Presentazione
Inviato: giovedì 20 aprile 2017, 21:38
Ciao a tutti,
sono un neo armonicista di ventisette anni dell’hinterland milanese. Premetto subito che, ad esclusione dei pochi accordi necessari a suonare in solitaria qualche canzone dei grandi maestri De Andrè e Guccini, sono sempre rimasto a digiuno di musica a partire dai teneri anni della scuola media
Fin da piccolo, l’armonica mi aveva sempre interessato come strumento, un po’ perchè era uno dei pochi giochi disponibili a casa di mio nonno (chissà poi cosa ci faceva quello strumento in casa sua!) un po’ perchè, intorno agli otto anni, ero solito fischiettare il motivetto suonato da Terence Hill in uno dei suoi immortali film (Io sto con gli ippopotami). E con questa credo di aver raccontato l’aneddoto più imbarazzante riguardante la mia scelta di provare ad approcciarmi a questo strumento!
Tuttavia il primo vero contatto con lo strumento l’ho avuto all’inizio dello scorso autunno, quando trovai una diatonica (senza marca) ad un prezzo davvero irrisorio (per dignità non dirò nemmeno dove l’ho trovata). Spronato dalla mia compagna, che ora se ne sta amaramente pentendo, ho così iniziato a suonare qualche semplice pezzo (ovviamente, in primis, quello di Terence Hill). Dopo qualche mese l’interesse aumentava e, parallelamente, mi sembrava di essere più attratto dalla cromatica che dalla diatonica. E quindi, da qualche mese, mi sono attrezzato con una Hohner Discovery 48, il metodo di Max De Aloe e, un po’ come il padre analfabeta del piccolo "Muratorino" del libro Cuore, ho cominciato a ristudiare tutto partendo dalla base della teoria musicale. Inutile dire che il tempo a disposizione è poco, le cose da sapere tante e l'ignoranza in materia decisamente profonda
Ringrazio naturalmente questo sito e tutti i suoi partecipanti, fonte di utilissimi consigli fin dai primi giorni durante i quali sfiatavo come una balena (non che ora non sfiati, ma almeno non sembro prossimo ad una crisi respiratoria mentre suono).
Grazie ancora a tutti
sono un neo armonicista di ventisette anni dell’hinterland milanese. Premetto subito che, ad esclusione dei pochi accordi necessari a suonare in solitaria qualche canzone dei grandi maestri De Andrè e Guccini, sono sempre rimasto a digiuno di musica a partire dai teneri anni della scuola media
Fin da piccolo, l’armonica mi aveva sempre interessato come strumento, un po’ perchè era uno dei pochi giochi disponibili a casa di mio nonno (chissà poi cosa ci faceva quello strumento in casa sua!) un po’ perchè, intorno agli otto anni, ero solito fischiettare il motivetto suonato da Terence Hill in uno dei suoi immortali film (Io sto con gli ippopotami). E con questa credo di aver raccontato l’aneddoto più imbarazzante riguardante la mia scelta di provare ad approcciarmi a questo strumento!
Tuttavia il primo vero contatto con lo strumento l’ho avuto all’inizio dello scorso autunno, quando trovai una diatonica (senza marca) ad un prezzo davvero irrisorio (per dignità non dirò nemmeno dove l’ho trovata). Spronato dalla mia compagna, che ora se ne sta amaramente pentendo, ho così iniziato a suonare qualche semplice pezzo (ovviamente, in primis, quello di Terence Hill). Dopo qualche mese l’interesse aumentava e, parallelamente, mi sembrava di essere più attratto dalla cromatica che dalla diatonica. E quindi, da qualche mese, mi sono attrezzato con una Hohner Discovery 48, il metodo di Max De Aloe e, un po’ come il padre analfabeta del piccolo "Muratorino" del libro Cuore, ho cominciato a ristudiare tutto partendo dalla base della teoria musicale. Inutile dire che il tempo a disposizione è poco, le cose da sapere tante e l'ignoranza in materia decisamente profonda
Ringrazio naturalmente questo sito e tutti i suoi partecipanti, fonte di utilissimi consigli fin dai primi giorni durante i quali sfiatavo come una balena (non che ora non sfiati, ma almeno non sembro prossimo ad una crisi respiratoria mentre suono).
Grazie ancora a tutti