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Cromatix scx 64 Suzuki

Inviato: lunedì 14 settembre 2009, 14:37
da ocram
:D Ciao a tutti,finalmente dopo una lunga attesa mi sono regalato l'armonica che desideravo ovvero la CROMATIX SCX 64 della Suzuki.
Esiste solo una parola per definirla "FANTASTICA".Io posseggo tre armoniche cromatiche della Hohner e sono : crometta 12--cromonica 270 deluxe--mellow toots. In particolare l'ultima citata e degna di nota per il suo suono caldo e vellutato , ma credetemi sono tutte inparagonabili alla RIPETO "FANTASTICA" Suzuki sia come suono che come tenuta.Per non parlare poi dei difetti delle Hohner che per avere quella che suona bene e mi riferisco a tutti i fori sia soffiati che aspirati ne ho resrituito 7 per averne 3 discrete .Tutt'altro si puo dire della Suzuki che appena il negoziante ha tirato fuori il mantice vi posso dire che per provarla è bastato un'attimo e mi spiego, con le Hohner ci passavo molti minuti perche uscisse un suono decente a differenza della Suzuki che dopo averla pagata ho potuto provarla davanti al negoziante e dal primo all'ultimo foro il suono è "PERFETTO" .In conclusione se questa è la Suzuki allora" per quanto mi riguarda"e ripeto qusta resta solo la mia opinione in merito, l'era dalla Sovrana ed incontrastata Hohner è FINITA :D Ciao a tutti e grazie per aver letto il mio sfogo

Re: Cromatix scx 64 Suzuki

Inviato: lunedì 14 settembre 2009, 14:56
da Manxcat
Ciao Marco,
non possiedo cromatiche della Suzuki, e quindi mi associo inevitabilmente alla tua calorosa valutazione; vorrei però fare presente che a volte noi che suoniamo l'armonica, avendo per ovvie ragioni la possibilità di possedere più strumenti, siamo un po' affetti dalla "sindrome dell'ultima acquistata", che fa risultare, appunto, l'ultima quale la migliore. Sicuramente è come dici tu e, tra quelle che hai citato, la Scx è veramente la migliore; però non posso credere che la differenza sia così marcata come la vedi tu. Da un'opera d'arte ad una schifezza da buttare. Propongo una settimana di test e di canzoni, poi una nuova analisi comparativa, a bocce ferme. Ti va? Facci sapere,
Saluti,

Carlo

Re: Cromatix scx 64 Suzuki

Inviato: lunedì 14 settembre 2009, 18:32
da ocram
Ciao Carlo ,è sicuramente vero il fatto che sono al settimo cielo anche perche non puoi immagginare quanto l'ho desiderata ,però è anche vero il fatto che quando compravo altre armoniche ovvero quella successiva a quella che già possedevo ero molto contento di avere il nuovo strumento ma è stato un continuo adattarsi ai difetti che accompagnavano la nuova entrata cosa che con la Suzuki non è successo ,ora vuoi perche con le Hohner magari io sono stato sfortunato mentre con la scx 64 il vento della fortuna ha soffiato a mio favore e quindi al primo colpo ho beccato lo strumento senza difetti non so ,però concordo con quello che dici, ci risentiamo dopo una settimana e con sincerità ti saprò dire :lol: .Ciao a presto

Re: Cromatix scx 64 Suzuki

Inviato: lunedì 14 settembre 2009, 18:36
da Manxcat
Perfetto.

Re: Cromatix scx 64 Suzuki

Inviato: lunedì 14 settembre 2009, 20:34
da Ursus
Sono curioso di vedere come andrà a finire. Anche io avevo una mezza idea di prendere una SCX 64. Facci sapere.

Re: Cromatix scx 64 Suzuki

Inviato: giovedì 3 febbraio 2011, 18:46
da Gladio
ocram ha scritto:...concordo con quello che dici, ci risentiamo dopo una settimana e con sincerità ti saprò dire :lol: .Ciao a presto
Ciao Marco,
allora? Cosa ci dici?

Re: Cromatix scx 64 Suzuki

Inviato: giovedì 3 febbraio 2011, 19:40
da Andrew
E' un po' la storia dei pianoforti di Chopin...
Tutti sanno che lui è stato il portabandiera della allora famosissma fabbrica di pianoforti "Pleyel", un po' quello che oggi si definirebbe un "testimonial". Tuttavia a Parigi in quel tempo c'era un'altra fabbrica che pure contendeva il primato alla concorrente ed aveva come suo alfiere Franz Liszt, la Erard.
Chopin ebbe a dire in proposito che preferiva suonare un Erard (peraltro indiscutibilmente più resistente dal punto di vista meccanico tanto da resistere ai turbini musicali di Liszt), quando cercava "le son accompli", il "suono bello e pronto", mentre sceglieva il Pleyel ove desiderasse "costruire da sé" il suono che desiderava...
Credo sia un po' la stessa cosa riguardo a Hohner e Suzuki. Magari le giapponesi sono più pronte e brillanti "out of the box", ma la Hohner, una volta rodata ed acquisitane la giusta confidenza, è parecchio più adattabile al diverso stile di ciascun armonicista.

Un po' come impalmare "la bella addormentata" piuttosto che "la bisbetica domata" insomma! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: