Aiutatemi col bending.

I primi passi, dubbi, domande e richieste.
Rispondi
palace
=|o|=
Messaggi: 4
Iscritto il: giovedì 12 agosto 2010, 14:39

Aiutatemi col bending.

Messaggio da palace » sabato 14 agosto 2010, 17:40

Ciao, sono Edoardo, ho 14 anni e da poco ho iniziato ad appassionarmi all'armonica a bocca.
Io ho tre armonica. La prima è praticamente un giocattolo: i fori sono fatti in plastica e l'impugnatura in legno; questa armonica ha 16 fori (16 sopra e 16 sotto) e la sua marca è "Tatiri"; non so la tonalità perché non c'è scritta, non ha alcun bottoncino al lato e quindi penso che si possa classificare come diatonica. Le altre due sono molto vecchie perché me le ha date mio nonno e sono entrambe delle Hohner diatoniche. Una delle due può essere suonata da entrambi i lati (da un lato in SOL e dall'altro in DO) ed ha 20 fori per lato (anch'essa 20 sopra e 20 sotto). L'altra Honher Echophone: ha una cassa dove va inserita per fare il "ua-ua". Questa è in FA ed ha 10 fori (questa volta solo 10: non sopra e sotto). Queste ultime due armoniche hanno i fori in legno e l'esterno in metallo.
Arrivato a questo punto vi posso elencare i miei problemi che non è solo uno come da titolo della discussione.
-Problema 1: non so come mettere la bocca, ovvero, fino ad ora ho sempre suonato a "fischietto" stringendo le labbra, ma comunque a volte mi capita di prendere due note insieme, e quindi da poco sto cercando di tappare con la lingua i fori alla sinistra della nota che voglio fare, per poi suonare a destra. Però così capita che, all'inizio mi faceva male la lingua perché forse la mettevo in una posizione strana, inoltre sbavo completamente l'armonica, per passare da una nota all'altra scorro la lingua che così facendo mi fa male e a volte prendo più note alla destra di quelle tappate con la lingua. Quindi vorrei fare le seguenti domande:
Quale posizione della bocca è migliore tra le due??? se è migliore tappare i fori mi potreste spiegare bene come si fa??
-Problema 2: questo è il problema del bending, che ho soprattutto con l'armonica a 10 fori (la cui posizione delle note è completamente differente dalla armoniche con fori multipli di 4 e quindi con ottave complete). Da come ho capito per avere le varie variazioni e scendere di semitoni devo semplicemente alzare la lingua, giusto?? Ma per raggiungere il 1° semitono, ad esempio, devo alzare poco la lingua o la devo alzare al massimo?? Ho provato in qualsiasi modo ma, per modificare il primo SI in un LA faccio un sibilo strano. Inoltre ho moltissimi problemi ad aspirare con la lingua alzata. Quindi vorrei anche sapere meglio come alzare la lingua, poiché ho seguito come diceva il metodo, ma non ci sono riuscito.
-Problema 3: perché non riesco a tappare i fori con la lingua e a fare il bending contemporaneamente???
-Problema 4: questa è più una richiesta: potreste dirmi quali note si ottengono soffiando ed aspirando a mo' di bending in un'armonica avente 12, 16 o 20 fori???
Vi prego rispondetemi, sarò grato a chiunque mi possa aiutare.


Avatar utente
Ursus
=|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 319
Iscritto il: giovedì 20 agosto 2009, 1:18

Re: Aiutatemi col bending.

Messaggio da Ursus » sabato 14 agosto 2010, 18:58

Ciao e benvenuto.
Allora da dove iniziamo?
Prima di tutto: le armoniche con i doppi fori sono o tremolo o ottave, entrambe producono 2 suoni per foro contemporaneamente, nel primo caso sono due suoni leggermente sfasati fra loro, nel secondo caso sono la stessa nota ma di due ottave diverse. Di solito producono una nota per foro, o soffiando o aspirando, però ci sono alcuni modelli su cui puoi soffiare ed aspirare in tutti i fori. Personalmente non ho esperienza con questo tipo di armoniche, quindi non posso essere più preciso e già da ora ti chiedo scusa per eventuali errori.

L'altra invece dovrebbe essere una armonica blues
https://www.doctorharp.it/home/metodo_posizioni.html
con questo link puoi trovare il layout delle note in questo tipo di armonica.

Il bending? Devi avere un po' di pazienza, prima devi eseguire le note singole in modo pulito.

Whistle metod o Tongue blocking? Dipende da te, da quello che è più comodo per te. Col whistle metod è più facile passare dalle note normali a quelle piegate, col tongue blocking è più facile passare dalle note singole agli accordi oppure ottenere un suono più sporco.

