Il Blues come lo vedo io

Approfondimenti di teoria musicale applicata all'armonica.
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Il Blues come lo vedo io

Messaggio da Manxcat » martedì 16 giugno 2009, 12:11

Premetto che quelli come me, del mio livello, intendo, non dovrebbero scrivere di tecnica, ma dovrebbero limitarsi a leggere per imparare . . .
Io, invece, essendo animato da un vivo spirito di partecipazione, non riesco a non farmi presente, e devo dire la mia, anche se ovvia e banale. In tal senso, inoltre, ho la possibilità di essere corretto, se sbaglio. Diciamo, quindi, che mi rivolgo soprattutto a coloro che, come me, hanno iniziato da poco e che trovano ancora difficoltà nel comprendere pienamente certe tecniche, come quella della scelta dell'armonica sulla base della tonalità del brano blues che si vuole eseguire. Quelli più esperti mi correggano laddove sbaglio.
E dopo questa "excusatio non petita" vengo al dunque:
Mi è capitato di osservare un kit di armoniche da blues composto da sette armoniche in tonaltà Do,Re,Mi,Fa,Sol,LA,Sib. Mi sono chiesto il perchè del Sib al posto del Si . . . E da qui è partito il ragionamento (chiamamolo così . . .) che, anche se detto e ridetto, voglio riproporre dal mio punto di vista, in termini miei. Basta fare un'analisi delle note emesse dai primi 4 fori aspirati delle varie armoniche diatoniche nelle varie tonalità:

L'armonica in Do esegue Re-Sol-Si-Re che è l'accordo di Sol maggiore;
l'armonica in Re esegue Mi-La-Do#-Mi che è l'accordo di La maggiore;
l'armonica in Mi esegue Fa#-Si-Re#-Fa# che è l'accordo di Si maggiore;
l'armonica in Fa esegue Sol-Do-Mi-Sol che è l'accordo di Do maggiore;
l'armonica in Sol esegue La-Re-Fa#-La che è l'accordo di Re maggiore;
l'armonica in La esegue Si-Mi-Sol#-Si che è l'accordo di Mi maggiore;
l'armonica in Sib esegue Do-Fa-La-Do che è l'accordo di Fa maggiore.

Sappiamo che i riff del blues sfruttano il suono dei primi fori aspirati, sia per ragioni di possibilità di piegatura delle note (molto più spesso per abbellimenti di stile che per vera e propria necessità di sopperire alle note mancanti nella 1a ottava), sia per poter eseguire i vari wha-wha, trilli, uccellini etc; ebbene dovendo "riffare" su un brano in Sol, per esempio, e quindi su un accordo di Sol, si ha bisogno che sui primi fori aspirati ci siano le note di tale accordo (Sol-Si-Re) per cui si deve scegliere l'armonica in Do; se il brano fosse in La, dovrei scegliere
l'armonica in Re e così via . . . Tutto senza dover scomodare le quinte, i circoli, che spesso ci inducono in ulteriore confusione (parlo di noi principianti). Si sente subito, anche ad orecchio, senza tanta teoria, che aspirando sui primi fori di un'armonica, per esempio, in Fa, si ottengono delle note (Sol-Do-Mi-Sol) che vanno bene per un brano in Do.
Ritornando all'inizio, ecco spiegata la presenza dell'armonica in Sib: essa produce, nei primi 4 aspirati, le note Do-Fa-La-Do, esattamente l'accordo di Fa maggiore, che era quello che ci mancava per completare i 7 accordi maggiori.
Mi scuso con coloro ai quali queste osservazioni risultano ovvie.

Carlo.
Ultima modifica di Manxcat il martedì 16 giugno 2009, 19:10, modificato 1 volta in totale.


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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da the uncle » martedì 16 giugno 2009, 13:44

Ciao carissimo Carlo.
Innanzitutto il tuo contributo non è affatto banale, anzi. Il progresso fatto dal principiante se bene illustrato come hai fatto tu porta dei benfici a tutti. Al principiante che legge, perché vede affrontati dei temi con un linguaggio più "ingenuo", più accesibile e scevro da termini tecnici e quindi più comprensibile. E a chi scrive, perché appunto come dicevi, può così avere la possibilità di essere corretto.

Veniamo al punto.

L'armonica diatonica a dieci fori è accordata secondo il sistema Richter. E' un'accordatura pensata per suonare le musiche popolari mitteleuropee, dominate dalla struttura del tipo: tonica maggiore/dominante(quinta) maggiore di settima. Ad esempio in do : do maggiore/ sol maggiore settima; re: re maggiore/la maggiore settima; ecc. Quest'armonica così concepita non era adatta ad esempio per la musica popolare dell'europa orientale e meridionale (dove qui l'influenza araba ha apportato delle struttutre imperniate sulle scale minori). Ci si chiede se sia nato prima l'uovo o la gallina. Se Richter, cioè, avesse già predisposto la sua invenzione allo sviluppo delle tecniche di bending e overbending o se queste ultime siano solo una tappa successiva dello studio dell'armonica.

Un foro che non hai menzionato, ma che è di estrema importanza per lo sviluppo del blues è il quinto aspirato. Qui si trova infatti la settima dell'accordo di quinta (il fa naturale dell'accordo di sol su un'armonica in do).
Ora il blues ha una struttura armonica molto particolare ed estranea alle strutture melodiche "classiche" occidentali. In generale, viene dai canti degli schiavi, persone che erano state strappate dalle loro terre, le cui variopinte etnie venivano separate e mischiate in modo da impedire la comunicazione in una lingua non comprensibile all'uomo bianco. Quello che è rimasto è un ricordo delle strutture melodiche dei canti tribali in Africa, molto più semplici delle strutture occidentali, ma con delle peculiarità. Ad esempio nell'accordo tonico si usava inserire la settima minore (es.: fa naturale su accordo di sol maggiore, invece del fa#), oppure le melodie viaggiavano a metà fra la scala maggiore e quella minore (in sol si usava una nota tipo un si calante o un si bemolle crescente), e altro ancora.

Il capolavoro di Richter era uno strumento a basso prezzo, tascabile e diventato popolare oltreoceano durante la prima guerra mondiale.

I neri d'America lo trovarono congeniale per la loro musica perchè se mettevano come accordo tonico non l'accordo su cui era costruita l'armonica in soffiato, ma quello aspirato, essi ottenevano sul quinto foro aspirato proprio quella settima minore che a loro serviva di più. Infatti se prendiamo un'armonica in sol vediamo che essa ha il fa# naturale sul 3o aspirato e, senza bending e overbending, manca il fa.

Come risolvere ora la storia della terza maggiore calante (o minore crescente)? Si è scoperto che l'armonica nei primi fori in soffiato e negli ultimi in aspirato per mette delle alterazioni delle note che "tappano" i buchi lasciati nella scala dall'armonica Richter.
Quindi si è scoperto che sul 3o foro (armonica do) si possono reseguire tutti i gradi intermedi tra il sol (3o soffiato) e il si (3o aspirato). Inoltre è possibile alterare la nota gradualmente, sfumando, passando per infinite frazioni di tono. Ecco che la "blue note", la nota fondamentale del blues, è servita.

Questo è stato il primo passo dell'armonica blues: suonare sulla tonalità della dominante, non della tonica.Poi le tecniche di bending (che non possono essere troppo recenti, pena l'esecuzione di "non-blues") hanno permesso di suonare il blues in diverse "posizioni": su tonalità diverse, cioè, da quella della dominante dell'armonica.

Un'ultima osservazione: Non è proprio vero che il bending è solo un effetto espressivo: anche nel passato, quando la tecnica era lungi dall'essere sviluppata come oggi, il bending era usato sia come sfumatura espressiva, ma anche per l'utilizzo pieno di note mancanti come, appunto il fa naturale della prima ottava (bending di un tono su 2o aspirato), che come abbiamo visto è una delle note fondamentali della scala blues.

Il si naturale manca in quei kit di armoniche per il motivo che dici tu. (Eppoi chi diavolo vuole suonare in fa# :lol: ?)

