Le armoniche dei grandi musicisti

Per tutti coloro che suonano questo strumento.
Rispondi
Avatar utente
Peppe95
=|o|o|o|o|=
Messaggi: 250
Iscritto il: venerdì 17 settembre 2010, 18:49
Località: Bernalda (MT)

Le armoniche dei grandi musicisti

Messaggio da Peppe95 » venerdì 5 novembre 2010, 19:03

Salve a tutti,
volevo sapere quale armonica usava Larry Adler.
Vedendo i diversi siti presuppongo che sia una Chromonica 270/48 della Hohner. Non essendo sicuro di ciò, chiedo il vostro parere.
Vi saluto,
Giuseppe


La musica è la miglior medicina dell’anima.
Platone
Avatar utente
FedericoC
=|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 568
Iscritto il: domenica 31 gennaio 2010, 12:47
Località: Cagliari

Re: Le armoniche dei grandi musicisti

Messaggio da FedericoC » domenica 7 novembre 2010, 9:40

Mi risulta che Larry Adler usasse la 270, così come Tommy Reilly.
Ancora oggi la Hohner fa due armoniche che si fregiano del nome di "Larry Adler Professional" che, a parte la scritta sulle cover e il prezzo notevolmente più alto non sono altro che normalissime 270/48 e 280/64.

Toots Thielemans alterna tra le 270/48 e le Hard Bopper / Mellow Tone, idem l'italiano Max de Aloe.
Chmel, finché non ha costruito la sua armonica insieme a Lutz e Bernd Nölle, suonava le Super 64.
Stevie Wonder suona 280/64.

Noi armonicisti siamo particolarmente "sfortunati", perché non possiamo nemmeno dare la colpa allo strumento: i grandi virtuosi, a parte poche eccezioni (ad esempio Burger con la Silver Concerto) suonano le stesse armoniche che abbiamo noi. :mrgreen:

-- Federico

I ended up with a broken fiddle--
And a broken laugh, and a thousand memories,
And not a single regret.
Avatar utente
corrado
=|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 1835
Iscritto il: venerdì 22 giugno 2007, 11:04
Località: vimodrone -Mi

Re: Le armoniche dei grandi musicisti

Messaggio da corrado » domenica 7 novembre 2010, 20:30

Ciao Giuseppe e Federico,
a me risulta che Larry Adler iniziò la sua carriera suonando con la Chromonica 64 -280 finchè la Hohner, con la collaborazione dello stesso Adler, non produsse la Larry Adler Professional 16 che divenne poi lo strumento dell'artista.
Posseggo entrambe le armoniche risalenti agli anni 60 e posso assicurare che tra le due esitono notevoli differenze sia meccaniche che di suono.
Devo comunque rilevare che negli ultimi periodi del maestro, sembra che suonasse anche lui con una Silver Concerto, quindi una 12 fori.
Tommy Reilli, in alcuni video,sembra suonare con una 16 fori, ma nel video che vi propongo, suona una 12 fori che però potrebbe essere una Silver Concerto oppure una Meisterclasse, armoniche interamente in metallo.
I grandi armonicisti, purtroppo, sono in maggioranza molto vecchi o,salvo pochi casi, deceduti.
Al loro tempo, il massimo strumento era la Chromonica 64-280 della Hohner.
http://www.youtube.com/watch?v=jYnH8dpm ... ure=relate
Corrado.
Avatar utente
FedericoC
=|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 568
Iscritto il: domenica 31 gennaio 2010, 12:47
Località: Cagliari

Re: Le armoniche dei grandi musicisti

Messaggio da FedericoC » lunedì 8 novembre 2010, 0:59

Corrado: le vecchie 280 erano diverse (comb in legno, ecc.).
Oggi LA e 280 sono assolutamente identiche (comb in ABS ecc.).

