gimasa ha scritto:
Se non usi il bending come fai quando devi suonare un Fa o un La basso con l'armonica in Do?
Caro Marco,
mi rifaccio a quanto bene espresso già da Luigi, che ho molto apprezzato, volendo fare delle sottolineature.
Vedo che hai già subìto l'indottrinamento del forum, tanto da essere convinto che il il LA ed il FA della prima ottava siano "normalmente" ottenibili con dei bending. Ti premetto che non ti sto rispondendo in contrasto a quanto affermi, ma solo in virtù del fatto che, come avrai notato, mi piace risponderti, e parlo a tutti, non solo a te.
Allora, la prima ottava: credi proprio che il buon Richter si sia dimenticato di quelle due note? Ovvero credi che abbia pensato di ometterle, tanto si potevano ottenere con dei bending?
Ebbene, nè l'uno, nè l'altro; non ci sono perché non ci devono essere, non per una omissione, ovviamente! Lo strumento è nato per essere usato sia come solista che per l'accompagnamento. Tutto qua, e non è poco . . . Ciò significa che suonando tre note soffiate, si produce sempre un accordo, così come, aspirando sui primi tre fori di un'armonica in Do, otteniamo un accordo di SOL.
Questo fa del nostro strumento l'unico strumento in grado di eseguire SEMPRE della musica e MAI del rumore! Per l'ottava completa, c'è la seconda, fatta apposta per questo, e la terza, in cui manca solo il SI; se non piace il suono, perchè è troppo fine, ci sono le tonalità LOW . . . .
Ma veniamo ai nostri, anzi ai vostri bending. Se qualcuno ti ha fatto credere che quella delle note piegate sia un a tecnica atta a sopperire la mancanza del FA e del LA della prima ottava, costui ti ha raccontato una st . . . upidaggine, credimi; la prima cosa da fare sarebbe quella di chiedergli di farti sentire una scala sulla prima ottava, suonata come si deve, così come verrebbe con un'armonica cromatica, intendo; ebbene, se non viene altrettanto bene, con le note tutte uguali nel timbro e nella lunghezza, e diverse solo nell'altezza, significa che la scala non va bene. Quanti sono in grado di usare una diatonica come una cromatica? Levy? Qualche volta. Altri? Forse sì, ma non è la regola e non si potrebbe adottare come tale. E allora vuol dire che sei stato fregato. Ti hanno fatto credere una cosa per un'altra, ma non ti hanno fatto sentire quanto sono bravi "loro", a rendere cromatica una diatonica! Quindi spieghiamo, una volta per tutte, le ragioni, le origini di questa tecnica e cosa essa si propose e si propone di esprimere, in due parole, a modo mio, pur sempre contestabile. Innanzitutto la tenica del bending non nasce per sostituire l'uso della cromatica, questo sia ben chiaro; la cromatica è un altro strumento e credo che non ci sia bisogno di soffermarsi a spiegare questo concetto; la tecnica del bending nasce nel Blues, soprattutto per la mancanza di (cito da Metodo per Armonica Blues di Paolo Ganz) "alcuni bemolli assolutamente indispensabili per un buon "blues sound" . . . di malinconico pathos predominante in questo genere musicale". E, inoltre, anche per sopperire alle due note mancanti nella prima ottava, certo, ma sempre in funzione di quell'atmosfera e di quel pathos di cui parla il grande Paolo Ganz! Insomma, bending e blues vanno di pari passo; il blues offre le sue vibrazioni, i bending ne sono un'espressione tangibile, non certo nati per sostituire la cromatica!
Caro Marco, nella cromatica, le ottave, non solo sono complete del Fa e del La e del Si, ma puoi trovare addirittura anche i diesis ed i bemolle!
Pertanto, se non sei finalizzato ad ottenere quell'atmosfera e quel pathos di cui sopra, ma semplicemente ad ottenere il FA ed il LA nella prima ottava, comprati un'armonica che già ce le abbia, quelle note, no?
Con affetto.
Carlo