Continua a scrivere, Carlo il Forum ha la maiuscola proprio per questo.
A presto,
-Michele
Ultima modifica di the uncle il giovedì 25 giugno 2009, 0:44, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da Manxcat » martedì 16 giugno 2009, 14:07

Ciao Michele,

una risposta degna di pubblicazione non solo su un trattato di musica, ma anche su uno di filologia e di cultura in generale . . .!
Sono lieto, anche se sospettavo di averla fatta un po' troppo semplice, di aver suscitato, a beneficio di tutti, una tale risposta!
Diciamo che il mio era un piccolo spot sull'oggetto, mentre tu, allargando il campo luminoso, hai mostrato un sacco di cose che io non avevo nemmeno notato. E quindi, vedi che piano piano ci arriviamo!
Grazie!

Carlo
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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da Sbad » martedì 16 giugno 2009, 14:33

Ciao Carlo, è la stessa cosa che mi ero chiesto io tempo fa quando mi hanno regalato l' astuccio con 7 armoniche Bluesband, io però al contrario di te me l' ero fatto spiegare, tra quello che avete detto tu e lo Zio non ho molto da aggiungere.
No anzi una cosa ce l' ho:
dato che è risaputo della tua passione per ogni tipo di armonica, e dato che le ho provate, non aggiungere queste alla tua collezione anzi, aggiungile solo se vuoi un bell' astuccio :mrgreen:
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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da corrado » martedì 16 giugno 2009, 14:48

Anch'io ringrazio Manxcat e Lo Zio per le ottime spiegazioni teoriche ma,ancora una volta,auspico che alla teoria vengano affiancati gli effetti sonori.Sarebbe il massimo!!!
Resto in speranzosa attesa e vi saluto con amicizia,
Corrado.
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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da Manxcat » martedì 16 giugno 2009, 17:01

Salutato lo zio, non mi resta che salutare gli ottimi Sbad e Corrado, doverosamente! Alex, le ho già . . . . La custodia è molto bella . . . .
Mi servono per trovare la tonalità di qualche brano.
Corrado, hai ragione al cento per cento. Sintetizzo: Si scrive troppo e si suona poco! Perfettamente d'accordo.
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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da the uncle » martedì 16 giugno 2009, 17:53

Ho la coda di paglia o cosa?... A dire il vero sto ancora aspettando la pubblicazione su "Dr.harp-i vostri brani" di un paio di brani rock incisi col mio gruppo polacco. E' da tempo che vorrei provare a registrare qualcosa di casalingo, magari da solo, in acustico e più ascoltabile, ma non ho neanche la minima strumentazione per farlo. Vedrò di fare quel che posso quando torno in italia. Comunque per chi è interessato (e ha inclinazioni al masochismo) ho il myspace:

http://www.myspace.com/michelecuscito

Ci sono alcuni blues dialettali suonati molto tempo fa con la chitarra e il reggiarmonica. poi ci sono i brani hard rock col mio gruppo polacco.

Ieri abbiamo fatto il nostro primo concerto, le polacche pare che apprezzino...


P.s. Magari date un'occhiata fra i miei amici di myspace: c'e un sacco di gente in gamba

-Michele
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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da corrado » martedì 16 giugno 2009, 18:39

Chiedo scusa,non mi sono spiegato bene.
Il mio non era l'invito a presentare performance su "i vostri brani",comunque graditissimi.
Mi riferivo proprio a rendere in musica le lezioni teoriche che di tanto in tanto,fortunatamente ci vengono proposte.
Per esempio,citando un accordo,si specificano le note che lo compongono,che so,potrebbe seguire un file sonoro che fa sentire l'effetto che fa.
Forse sto chiedendo qualcosa di irrealizzabile ma,ripeto, sarebbe il massimo.
Oggi i computers fanno tutto tranne il caffè o forse qualcuno ci è già riuscito?
Saluti sonori,
Corrado.
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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da the uncle » martedì 16 giugno 2009, 18:48

mmmm...Caro Corrado, a dire il vero non saprei come fare.
Comunque anche in questo caso servirebbe un minimo di strumentazione che non ho.
aspetta, il mio computer sta bruciando la torta....