Morale della favola? Pazienza ed esercizio.


PS: fighissima la Echophone.
PPS: visto che due sono armoniche storiche trattale bene
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8224
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: Aiutatemi col bending.

Messaggio da Manxcat » sabato 14 agosto 2010, 19:13

Inoltre, Edoardo, se non lo hai ancora fatto, leggiti gli aiuti di base che Stefano ha preparato per chi comincia:
https://www.doctorharp.it/forum3/viewtop ... =30&t=2186
Ciao, a presto,
Carlo.
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
palace
=|o|=
Messaggi: 4
Iscritto il: giovedì 12 agosto 2010, 14:39

Re: Aiutatemi col bending.

Messaggio da palace » domenica 15 agosto 2010, 13:10

Grazie. Ho iniziato a capire come suonare tappando con la lingua, ma il mio problema consiste nell'armonica a 10 fori che vorrei suonare ma non ci riesco perché non capisco assolutamente come completare le scale con il bending (che non so ancora utilizzare).
Stefano Andreotti
Livello: Moderatore
Messaggi: 1374
Iscritto il: venerdì 18 settembre 2009, 11:17

Re: Aiutatemi col bending.

Messaggio da Stefano Andreotti » domenica 15 agosto 2010, 14:54

Benvenuto su Doctorharp.
La prima cosa che mi preme di dirti è che, in assoluto, tra Tongue blocking e puckering non esiste un metodo migliore dell'altro per suonare le note singole. All'inizio della propria carriera di armonicista ognuno può seguire la propria personale inclinazione prediligendone l'uso di uno rispetto all'altro, ma, a mio avviso, andrebbero imparati entrambi prima o poi perchè ognuno dei due presenta dei punti di forza peculiari.

Il TB ti permette di ottenere un attacco più "forte" delle note e diversi effetti ritmici legati all'uso della lingua e l'esecuzione delle ottave. David Barrett sostiene che questa tecnica rispetto al metodo del puckering consenta un controllo più accurato e rapido nello spostamento della bocca e nel centrare il foro quando si devono eseguire due note consecutive (senza pause) di cui una bassa (2 aspirato) e l'altra alta (6 soffiato), infatti non c'è bisogno di fare dei "salti" cioè staccarsi dall'armonica come nel "whistle method".

Il puckering (whistle method) è probabilmente l'approccio più naturale quando s'imbocca l'armonica per la prima volta, e permette un controllo maggiore del bending sui primi quattro fori.

Non avere fretta d'imparare il bending Edoardo, Ursus ha ragione:
Ursus ha scritto:Il bending? Devi avere un po' di pazienza, prima devi eseguire le note singole in modo pulito.
Prima di addentrarti nel "magico" mondo del bending concentrati sull'emissione delle note pulite. Se non sai farlo in modo adeguato è molto difficile riuscire ad ottenere una nota "piegata" e ancora meno saperla "controllarla" mentre suoni una frase musicale.

Indipendentemente dal metodo che decidi di usare per suonare le note singole puckering o tongue blocking, puoi iniziare suonando tutti i 10 fori soffiati
https://www.doctorharp.it/home/istruzion ... _10sof.mp3
e poi tutti i 10 aspirati
https://www.doctorharp.it/home/istruzion ... _10asp.mp3
Le tue note pulite assomigliano a quelle degli mp3 sopra riportati (non come altezza visto che la tua armonica è in FA)?

Altrimenti devi fare esercizio ancora, ancora e ancora.

Prima però di riprovare a suonare le due sequenze suddette, per migliorare l'emissione delle note singole con il metodo del puckering (wistle method) prova a seguire questo video di Adam Gussow:
http://www.youtube.com/watch?v=K5Gcchw5rkM
e a metterne i pratica i consigli (guarda semplicemente come imbocca l'armonica quando è inquadrato di profilo e senti un suono bello forte).
Ora riprova le due sequenze di fori soffiati e aspirati come vanno ora? :)

Non so che scale stai provando ad eseguire, ma al momento puoi provare ad eseguire quelle che non richiedono l'uso del bending (altrimenti come fai a completare le scale che richiedono l'uso di una tecnica che non hai ancora imparato?).
Io inizierei con delle belle scale maggiori nell'ottava di mezzo battendo il piede a tempo (un colpo una nota):
4° soffiato
4° aspirato
5° soffiato
5° aspirato
6° soffiato
6°aspirato
7° aspirato
7° soffiato
e poi torna indietro invertendone la sequenza.
Quando saprai ottenere da ogni singolo foro aspirato e/o soffiato una singola nota pulita, chiara e con un forte volume sarai pronto per passare allo studio del bending e potrai appricare quanto descritto nel prosieguo di questo post.

