Ciao a tutti, prendo spunto dall'osservazione di Federico in un post del Music Lab per scrivere questo messaggio che per chi è più esperto (appunto come Federico) non sarà di nessuna utilità, ma che potrà forse servire a chi si cimenta con la cromatica da poco tempo, come me. Volevo infatti far osservare l'importanza di sfruttare i suoni omologhi nell'esecuzione di un pezzo; in molti casi possono ridurne la difficoltà.FedericoC: fori distanti e azione del registro ostacolano molto la fluidità
In particolare (per cromatiche a 12 fori in DO, cioè le più comuni):
- le due coppie di fori 4-5 e 8-9 producono (soffiando) gli stessi suoni DO e DO# delle rispettive ottave: sfruttando ciò si possono evitare (o ridurre) alcuni salti
- i fori 2, 6 e 10 aspirati producono le note FA delle rispettive ottave; le stesse note sono prodotte con gli stessi fori soffiando e tenendo premuto il registro e questo allevia (proprio così) la difficoltà di lunghe frasi aspirate.
Mentre il primo caso è più immediato e l'ho usato praticamente dall'inizio della mia esperienza, ho notato il secondo soltanto pochi giorni fa e in alcuni pezzi che sto provando per i Giochi mi risulta molto utile.
Per chiudere: chi di voi sapeva già queste cose, perdoni e passi oltre; per gli altri, spero ne abbiate qualche utilità.
Un saluto a tutti.
Marco B.