema Richter e altri sistemi.
Purtroppo nelle tremolo ogni nota è prodotta dalla vibrazione di due ance e non da una sola, e la loro costruzione si complica di molto; mentre in una bluesharp con due ance sullo stesso foro si ottengono due note, una aspirata ed una soffiata, nelle tremolo le stesse due note richiedono quattro ance e ben 4 fori distinti, due per la nota aspirata e due per quella soffiata. Per cui la bluesharp con 10 fori offre ben 20 note, mentre alla tremolo, per offrire le stesse 20 note, occorrono 40 ance su 40 fori.
Stefano56 ha scritto: lunedì 20 gennaio 2020, 17:19 Per finire ho acquistato su Ebay una Bravi Alpini d'epoca, anni Sessanta, a 40 voci. Non so se lo conoscete ma ho trovato un venditore di Catania che ha decine di armoniche nuove e sigillate ereditate dal nonno, agente Hohner negli anni Cinquanta e Sessanta. Il venditore mi assicura che sono state conservate con la massima cura. Mi arriverà in settimana e vi farò sapere.
Attendiamo di conoscerne lo stato, ma, se ben tenute, non si alterano nel tempo.
Stefano56 ha scritto: lunedì 20 gennaio 2020, 17:19 Per il repertorio, come ho scritto nella presentazione, sto provando con alcune arie lente, in particolare irlandesi, e mi divero molto. Ho studiato teoria musicale al conservatorio e mi oriento senza problemi tra scale e tonalità. Le armoniche le suono a orecchio, pur sapendo leggere la musica, ma so distinguere bene i gradi della scala e, piano piano, riesco a trovare le note giuste.
E' bello sentire che qualcuno si diverta con l'armonica: mette voglia di suonare!
Per quanto concerne il suonare ad orecchio, il discorso si farebbe lungo e magari potremo affrontarlo in seguito, quando ne capiterà l'occasione; dico solo che, come mi insegni, la rappresentazione grafica della musica in una partitura, con le sue regole e le sue convenzioni, è stata codificata dall'uomo per rendere ogni composizione tramandabile e accessibile a tutti, come un libro, per chi sa leggere, e in essa c'è tutta l'essenza del pezzo stesso; una volta letto e imparato, una volta automatizzato nella mente e nello strumento, tutti suonano ad orecchio; quando sei in grado di fare a meno di guardare lo spartito sul quale hai imparato, non fai più riferimento alla sua rappresentazione grafica con la quale hai ottenuto il tuo risultato, ma fai riferimento al risultato stesso, quindi alla musica, a come la senti e non a come la vedi rappresentata nella partitura. A quel punto suoni "ad orecchio", anche se sei il più grande musicista del mondo. Insomma, orecchio o non orecchio, quello che conta è il risultato, quanto sia piacevole, gradevole, vario e non ripetitivo, quanto possa giungere a stimolare un certo piacere all'ascolto e non a produrre irritazione, come il rumore . . .
Ma, come dicevo, il discorso si farebbe lungo e complicato.
Stefano56 ha scritto: lunedì 20 gennaio 2020, 17:19 Ora vi saluto e vi chiedo un consiglio. Come parco armoniche per ora mi fermo qui ma mi incuriosisce molto l'accordatura "solo", con tre ottave complete e la disposizione delle note che si ripete regolarmente da un'ottava all'altra. Pensavo, appena ho un po' di euro da spendere, di prendere una cromatica a 12 fori, tipo la Chromonica 270. Se non sbaglio suonando sul registro di Do è come avere un'armonica "solo" ad ance singole. E poi potrei con calma esplorare anche le possibilità offerte da una cromatica. Che ne pensate?
Su questo con me caschi male, in quanto in dieci anni il mio numero di armoniche ha di gran lunga superato le due cifre; tuttavia, a parte le mie compulsioni agli acquisti, una bella 12 fori, cromatica, bene la 270, non può non fare parte del parco armoniche di un musicista come te, se non altro, come giustamente dici, per esplorare, conoscere e capirne le caratteristiche e le funzionalità.
Con simpatia,

Carlo
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Re: I miei primi passi

Messaggio da Stefano56 » martedì 21 gennaio 2020, 15:53

Caro Carlo,

grazie per la lunga e articolata risposta.

