maggiore ha scritto: ↑domenica 3 maggio 2020, 23:00
Ciao Manxcat, mi ha fatto piacere che tu abbia considerato questa mia trascrizione, confermo ciò che hai detto e cioè che il brano ha tre alterazioni in chiave: SIb MIb LAb. Secondo un mio punto di vista, dato che con la cromatica con la slide si aumenta il tutto di un semitono, trovando sulla partitura le note o normali o con il diesis, a me personalmente la lettura mi viene meglio. Grazie Carlo per l'esecuzione, mi ha commosso. Aggiungo che per me l' armonica e un po' la musica è solo una passione come la febbre; a volte c'è di più a volte meno.
Volentieri un piacere parlarne. Ho allegato un altro breve brano trascritto con la stessa tecnica.
Un saluto
Celestino
Ciao, Celestino, buongiorno. Cito tutto il tuo messaggio, in quanto è un bel messaggio, dal quale si può facilmente dedurre il tuo amore per l'armonica, che è molto importante ed è anche, fortunatamente, contagioso . . . .
Anch'io vado ad alti e bassi ed ho diversi passatempi a cui dedicarmi.
Grazie per la nuovo partitura e, per quanto possa capirci io, stai certo che appena qua nel mio studiolo c'è un momento di pace, gli darò un'occhiata molto volentieri, per curiosità e per poterne parlare con te.
Ho capito la ragione per la quale hai trasformato i bemolle in diesis, e credo che ciascuno abbia piena facoltà di scegliere come organizzarsi le proprie partiture, ai fini di poter suonare il brano nel miglior modo possibile, anche se quando ho guardato come finiva il brano, per capirne la tonalità, sono rimasto un po' "sconcertato" nel vedere quel RE diesis!
In realtà la tua partitura è molto meglio di una "tablatura" di quelle con i numeri dei fori che si usano soprattutto per le diatoniche da blues; infatti nella tua si ha, oltre all'altezza, anche la durata delle note, poi, se sia scritto RE# o MIb ha poca importanza. Un elemento importante che mi è mancato per suonare il brano a "modo tuo" è stato il tempo, non indicato, ma che invece trovo indicato nella nuova partitura, in 82 battiti al minuto, e questo è molto importante.
In ogni caso, spartiti, partiture, tablature e quant'altro, quello che conta è il risultato, e quello, purtroppo, non è indicato dallo spartito. Cosa voglio dire?
Dico che lo spartito rappresenta la linea guida, come gli appunti di un discorso che l'oratore deve fare in una conferenza; lì c'è scritto quello che deve dire, ma conta soprattutto il contenuto dello scritto, e come viene letto, con quale tono, con quale enfasi con quale capacità oratoria, con quale autorevolezza e carisma.
E poco importa se gli appunti sono scritti in grande su tanti fogli, o in piccolo su pochi fogli, con bella calligrafia o con brutta scrittura.
Certo, però, che se questi appunti devono essere letti anche da altri, successivamente, devono essere scritti in un linguaggio universale e corretto, in modo tale da renderli fruibili a tutti.
Proprio ieri, parlando al telefono con Corrado, un altro partecipante al Forum che suona la cromatica, mi diceva come è solito organizzare le sue partiture, creandole completamente a modo suo, con tutte le indicazioni utili per un'esecuzione corretta, compresa la durata delle note e delle pause; ebbene una sorta di spartito musicale
sui generis, ma sicuramente più complicato di uno tradizionale, con la differenza che uno tradizionale può servire a tutti, mentre uno personalizzato vale solo per colui che l'ha redatto.
Inoltre, vorrei concludere, per non farla troppo lunga, con il fatto che per noi che usiamo l'armonica come strumento melodico, per suonare arie, canzoni e melodie, la parte che ci interessa del brano è solo quella della melodia, ed è molto semplice impararla, una volta estrapolata dal suo contesto armonico; a volte ci spaventa uno spartito per la sua complicanza, senza pensare che a noi ci interessa solo una parte di esso, la parte del canto, e basta. Ricavare le basi dai file midi è pratico anche per questo, in quanto arrivi facilmente a togliere la melodia dal suo contesto ed a stamparne lo spartito, senza troppi fronzoli! E poi ti resta la base.
Celestino, ti saluto, a presto, e ti farò sapere della tua nuova partitura, grazie.
Carlo
P.S. Ah, dimenticavo, un'altra particolarità di Blowing in the Wind che mi ha un po' stupito, è quell'indicazione del tempo che hai messo con la C tagliata, indicando il tempo in 2/2, detto " a cappella": ma lo fai apposta per rendere le cose estremamente complicate a noi poveri musicisti che musicisti non siamo ?
Vedo, tuttavia, che anche nello spartito in RE che ho allegato al post precedente, viene indicato come brano in 2/2, battere e levare, e suonarlo bene è un po' meno facile!