-- Federico

PS: oggi su un treno delle FN ho letto il nome "Vimodrone" e mi sei venuto in mente! :wink:

I ended up with a broken fiddle--
And a broken laugh, and a thousand memories,
And not a single regret.
Avatar utente
Andrew
=|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 697
Iscritto il: sabato 23 febbraio 2008, 16:48
Località: Lecce
Contatta:

Re: Le armoniche dei grandi musicisti

Messaggio da Andrew » martedì 9 novembre 2010, 14:39

Corrado ha sicuramente ragione: infatti nel video Tommy Reilly parla ad un certo punto della sua "silver harmonica", il che conferma quanto detto. La cosa che non sapevo era invece che la silver concerto fosse in produzione da così tanto tempo.
E' comunque un fatto che da un bel po' di anni i più grandi concertisti prediligano le 12 fori: si vede abbastanza chiaramente dai filmati di youtube e, cosa forse più importante, dalla circostanza che praticamente tutta la musica "nativa" per armonica cromatica sia stata scritta per 12 fori. L'unica eccezione pare essere quella di Franz Chmel che a questo riguardo si è sempre espresso in termini decisi a favore delle 16 fori.
Avatar utente
corrado
=|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 1835
Iscritto il: venerdì 22 giugno 2007, 11:04
Località: vimodrone -Mi

Re: Le armoniche dei grandi musicisti

Messaggio da corrado » martedì 9 novembre 2010, 15:47

Se ci riferiamo ai grandi,la maggioranza suona o ha suonato, in vita, con la 16 fori;alcuni nomi:
Ron Kalina-Sigmund Groven-Pete Pedersen-John Sebastian Sr.-Robert Bonfiglio-Paul Templar-Jerry Murad-Antony Lau- i fratelli Adler-Rudy Hung-Philipp Achille-Charlie Leighton-Jia Yi He-Jens Bunge ed altri.
E' abbastanza strano che la produzione musicale per armonica sia stata dedicata principalmente all'armonica a 12 fori.
Corrado.
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8214
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: Le armoniche dei grandi musicisti

Messaggio da Manxcat » martedì 9 novembre 2010, 16:13

Ma!!! (Espressione altamente dubitativa). Io sono solo un dilettante, e per giunta un principiante, poco interessato ad ascoltare cosa e come hanno suonato i grandi, e ancora meno con che cosa lo hanno suonato. Però posso dire che già da principiante capita di avere necessità di uno strumento a quattro ottave (preferisco parlare di ottave, e non di fori). Non capisco come si possa pensare di suonare spaziando nel campo della musica classica, senza avere la possibiltà di suonare, tanto per fare un esempio , un SI sotto il rigo! Cosa si fa? Lo si va a cercare un'ottava sopra oppure si cambia tonalità al brano?
Mi pare che sarebbe come pretendere di suonare tutto Chopin con un pianoforte a tre ottave . . . . Mi allineo pertanto, più per deduzioni personali che per ascolti fatti, al pensiero di Corrado.
Saluti,
Carlo.
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
Avatar utente
Andrew
=|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 697
Iscritto il: sabato 23 febbraio 2008, 16:48
Località: Lecce
Contatta:

Re: Le armoniche dei grandi musicisti

Messaggio da Andrew » martedì 9 novembre 2010, 17:48

Non è che non sia d'accordo con voi, è solo che negli ultimi anni ho notato questa cosa (pensate a Burger); inoltre, e tanto per citare un esempio, la musica di Reverberi per Armonica è tutta per la 12 fori.
D'altro canto non è assolutamente contestabile che una 4 ottave (anche io preferisco questa definizione) si presti maggiormente all'esecuzione di trascrizioni di pagine classiche scritte per altri strumenti: ricordiamo che una 280 ha un'estensione maggiore anche del violino...
Avatar utente
corrado
=|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 1835
Iscritto il: venerdì 22 giugno 2007, 11:04
Località: vimodrone -Mi

Re: Le armoniche dei grandi musicisti

Messaggio da corrado » martedì 9 novembre 2010, 20:32

Non solo Reverberi, ma anche Andrea Bandel ha composto ed arrangiato brani per la tre ottave,Jesus Eduardo Alvarez ha composto un intero concerto in tre movimenti per armonica a tre ottave e dedicato a Willi Burger, ma Burger è Burger.
Ci sono poi composizioni che richiedono le quattro ottave(per esempio Meditation di Massenet,il Concerto per Armonica e Orchestra di Villa Lobos)per le quali, è inevitabile derogare dagli intendimenti dei compositori,utilizzando l'ottava superiore.
Corrado.
Avatar utente
Andrew
=|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 697
Iscritto il: sabato 23 febbraio 2008, 16:48
Località: Lecce
Contatta:

Re: Le armoniche dei grandi musicisti

Messaggio da Andrew » martedì 9 novembre 2010, 21:12

Anche il concerto di Milhaud per armonica e orchestra prevede la 4 ottave infatti. Io mi riferivo agli ultimi decenni. non so, è come se la 16 fori fosse diventata "fuori moda"... il che mi dispiace perchè quell'ottava bassa (non è l'ottava superiore, ma quella inferiore ad essere "in più" nella 4 ottave, il do centrale è quello corrispondente ai fori 4-5) si presta a effetti e risonanze molto particolari, oltre che a creare parecchie possibilità in fatto di polifonie, note doppie/accordi eccetera.
Personalmente uso la Super64X in occasione di concerti classici anche e soprattutto per eseguire musica mia (anche sperimentale), e la Seydel De Luxe (12 fori quindi) per il jazz.
Avatar utente
corrado
=|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 1835
Iscritto il: venerdì 22 giugno 2007, 11:04
Località: vimodrone -Mi

Re: Le armoniche dei grandi musicisti

Messaggio da corrado » martedì 9 novembre 2010, 21:36

Ovviamente quando dicevo l'ottava superiore mi riferivo al fatto che poichè nelle armoniche a tre ottave manca l'ottava bassa, si è costretti a trasporre il brano o parte di esso, un'ottava sopra.
Corrado.
Avatar utente
FedericoC
=|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 568
Iscritto il: domenica 31 gennaio 2010, 12:47
Località: Cagliari

Re: Le armoniche dei grandi musicisti

Messaggio da FedericoC » giovedì 11 novembre 2010, 11:55

Il problema, prima di tutto, è cosa s'intende suonare.
La maggior parte di repertorio per flauto traverso lo suoni tranquillamente con una 12 fori, e il violino ha esattamente la stessa estensione di una 14 fori.
Poi si può sempre trasporre, pratica coerente e accettabile nella tradizione della musica d'arte europea (mentre il salto d'ottava non lo è).

Teniamo conto, anche, che il sassofono ha poco più di tre ottave, così come il clarinetto. Il flauto traverso tre.
Il flauto dolce si ferma addirittura a due ottave, e questo non gli ha impedito di essere uno degli strumenti solisti più importanti dal medioevo fino alla fine del barocco.

-- Federico

I ended up with a broken fiddle--
And a broken laugh, and a thousand memories,
And not a single regret.
antoine
=|o|o|o|=
Messaggi: 140
Iscritto il: giovedì 26 febbraio 2009, 13:59

Re: Le armoniche dei grandi musicisti

Messaggio da antoine » mercoledì 5 gennaio 2011, 12:01

Il problema è che cosa s'intende suonare, dice bene Federico.
Voglio ricordare agli amici-colleghi che senza la 4 ottave non riescono a suonare, che quel brano che intendono riprodurre non è stato scritto per armonica cromatica, ma per un altro strumento con proprie caratteristiche! Gli organi e i pianoforti hanno un ben maggiore numero di ottave (ma i bassi del piano sono ben poco chiari; quelli più costosi guadagnano qualche nota...).
Io uso prevalentemente delle 3,5 ottave per due motivi: a) sono meno dispersive, proprio come la 3 ottave (che i "grandi" prediligono proprio per questo...) - b) consentono di suonare-riprodurre-arrangiare tantissimi brani senza ricorrere troppo all'ottava acuta (spesso offuscata dal suono di altri strumenti).
Antoine
Avatar utente
FedericoC
=|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 568
Iscritto il: domenica 31 gennaio 2010, 12:47
Località: Cagliari

Re: Le armoniche dei grandi musicisti

Messaggio da FedericoC » mercoledì 5 gennaio 2011, 13:36

Io mi sto trovando estremamente bene anche con l'accordatura "Orchestra" della mia Seydel Saxony.

In pratica è come una 14 fori senza i due fori più alti... personalmente copre il 99% di tutto il mio repertorio (classico e non).

-- Federico

I ended up with a broken fiddle--
And a broken laugh, and a thousand memories,
And not a single regret.
Rispondi