In effetti sarebe più corretto dire "suonare a memoria" invece di "suonare a orecchio". Se devo imparare un brano da zero preferisco avere uno spartito. Leggo bene soprattutto con il mandolino e i flauti. Per quanto riguarda l'armonica per ora mi sto esercitando con melodie che conosco appunto "a memoria" da una vita e devo solo faticare per trovare le note giuste su uno strumento nuovo come l'armonica.

L'armonica Swan Inconcevaible 24 ha la prima ottava completa ma non secondo lo schema delle soloist. Credo che si tratti dell'accordatura detta "scale tuning" (Luisiccu mi corregga se sbaglio) tipica, credo, delle armoniche orientali.

La sequenza, partendo dal primo foro è

RE -La Sol -Do Si -Mi Re -Fa# sol

Purtroppo con questa armonica ho avuto il primo incidente di percorso. Il Mi della prima ottava (sesto foro aspirato) non suonava. L'ho aperta e pizzicando delicatamente le ance sono riuscito a farle suonare. Inoltre per il Si (quinto foro soffiato) suonava una sola ancia, non tremolava. Purtroppo questa volta cercando di farla suonare ho spezzato l'ancia. Ho chiuso la camera del comb con del nastro adesivo e ora ho un Si della prima ottava debole e non tremolato... Per fortuna l'ho pagata solo 13 euro, con armoniche più importanti ci penserò due volte prima di aprirle.

Comunque questa accordatura della prima ottava mi sembra un po' macchinosa. Certo sono alle prime armi e devo abituarmi. Però come ho scritto prima mi incuriosisce molto l'accordatura soloist. Credo però che le tremolo soloist siano poche, costose, in certi casi fuori produzione.

Certamente devo stare attento a non farmi prendere dalla febbre degli acquisti, posso esercitarmi a lungo con le armoniche che possiedo. Vedo però in rete la Seydel Orchestra S che ha due ottave e mezza con accordatura soloist su dieci fori. Leggo anche che è propedeutica alla cromatica avendo la stessa disposizione delle note. Il prezzo è abbordabile e potrei rimandare l'acquisto di una cromatica. Potrei prenderne una in una tonalità che non ho, tipo Re basso o Fa. Ci penso.

A presto

Stefano

PS: Carlo, ieri mi sono imbattuto nel tuo canale Youtube ma non trovo più il link, puoi mandarmelo? Grazie.
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Re: I miei primi passi

Messaggio da Manxcat » martedì 21 gennaio 2020, 17:24

Stefano, io non distinguo bene i nomi delle varie accordature delle diatoniche, ma mi adatto ad esse. Conosco bene la Richter, tanto quanto la odio, quella delle bluesharp, delle tremolo della Hohner etc, in cui mancano IV e VI grado della prima ottava e settimo della terza; le altre, quelle che hanno tutte e sette le note in tutte le ottave, pur se non ripetono il DO, come avviene nelle cromatiche, io, per distinguerle dalle Richter, le chiamo tutte "Solo", o più semplicemente "ad ottave complete". Le tremolo, per esempio, della Suzuki sono così, come quelle delle cinesi EastTop e Kongsheng, che suonano molto bene.
Per quanto riguarda YouTube, non ho niente là, se non qualche prova fatta con il computer per vedere se riuscivo a postare qualche video, soprattutto di prove tra radioamatori. In ogni caso, Carlo Giusti, come sono e fui, sono nome e cognome per ritrovarmi su YouTube :D
Ti invito invece a leggere qualcosa sul mio compendio, qua sul Forum, come, per esempio, il thread intitolato "Storie di Armoniche", in cui, verso la fine, c'è anche una prova sul campo di 5 tremolo:
viewtopic.php?p=61921#p61921

A presto,

Carlo
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Re: I miei primi passi

Messaggio da Stefano56 » giovedì 23 gennaio 2020, 12:34

Ciao Carlo,

in effetti la definizione "armoniche a ottave complete" è la più semplice e onnicomprensiva. Per quanto ho potuto capire il sistema Richter ha una sua logica, nascendo su strumenti dedicati al canto popolare tedesco. Anche la concertina diatonica, cugina o forse antenata delle armoniche, segue la stessa disposizione. Però ti viene da maledirla proprio quando ti mancano il quarto e il sesto grado in basso. Allora provo a suonare tutto un ottava sopra ma non è la stessa cosa... Proprio per questo mi attira l'accordatura delle cromatiche perché le note sono disposte nello stesso ordine su tutte le ottave. Anche se non so se può creare problemi il raddoppio del Do. Prima o poi acquisterò una cromatica, ma mi do un po' di tempo, devo pedalare parecchio con quelle che ho.