Avendo presente la corrispondenza:
A=LA B=SI C=DO D=RE E=MI F=FA G=SOL
e la sequenza di note della scala cromatica:
C/C#oDb/D/D#oEb/E/F/F#oGb/G/G#oAb/A/A#oBb/B/C
se guardi la risorsa sottostante

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/c ... Layout.pdf
Blow Bend indica il bending soffiato,
Draw Bend indica il bending aspirato.
(OB indica un overblow, OD indica un overdraw, ma questi al momento non ci interessano per la nostra discussione).
Il numero che segue le suddette diciture indica il numero di semitoni
in cui la nota più alta presente in un foro si abbassa.
In realtà rispetto allo schema suddetto si può anche "bendare" il 5° foro aspirato ottenendo la stessa nota che otterresti soffiando nel 5° foro e può tornare utile in alcuni passaggi musicali.
Il primo scoglio da superare con l'armonica sono le note sigole.
Senza quelle si fa poco. Con quelle come vai?
Riesci ad ottenere aspirando dal 4° foro un suono sufficientemente lungo pulito e forte?
Altrimenti devi ancora lavorare sulle note singole. Non smontare ti prego i reedplates guardando se ci sono ance rotte o con difetti di fabbrica al 90% è solo ed esclusivamente un problema d'impostazione che si risolve esercitandosi tanto e avendo tanta pazienza, ma tanta eh? (a qualcuno è servito più di un annetto per riuscirci, e per controllarlo bene durante i fraseggi qualcosina di più).

Poi va benissimo che tu riesca a creare una "turbolenza" nel flusso dell'aria e puoi fare come vuoi: con la lingua sul palato, appoggiata sul fondo della bocca inarcando la parte dietro.

La cosa importante è creare un "canale" d'aria sufficiente per piegare la nota, non serve asprirare come un forsennato, non dobbiamo ingoiare le ance o "spararle" soffiando come il lupo cattivo sulla casa di uno dei tre porcellini dobbiamo cercare di capire come conformare il nostro cavo orale per ottenere la nota che desideriamo.


Partiamo usando il puckering o whistle method
https://www.doctorharp.it/home/metodo_singole.html.
Inizia dal 4° foro e concentrati sul suono che dovresti ottenere (prova ad ascoltarlo da un altro stumento tipo una tastiera, un pianoforte, un flauto o da uno strumento virtuale in rete tipo: http://www.bgfl.org/bgfl/custom/resourc ... /index.htm) e prova semplicemente a pensare di abbassare l'intonazione di quella nota, a volte funziona.
Secondo espediente: metti la punta della lingua in alto dietro agli incisivi superiori e pronunciando lentamente iiiooouuu (simulando il passaggio di un aereoplano in cielo) prova ad abbassare l'intonazione e fai caso a come la lingua si sposta dagli incisivi verso la gola mentre pronunci quelle vocali.
Un altro aspetto importante prova a visualizzare con la mente che cosa succede nella tua bocca, mentre provi ad eseguire il bending.
Questo è importante perchè ogni nota suscettibile di bending ha bisogno della creazione di una specifica posizione della lingua nel cavo orale. Ad esempio il bending sul 6° foro non ha bisogno di spostamenti cosistenti della lingua come ad esempio il bending di 3 semitoni sul 3° aspirato.

Terzo espediente: prova a pronunciare i-o come se stessi succhiando da una cannuccia "intasata" di granatina.
Sui fori bassi 1 e 2 pensa a pronunciare tipo "o-u" ed eventualmente abbassa un po' la mascella.
Per quelli soffiati lingua dietro gli incisivi e prova a pronuciare oi oi.
Guarda anche questo video http://www.youtube.com/watch?v=Gr1nzmpy4tQ
Prova a vedere anche il video di Claudio De Simone sul Bending:
http://www.youtube.com/user/desimonecus ... -k3WW9oa_I
Un accordatore cromatico può aiutarti a capire se l'intonazione che hai ottenuto è più o meno vicina a quella "giusta".
Per il bending con il metodo del Tongue blocking io ho trovato giovamento a fare bending pronunciando ghhh ghhh.
Attenzione! Controllare i bending nei primi 4 fori con il TB è mooolto dura (almeno per me).
Ultima modifica di Stefano Andreotti il martedì 21 dicembre 2010, 10:12, modificato 10 volte in totale.
La vita è come un'echo super vamper: ti rende ciò che le dai.
palace
=|o|=
Messaggi: 4
Iscritto il: giovedì 12 agosto 2010, 14:39

Re: Aiutatemi col bending.