No, scherzi a parte io non saprei come fare. posso fare come con Jacas, dare il mio msn (mcuscito@libero.it) e sentirci dal vivo in privato, ma è una cosa non pubblica. Per cui sul forum...non so

-Michele
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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da Manxcat » martedì 16 giugno 2009, 19:04

Cari amici,

affermando che " si scrive troppo e si suona poco", io mi riferivo al fatto che, prima di partecipare al Forum, nei mesi di febbraio e marzo, avevo preso l'andazzo di farmi un'oretta, un'oretta e mezzo di esercizi al giorno, con l'armonica in bocca . . . . Poi ho cominciato ad apprezzare di stare qua con gli amici, e il tempo per l'armonica ha subìto un calo considerevole . . . . Così come i progressi.
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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da Max Blues » martedì 16 giugno 2009, 21:17

Ok, per il tuo bene...
NON TI RISPONDEREMO PIU'!!
Buon studio!!

E poi lamentati degli amici del forum...
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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da Manxcat » martedì 16 giugno 2009, 22:09

Se fossi già bravo come te, non avrei bisogno di studiare!
Ciaooooo Max!
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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da Max Blues » martedì 16 giugno 2009, 22:31

Non dovrei risponderti, ma vabè, per questa volta...
Io quando scrivo sul forum non porto via tempo allo studio, ma a riflessioni del tipo: "Ma vale la pena?" "Ma chi me lo fa fare?" "NON CE LA FARO' MAI A FARE L' UCCELLINOOOO!!!!"
Semmai scrivendo sul forum porto via tempo al giardinaggio, alla mia collezione di salmoni impagliati e a tutti i nuovi hobbyes che coltivo da quando ho smesso di suonare...
Bravo come ME?? Ma sai qual' è il mio nome d' arte??
SONNY BOY GUTTALAX!!!
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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da hugger 56 » mercoledì 24 giugno 2009, 9:53

Mi manda lo "zio". Infatti Uncle mi ha raccomandato di leggere questo argomento. Complimenti Manxcat per la tua eccellente e chiarissima spiegazione. Ora ho capito perchè delle scelta delle armoniche in base alla tonalità del brano da eseguire e sulle posizioni da adottare :lol:
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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da Manxcat » mercoledì 24 giugno 2009, 12:04

Grazie dei complimeti, Hugger: tra principianti ci capiamo!

Saluti cordiali,

Carlo
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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da the uncle » mercoledì 24 giugno 2009, 14:35

Hugger, non dimenticare il PDF di Walter. La prossima settimana interrogo! :shock: :lol:

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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da Manxcat » mercoledì 24 giugno 2009, 16:36

Michele,
visto che la prossima settimana interroghi, vorrei fare una prova con te, sai, per non farti arrivare impreparato al tuo compito di docente . . . Io, quale discente, in riferimento, appunto al saggio di Walter, "Armonica diatonica e posizioni", arrivo a pagina 9 e al copoverso in fondo, dopo la canzone Oh Susanna, suonata in I pos e poi in II pos su un'armonica in do (sin qui tutto bene), spiega come cambia il layout della suddetta armonica in DO, quando suonata in II pos, ebbene, lì mi perdo: ti faccio allora la domanda:
Premesso che si lasci la canzoncina come punto di riferimento; per suonarla in do (I pos) inizio dal 1 soffiato, ok; per suonarla in sol inizio dal 2 aspirato, ok. A questo punto non capisco perchè nella rappresentazione grafica, in fondo alla pagina, del nuovo layout, mi ci vengo a trovare le note di un'armonica in fa . . . . Sarà che sono un po' "rincitrullito", ma non capisco; mi potresti spiegare?
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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da the uncle » mercoledì 24 giugno 2009, 18:14

Finalmente qualcuno che mi riconosce i titoli accademici. Sia ben chiaro per tutti: sono (In)docente di Armonicologia Comperata dell'Università di Spello sul Prepuzio. E non dimenticatelo, sennò vi boccio!

...Facciamo i seri...