Mi sono imbattuto in questa Swan a 24 fori

https://www.amazon.it/JHJBH-principiant ... fkmr0&th=1

a parte il colore blu che mi sembra molto elegante mi ha colpito la numerazione dei fori. Se non sbaglio indica i vari gradi della scala. Ottima idea per chi vuole acquistarla, così può identificare subito il tipo di accordatura.

Per youtube ho equivocato, mi sono confuso con alcuni tuoi filmati caricati su "Storie di armoniche". Molto interessante la prova delle 5 tremolo. Purtroppo mi pare che la Echo Celeste sia molto difficile da acquistare in Italia.

Buona giornata

Stefano
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Re: I miei primi passi

Messaggio da Manxcat » giovedì 23 gennaio 2020, 14:56

Stefano56 ha scritto: giovedì 23 gennaio 2020, 12:34 Per quanto ho potuto capire il sistema Richter ha una sua logica
Indubbiamente; non è certo casuale.
Facendo riferimento ad un'armonica in DO, tanto nelle altre cambia il nome, e quindi l'altezza delle note, ma il sistema è lo stesso, la caratteristica che risalta nelle diatoniche classiche, quelle a dieci fori, dette "bluesharp", è che il V grado, nella fattispecie il SOL, nella prima ottava, quella bassa, venga ripetuto due volte, sul secondo foro aspirato e sul terzo soffiato, creando situazioni ben determinate: accordo di tonica (DO-MI-SOL) sui primi tre fori soffiati, e, un'ottava sopra, sui secondi tre fori; in aspirato RE-SOL-SI accordo di 7 della dominante, che in questo caso è il SOL. Ed è per questo che ci sono due SOL, perché questa nota serve ad entrambi gli accordi, quello di tonica e quello di settima della dominante, cioè SOL 7; sai bene che già con questi due accordi si possono accompagnare moltissimi semplici brani, e tutto è in armonia, senza dissonanze, sia soffiando che aspirando. Insomma questo Richter non era un coglione . . . :D
Stefano56 ha scritto: giovedì 23 gennaio 2020, 12:34 Mi sono imbattuto in questa Swan a 24 fori
Swan negli ultimissimi anni ha fatto grandi salti qualitativi; di tremolo Swan ne ho due, ma molto economiche, una delle quali è molto vecchia ed è insuonabile per quanto sfiata; la seconda è accettabile, ed è quella che forse hai visto nel post delle mie recensioni, ma è pur sempre un'armonica da soli 15 euro, a doppia tastiera. Il prezzo di quella che ti piace, trattandosi di una cinese, mi fa pensare a qualcosa di qualitativo.
Anche la mia Swan, quella a doppia imboccatura, ha quel tipo di accordatura: la parte in DO comincia con un SOL, per poi passare alla prima ottava completa e alle due successive.
Stefano56 ha scritto: giovedì 23 gennaio 2020, 12:34 Per youtube ho equivocato, mi sono confuso con alcuni tuoi filmati caricati su "Storie di armoniche". Molto interessante la prova delle 5 tremolo. Purtroppo mi pare che la Echo Celeste sia molto difficile da acquistare in Italia.
Sono andato a controllare su You Tube, per vedere cosa avevi potuto trovare, in quanto non mi ricordavo affatto la situazione; in effetti qualche brano c'è, che avevo completamente dimenticato!
Le Echo Celeste le ho prese in Inghilterra presso Harmonicas Direct https://harmonicas-direct.com/?gclid=Cj ... 6jEALw_wcB

Ciao, alle prossime,

Carlo
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Re: I miei primi passi

Messaggio da Manxcat » domenica 3 maggio 2020, 18:49

Stefano, tutto bene?
Spero che possano giungerti i nostri più cari saluti, e che si possa riprendere a parlare di armoniche, specialmente delle tremolo!

Carlo
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