Messaggio da palace » lunedì 16 agosto 2010, 17:45

Grazie mille per tutti questi consigli, ma purtroppo no riesco a soffiare ed aspirare sul 9° e 10° foro, e non riesco a capire quello che dice Adam Gussow :(
Il secondo esercizio mi viene abbastanza bene, tranne per il fatto che stono un po' aspirando sul 4° foro.
Non sono voluto andare avanti (anche se ho letto) perché credo che faccio ancora schifo, e sono ancora insicuro sulla posizione da prendere con la bocca: il whistle method l'ho scartato subito perché non riesco a capire su quale dei 10 fori sto suonando, ma il tongue blocking non so usarlo, poiché non riesco a tappare 3 fori con la lingua (e neanche 2) quindi mi limito a tapparne uno solo (quello subito a sinistra della nta che voglio suonare) e poi a soffiare sulla destra, così che la lingua non faccia passare l'aria a sinistra, ma non so se faccio bene. Per quanto riguarda le armoniche a fori doppi (che dovrebbero essere tremoli come ha detto ursus) hanno i fori attaccati l'uno all'altro e non riesco a fare in questo modo, e non so perché se tappo con la lingua un foro e soffio a destra (ma con la bocca aperta) suono la nota che si trova 3 fori più avanti, e non so se fare così vada bene, poiché ci sono altri 2 fori in mezzo, e se sbagliassi potrei soffiare su quei due fori (anche se io mi sto trovando bene in questo modo).
E poi, prima di migliorarmi molto attraverso questi esercizi vorrei sapere se, come soffio io, o come mi direte di usare il tongue blocking, sia veramente possibile (in futuro) utilizzare bene il bending, poiché ho paura che utilizzando la lingua per bloccare questo fatto non causi "interferenze" col bending, poiché se fosse così dovrei poi ricominciare da 0 con un altro metodo. Inoltre vorrei sapere se l'utilizzo dell'U-block è una cosa fattibile che porti a risultati, poiché io so mettere la lingua ad U, e forse se conviene potrei utilizzare questo fatto.
Grazie ancora.
Avatar utente
Luisiccu
=|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 1725
Iscritto il: sabato 23 giugno 2007, 12:18
Località: Decimoputzu (CA)

Re: Aiutatemi col bending.

Messaggio da Luisiccu » lunedì 16 agosto 2010, 18:49

Palace,
forse può risultarti utile per conoscere più da vicino la tecnica del "ongue blocking", andare in questo stesso forum al messaggio seguente

https://www.doctorharp.it/forum3/viewtop ... f=8&t=1793

che dovrai leggere per intero, andando, poi, al primo collegamento ivi suggerito:

http://cid-a70da3f6edcefac4.skydrive.li ... ocking.doc

Le armoniche con doppie fila di fori sono tremolo o armoniche ad ottave cioè armoniche a doppia ancia.

Protrai soddisfare la tua curuiosità nella sezione "
Armonica Tremolo, Ottave, Orchestra, ecc."
del forum
I mesaggi non sono molti. Ti consiglio di leggerli tutti.
In modo particolare quello al seguente indirizzo:

https://www.doctorharp.it/forum3/viewtop ... f=23&t=683
Luisiccu
Avatar utente
frank-blues
=|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 815
Iscritto il: mercoledì 20 giugno 2007, 22:54
Contatta:

Re: Aiutatemi col bending.

Messaggio da frank-blues » lunedì 16 agosto 2010, 23:05

Ciao Palace,
se vuoi imparare a fare il bending, ti conviene imparare a suonare anche con il whistle method.
Ci sono armonicisti diatonici che usano quasi esclusivamente il whistle method e altri che usano sia il whistle method che il tongue blocking.
Ma credo che non esistano armonicisti di un certo livello che suonano la diatonica a 10 fori esclusivamente in tongue blocking.
In particolare, quando si fa il bending, si usa generalmente il whistle method.
Questo perchè è davvero difficile fare il bending con il tonghe blocking
Sicuramente ci sono armonicisti che ci riescono, ma probabilmente non lo fanno.
Considera che, dopo qualche anno di studio, si impara a mescolare le due tecniche, passando dall'una all'altra senza neanche accorgersene.
La cosa più naturale, anche per chi suona prevalentemente con il tongue blocking, è quella di fare il bending con il whistle method.
E' quindi assolutamente normale che tu non riesca a fare il bending suonando con il tongue blocking.
Conosco tanti armonicisti bravissimi che mi hanno confessato di non riuscirvi (ma non hanno neanche necessità di imparare a farlo).
Quindi, ti ripeto ancora, se vuoi imparare il bending, ti conviene imparare a suonare anche con il whistle method.
gulliver
=|o|=
Messaggi: 16
Iscritto il: martedì 17 agosto 2010, 12:18

Re: Aiutatemi col bending.