Credo che sarebbe meglio che rispondesse l'autore, comunque il layout dell'armonica in fa serve per far capire come si suonerebbe "oh Susanna" in do in 2a posizione (quindi con armonica in fa).
Il passaggio della versione in sol serviva come primo passo per spiegare la trasposizione del brano in seconda posizione, ma così facendo avremmo trasportato anche la tonalità del brano (suonando in sol su armonica in do). Per cui, per conservare la tonalità originale del brano, ma per suonarlo in seconda posizione, ecco che ci vuole l'armonica in fa.
Perlomeno credo sia stato questo il criterio. Ho riletto il PDF e mi è parso così.


saluti,

-Michele
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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da Manxcat » mercoledì 24 giugno 2009, 18:19

Bene, stanotte ci dormo sopra, e domani mattina ci riprovo: ce la metterò tutta, ma credimi, Michele, temo che questo concetto sia un pochino oltre la soglia delle mie capacità mentali . . . . :oops:
Grazie per averci provato!
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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da the uncle » mercoledì 24 giugno 2009, 18:51

Sì all'inizio è un po' complicato effettivamente, ti do ragione.

Riproviamo. Immaginiamo di avere una melodia così: do, re, mi, fa, sol. E'una melodia in do maggiore.
Gli intervalli sono i seguenti: dal do al re:un tono; dal re al mi:un tono; dal mi al fa:mezzo tono; dal fa al sol:un tono. Se la suono con un'armonica in do (prima posizione) suono così:1o soffiato, 1o aspirato, 2o soffiato, 2o aspirato piegato di un tono, 2o aspirato.

Mettiamo che io voglia eseguire la stessa melodia in seconda posizione. A quel punto non posso più usare un'armonica in do, perché se suono con un'armonica in do in seconda posizione, automaticamente cambio la tonalità del brano dal do al sol. Infatti la tonica della tonalità della seconda posizione (in pratica il "punto di partenza della melodia) si trova sul 2o aspirato (sol). Per cui se ho un'armonica in do e rispettando gli intervalli sopraindicati avremmo: tonica + un tono+un tono+un semitono+un tono+un tono e quindi: 2o aspirato, 3o aspirato piegato di un tono, 3o aspirato, 4o soffiato, 4o aspirato; cioè : sol, la, si, do, re. Ma a questo punto io ho alterato la melodia che è diventata in sol maggiore, non più in do come era originariamente. Per suonare in seconda posizione e avere quindi il "punto di partenza" sul secondo aspirato, ma che sia il do e non il sol, devo cambiare armonica. Quella in fa ha appunto il do sul 2o aspirato e mantenendo gli stessi intervalli (2o aspirato, 3o aspirato piegato, 3o aspirato, 4o soffiato, 4o aspirato), riottengo la melodia originale (do, re, mi, fa, sol) senza alterazioni di tonalità.

Riassumendo: quando cambiamo "posizione" cambiamo la tonalità del brano. Per suonare lo stesso brano nella stessa tonalità ma in posizioni diverse cambiamo armoniche.
Ho fatto più casino di prima? Spero di no, comunque auspico l'intervento di Walter che ste cose le sa spiegare molto meglio di me.

A presto,
-Michele
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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da Manxcat » mercoledì 24 giugno 2009, 20:08

Michele, anzi San Michele, (ti faccio tributo di un'aureola per la pazienza che hai dimostrato)

mi hai spiegato il concetto talmente bene che . . . . . HO CAPITO!!!!! Quindi non essere troppo modesto! Mi si era accesa una piccola lampadina quando avevo capito che certi brani venivano meglio in seconda posizione per poter avere certe note determinanti in aspirato, anzichè in soffiato, ma non avevo valutato la possibilità di scelta della tonalità in cui ottenere il suddetto vantaggio . . . . Beh, forse in questo momento il mio cervellino sta fumando troppo, ma sono certo di aver capito . . . Ora posso proseguire la lettura dello scritto di Walter! Grande Michele!
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Re: Il Blues come lo vedo io

Messaggio da nicola71 » mercoledì 24 giugno 2009, 23:10

E' piacere leggere queste argomentazioni di teoria e storia dell'armonica.
Bravi!

L'articolo di THE UNCLE (inviato: mar giu 16, 2009 11:44 am) poi è una vera manna :wink:
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