Messaggio da gulliver » martedì 17 agosto 2010, 23:59

ciao palace
Come ti è stato detto, visto che sei agli inizi, è consigliabile iniziare a suonare le note singole col pucker e imparare i bending con questo metodo.
Questa è solo un convenzione comune ma non è detto però che questo sia il metodo migliore.
Vorrei fare delle precisazioni e impressioni personali sul tongue blocking,che comunque per te forse è un argomento prematuro da trattare visto che hai approciato ora il mondo dell'armonica.

Pare che la maggior parte delle persone che hanno iniziato a suonare dagli anni 60 in poi hanno iniziato col pucker.Prima dei 60's (cioè quando c'erano gli armonicisti che hanno fatto la storia) pare che prevalesse il TB come metodo per suonare l'armonica e un motivo cè.
Il suono è più corposo e ricco perchè l'armonica è più in profondità nella gola e questo è un dato di fatto che molti non capiscono. Inoltre moltissimi degli "effetti speciali" che si fanno con l'armonica si ottengono esclusivamente col TB e lo scoprirai più avanti quando avrai l'esigenza di rafforzare il suono. Aldilà di questi effetti rimane una certezza che il TB sia il modo migliore per avere un suono grosso con l'armonica. E' altrettanto vero che si ottiene (lavorando molto) un suono ottimo con il pucker ma dipende da quello che si vuole ottenere.Quindi nessun metodo è migliore dell'altro perchè dipende dalle esigenze che si hanno.

Voglio poi sfatare il mito della difficoltà estrema a piegare le note col TB(parlo per chi non è proprio un principiante). I bending col TB vengono eccome e pure gli overbending e inoltre è più facile spostarsi senza glissare come è gia stato detto. I bending col TB funzionano esattamente come i bending col pucker in linea di massima e sono altrettanto precisi. E' chiaro che non basta un mese o due per avere dimestichezza col bending in TB.
Inoltre non è assolutamente vero che armonicisti di un certo livello
per piegare le note usano esclusivamente il pucker. E' vero che tanti mescolano le tecniche ma è anche vero che molti suonano esclusivamente in quel modo e tanti non lo riescono a sentire. Molti dei migliori armonicisti blues suonano col TB la maggior parte di quello che suonano(bending compresi ovviamente) e alcuni tutto. Molte persone continuano a comprare amplificatori e microfoni sperando di ottenere un suono come Walter Horton ma secondo me devono chiedersi prima una cosa e cioè: so davvero usare il TB? Se la risposta è no non cè la minima speranza di avvicinarsi al suono di Walter Horton tanto per citarne uno; che tra l'altro suonava TUTTO in TB. Questo non solo secondo me che sono un semplice appasionato, ma secondo orecchie di armonicisti di altissimo livello.


Quindi io mi sento di consigliarti, visto che da subito ti sei interessato a questa tecnica, di imparare ad esempio le scale maggiori che ti ha mostrato Stefano sia in pucker che TB e sentire le differenze. Poi imparare i bending col pucker e farsi le ossa per un bel pò. Poi se lo ritieni opportuno provare i bending col TB dopo aver imparato bene col pucker. In ogni caso approciare da subito il TB di servirà comunque per tutta una serie di effetti che scoprirai in seguito e quindi non è tempo sprecato. Sceglierai tu in futuro quale metodo ti è più vicino e cosa vorrai ottenere.
ciao
Avatar utente
frank-blues
=|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 815
Iscritto il: mercoledì 20 giugno 2007, 22:54
Contatta:

Re: Aiutatemi col bending.

Messaggio da frank-blues » mercoledì 18 agosto 2010, 2:06

Ciao Gulliver,
mi fa piacere che qualche mia imprecisione abbia spinto una persona esperta come te ad iscriversi e a fare il suo primo intervento nel forum.
Comunque io ho usato parole come 'credo' e 'probabilmente'.
Mi fa piacere che invece tu hai tante certezze.
Io sto cominciando a imparare a capire dall'ascolto quando un'armonicista usa il tongue blocking e quando usa il pucker.
Ma riuscire a capire dall'ascolto se quando fa i bending passa al pucker o rimane sul TB, non è ancora alla mia portata.
Ti confermo che conosco diversi bravi armonicisti che non sanno fare il bending con il TB, o meglio, non si sono dedicati ad imparare a farlo.

Di una cosa però sono certo:
usare esclusivamente una tecnica è limitativo.
Più tecniche si utilizzano e più sono le possibilità espressive a disposizione.
Ogni tipo di tecnica comporta infatti delle sfumature e dei suini diversi.
E non è neanche detto che esita solo il pucker, il TB e l'U-blocking.
Probabilmente ne esistono anche altre.
Un bravissimo armonicista cromatico che conosco mi ha ocnfessato di utilizzare una sua tecnica particolare.

Anzi, c'è anche un'altra cosa di cui sono certo.
Chi aspira a diventare un bravo armonicista, non deve assolutamente linitarsi ad imitare in tutto e per tutto uno o più armonicisti famosi.
Deve tirare fuori il proprio stile.
Quindi, sinceramente, credo che non sia di nessuna importanza sapere se Walter Horton suonasse esclusivamente in TB o anche talbvolta in pucker.

Ricordiamoci poi che uno degli armonicisti blues che più si è distinto per l'originalità dello stile e del suono è Paul Butterfiled.
Da quello che si dice, sembra che Butterfiled non usasse il TB.
Quindi dare troppa importanza al TB è esagerato.
Sicuramente è utile impararlo per fare particolari effetti e tirare fuori, quando serve, un determinato suono.
Ma il TB non deve diventare una fissazione.
Il suono grosso è bello, ma anche quello non deve essere una fissazione.
E' bello anche ascoltare armonicisti che fanno bei fraseggi super veloci con il pucker, anche se tirano fuori un suono meno grosso di un riff lento alla James Cotton.

Infine, del fatto che il TB sia così importante per avere un suono più grosso, non sono affatto convinto.
Ho visto di recente il video di un'armonicsta, tecnicamente molto bravo, che eseguiva in TB un pezzo di Walter Horton.
Il suo suono era sottile e squillante.
Lì per lì, ho pensato che ciò dipendesse dall'ampli e dal microfono usato. Poi ho avuto modo di ascoltarlo dal vivo con ampli e mic migliori, ma il suo suono era sempre lo stesso (se vuoi ti mando il link del video in privato).
Ho quindi capito che quello era proprio il suo suono.
Penso quindi che avere un suono grosso sia principalmente una dote dell'armonicista, indipendente dalla tecnica usata.
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8224
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: Aiutatemi col bending.

Messaggio da Manxcat » mercoledì 18 agosto 2010, 12:49

Anch'io desidero salutare Gulliver e dargli il benvenuto. Dal suo intervento risulta chiara una grande passione unita ad altrettanta competenza, che quando emergono in uno scritto pieno di contenuti ed anche bello nella forma, rendono la lettura interessante e piacevole. Tutto è cominciato da un post di un ragazzo di 14 anni, e ciò rende il thread ancora più bello.
Puckering o Tongue Blocking è un dibattere infinito, che esiste da quando esiste l'armonica e gli armonicisti; ovviamente il meglio consiste nell'uso di entrambi i metodi, per ottenere ciò che si vuole ottenere, senza nemmeno rendersi esattamente conto di quale si stia usando; ma ciò attiene ai grandi . . .
Franz Chmel (e non dico poco), per esempio, sostiene che imparare il Puckering per poi passare al Tongue Blocking sia un errore da evitare assolutamente, e lo definisce un "consiglio irresponsabile" da dare a chi comincia. Lui sostiene che se si comincia col T.B. risulterà abbastanza facile, poi, passare ad imparare anche il Puckering, ma molto difficile il contrario.
Rispetto a quanto detto da Francesco e da Gulliver, le cui posizioni, pur basate su punti di vista diversi, sono assolutamente condivisibili, vorrei aggiungere un ulteriore aspetto della questione.
D'accordo sulla intensità del suono, diverso in virtù della più profonda imboccatura, d'accoldo sulla facilità di sportarsi tra le note senza glissare, d'accordo sulla maggiore semplicità e quindi facilità di eseguire i bendings col metodo Puckering, però l'unico modo di suonare e accompagnarsi con degli accordi, nello stesso tempo, è e resta il Tongue Blocking. Direi, pertanto, che, mentre si potrebbe, forse, anche non saper suonare in puckering, padroneggiare il T.B., per un armonicista, diventa indispensabile.
Ritornando al motivo del mio post: benvenuto Gulliver!
Cari saluti a tutti,
Carlo.

P.S. Gulliver, suonerai qualcosa con noi, per i Giochi d'Autunno?
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
palace
=|o|=
Messaggi: 4
Iscritto il: giovedì 12 agosto 2010, 14:39

Re: Aiutatemi col bending.

Messaggio da palace » mercoledì 18 agosto 2010, 13:04

Grazie a tutti, adesso, grazie a tutti i link che mi avete dato e grazie ai consigli, mi sento "illuminato". Penso che utilizzerò entrambi i metodi, a seconda di come mi gira. Comunque adesso ho imparato a fare bene quegli esercizi di prima, tranne per quanto riguarda il decimo foro, che non mi viene assolutamente.
Grazie ancora.
Avatar utente
frank-blues
=|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 815
Iscritto il: mercoledì 20 giugno 2007, 22:54
Contatta:

Re: Aiutatemi col bending.

Messaggio da frank-blues » mercoledì 18 agosto 2010, 13:52

Manxcat ha scritto:Franz Chmel (e non dico poco), per esempio, sostiene che imparare il Puckering per poi passare al Tongue Blocking sia un errore da evitare assolutamente, e lo definisce un "consiglio irresponsabile" da dare a chi comincia. Lui sostiene che se si comincia col T.B. risulterà abbastanza facile, poi, passare ad imparare anche il Puckering, ma molto difficile il contrario.
Ciao Carlo,
se io dovessi ricomciare da zero per suonare l'armonica cromatica o l'armonica tremolo, seguirei senz'altro il consiglo di Chmel.
Ma se dovessi ripartire da zero, sempre per imparare l'armonica blues, utilizzerei un'altra volta il pucker.
Per chi inizia a suonare l'armonica diatonica, il bending rappresenta un piccolo scoglio.
Partendo con il TB, lo scoglio del bending diventerebbe quasi insormontabile, spingendo a mollare.
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8224
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: Aiutatemi col bending.

Messaggio da Manxcat » mercoledì 18 agosto 2010, 14:20

Ciao Francesco,
io personalmente sono pienamente d'accordo con te; quando parlammo di quell'articolo di Chmel, espressi subito tutte le mie perplessità:
https://www.doctorharp.it/forum3/viewtop ... &sk=t&sd=a
Tanti cari saluti,
Carlo.
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
gulliver
=|o|=
Messaggi: 16
Iscritto il: martedì 17 agosto 2010, 12:18

Re: Aiutatemi col bending.

Messaggio da gulliver » mercoledì 18 agosto 2010, 16:28

ciao a tutti
Io ho solo espresso mie impressioni personali dettate dalla mia piccola esperienza e alcune precisazioni. Se sono sembrato presuntuoso me ne scuso.

Come ho detto la mia opinione è che ognuno sceglie la strada che vuole e ribadisco che nessuno è meglio dell'altro e questa è l'unica grande verità. Dipende sempre da quello che si vuole ottenere e quanto si è disposti a faticare. L'unica cosa che posso dire con certezza è che suonare in modo massiccio col TB(bending compresi) non è cosi impossibile come tutti fanno credere. A chi inizia bisognerebbe spiegare il più possibile bene cosa si può ottenere. Potrebbe accadere ad esempio che chi inizia e vuole da subito apprendere questa tecnica sia scoraggiato da altri che dicono che è impossibile fare determinate cose, quando non è vero. Può essere invece una buona palestra anche se cè il rischio che qualcuno si scoraggi. Io dalla mia piccola esperienza infatti ho consigliato a palace, visto che si è interessato da subito a questa tecnica, di imparare qualche scala maggiore con entrambe le tecniche per poi passare al bending col pucker per diverso tempo. Se poi lui lo vorrà, visto che si è interessato da subito, imparerà a piegare col TB. Infine valuterà se usarlo sempre, a volte, mai. Tutti gli armonicisti suonano almeno un pò di TB. E' vero che il passaggio dal pucker al TB è impegnativo ma niente di impossibile come si fa credere. Poi se si inizia già ad eseguire qualche scala senza bending in TB fin dall'inizio, il passaggio non sarà cosi traumatico. In ogni caso non è tempo sprecato perchè in ogni caso è una tecnica che dovra usare per forza visto che alcuni effetti con l'armonica vivono in funzione del TB, come le ottave. Dalla mia piccola esperienza sarebbe stato meglio se qualcuno all'inizio mi spiegasse bene cos'era il TB, in modo che in seguito per imparare certe tecniche, non avrei fatto cosi fatica.

Ripeto che l'unica grande verità è che nessun metodo è meglio dell'altro.

Riguardo al fatto che bisogna conoscere più tecniche per avere maggiori possibilità espressive sono d'accordissimo ma prima di valutare le caratteristiche di ognuna bisogna comunque averle sperimentate a lungo. Sperimentare il TB per un paio di mesi non è sperimentare secondo me perchè in cosi poco tempo(è un esempio) non si apprende molto. Magari ci si lamenta che le note non si piegano bene etichettando una tecnica piuttosto che un altra, come limitativa.
Anzi, c'è anche un'altra cosa di cui sono certo.
Chi aspira a diventare un bravo armonicista, non deve assolutamente linitarsi ad imitare in tutto e per tutto uno o più armonicisti famosi.
Deve tirare fuori il proprio stile.
Quindi, sinceramente, credo che non sia di nessuna importanza sapere se Walter Horton suonasse esclusivamente in TB o anche talbvolta in pucker.
Su questo non sono totalmente d'accordo. Per avere un proprio stile bisogna conoscere prima gli altri stili e se io per esempio volessi ispirarmi a Walter Horton per creare qualcosa di mio, dovrei aver prima studiato a lungo e intensamente il suo stile e di conseguenza le tecniche che lui utilizzava, per esempio il TB. E' solo un esempio ma credo renda l'idea che per creare qualcosa bisogna sapere cosa è stato fatto.
Quindi dare troppa importanza al TB è esagerato.
Sicuramente è utile impararlo per fare particolari effetti e tirare fuori, quando serve, un determinato suono.
Ma il TB non deve diventare una fissazione.
Il suono grosso è bello, ma anche quello non deve essere una fissazione.
E' bello anche ascoltare armonicisti che fanno bei fraseggi super veloci con il pucker, anche se tirano fuori un suono meno grosso di un riff lento alla James Cotton
Perfettamente d'accordo.



Rimane comunque un dibattito senza fine che non porta a nulla di certo ovviamente.
Avatar utente
Andrew
=|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 697
Iscritto il: sabato 23 febbraio 2008, 16:48
Località: Lecce
Contatta:

Re: Aiutatemi col bending.

Messaggio da Andrew » mercoledì 18 agosto 2010, 21:12

Leggendo questa discussione mi è venuta in mente una particolarità che fa di noi armonicisti una categoria privilegiata dal punto di vista tecnico. Mi spiego meglio.
Normalmente nello studiare uno strumento ci si adegua alle indicazioni del proprio insegnante e, il più delle volte, si finisce con l'appartenere alla stessa "scuola" da cui egli stesso è uscito. Ogni pianista sa fin troppo bene come sia difficile cambiare l'impostazione generale una volta acquisita a fondo la "tecnica" e, di contro, sa anche quanto una gestualità limitata o parziale possa influire su scelte importanti, dal repertorio agli andamenti esecutivi, scelta che alla fine si riduce a selezionare solo i brani "che si riesce a fare", letteralmente. E non è che manchino le discussioni anche accesissime tra i vari "guru" di quello strumento, a favore di una certa tecnica di articolazione delle dita o dell'altezza a cui sedere davanti alla tastiera o altro ancora.
Idem, ceteris paribus, nel canto, specialmente in quello lirico, dove una differente impostazione nell'emissione può addirittura falsare la percezione di quale sia la tessitura reale del soggetto e provocare danni irreversibili all'apparato fonatorio.
Le conseguenze in quei casi possono pregiudicare un'intera carriera: Placido Domingo, Tenore famosissimo, ha più volte ammesso di aver iniziato la proria carriera da Baritono, per un'errore di valutazione dei suoi primi insegnanti...
Nel mondo dell'armonica siamo invece di fronte ad un fenomeno praticamente opposto: esistono differenti tecniche, profondamente differenti aggiungerei, di approccio allo strumento. E se è vero come è vero che alcuni tipi di passaggi possono essere eseguiti solo mediante l'utilizzo di una sola di queste tecniche (drones e accompagamenti, intervalli di ottava, quarta o quinta per esempio non possono essere eseguiti in "puckering"), è vero anche che in linea generale l'approccio al repertorio ci offre la possibilità di poter esprimere le nostre idee musicali in modo estremamente più vario, e magari anche in base allo stato d'animo del momento (stato d'animo consapevole ovviamente).
Da più parti leggo come ciascuno di noi scelga la "sua" tecnica d'elezione e ciò mi appare chiaramente come banalmente ovvio; tuttavia ciascuno di noi sa di poter contare su quella marcia in più dell' "altra tecnica" per esigenze estetico-espressive.
Sono da sempre contrario ad ogni dogmatismo, e cerco di insegnare almeno questo ai miei allievi, di qualunque corso si tratti. Ma più di tutto nel caso dell'armonica, questo principio mi pare utile e direi indispensabile per poter padroneggiare con facilità qualunque tipo di repertorio o di passaggio tecnico.
Si citava la famosa affermazione di Chmel: in quel caso sono totalmente in disaccordo con lui, intanto perchè non capisco la necessità di limitarsi nello studio, e poi perchè se è vero che grandi esecutori hanno prediletto l'uso del tongue blocking, è pur vero che a quanto mi è dato di vedere (vedere ma anche sentire) ci sono tutt'ora artisti come Toots Thielemans o Howard Levy, che la lingua mi pare la usino poco quanto niente.
Rispondi