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Noi armonicisti e le nostre piccole, economiche armoniche.

Inviato: lunedì 17 giugno 2013, 11:14
da francesco galtieri
Premessa: ciò che sto per scrivere è una storia vera accadutami qualche giorno fa.

Qualche giorno fa mi sono ritrovato “casualmente”, ok, a chi voglio darla a bere….mi sono recato presso un fornito negozio di strumenti musicali della mia città “Zancle”.
Butto un’occhio, ma anche l’altro, nella vetrina in cui sono custodite le vibranti ance. Scruto con meticolosità tutti i modelli, i prezzi, le tonalità….e mi arrovello; “se prendo questa, con il mio budget ne posso prendere anche un’altra, ma questa è proprio bella anche se costa il doppio….chissà se faccio la faccia della pena al negoziante che prezzo riesco a spuntare. E se gli dico che sono….. l’amico di….no no già fatto!”

Insomma, mentre sono li tutto assorto dalle mie elucubrazioni armonicistiche, si avvicina un uomo, circa 40/44 anni, che mi dice:
“belle! E poi le armoniche hanno prezzi bassi” ed io “bhe ce ne sono alcune che non sono proprio a buon mercato, ma hanno un costo più alto perché sono degli strumenti VERI di qualità!” In effetti non so perché ho risposto così, forse perché mi aspettavo la solita frase tipo “le armoniche a bocca sono poco più che dei giocattoli” o qualcosa di simile :twisted: . Si, insomma, ero prevenuto! :twisted: Lui mi guarda è dice “non metto in dubbio che lo siano, ma hanno un costo nemmeno equiparabile ad un pianoforte, io ne devo scegliere uno e per questo sono qui da stamattina alle 8:30 (erano già le 11:15...). Ma forse lei mi può dare un consiglio” risposta “iooooooooo?? No, mi dispiace, non ne capisco nulla di pianoforti” e lui “ma lo sente il suono, lo capisce qual' è, secondo lei, il più bello” io “ penso di si” lui “bene, le faccio vedere i modelli che mi interessano”.

A questo punto devo dire che si trattava di 2 pianoforti davvero molto belli e di classe. Il primo era uno Yamaha da 11300 euro che scontato veniva circa 10000 euro, il secondo era uno Steinway più o meno della stessa fascia di prezzo.
Lui mi fa sentire un pezzo prima con uno e poi con l’altro ( è pure molto bravo e suona da Dio), ed io, nonostante tutti i pregi dello Steinway, alla fine apprezzo più il suono e la rotondità dello stesso del pianoforte Yamaha. Convintosi anche lui della bontà leggermente più elevata di quest’ultimo, alla fine stacca l’assegno. Mi ringrazia di cuore per averlo aiutato a fare la scelta che lo tormentava da mesi, mi ha anche detto che suona da anni con una tastiera elettronica e che stava risparmiando per comprare il piano già da 5 anni. :shock:
E noi che ci scervelliamo per 30 euro….
Buona giornata a tutti.
f.g.

Re: Noi armonicisti e le nostre piccole, economiche armoniche.

Inviato: lunedì 17 giugno 2013, 12:08
da harrel
Bell'aneddoto,mi piace soprattutto per l'individuo che ti ha chiesto pareri,tra musicisti dovrebbe essere una prassi abituale,mettendo da parte a volte l'atteggiamento altezzoso di chi pensa di saperne di piu'!
Quando mi sono avvicinato al mondo dell' armonica venendo dalla tromba,mi sono detto:che fortuna coloro che suonano questo strumento ,con pochi euro si possono regalare uno strumento nuovo abbastanza frequentemente.Se penso che sto risparmiando da 4 anni per comprarmi il top della tromba(Monette)e non so se potro' mai arrivare a quella cifra(12.000 -13.000 euro)credo che faro' bene a spendere i miei soldini in armoniche(ne ho gia' 6 in pochi mesi).Sicuramente quando apriro' quei pacchettini,avro' soddisfazioni a ripetizione....eppoi detto tra noi ,la Monette,non merita di essere suonata da un semplice appassionato del genere,la lascio volentieri a quel mostro di Winton Marsalis,lui sa cosa tirarci fuori!
ciao

Re: Noi armonicisti e le nostre piccole, economiche armoniche.

Inviato: lunedì 17 giugno 2013, 15:38
da ginogatt
Francesco hai trovato l'aneddoto giusto. Tutti ci facciamo mille problemi, sulla qualità, durata, valore, suono più o meno caldo, legno, plastica, metallo..... Dopo un inizio spartano mi son fatto prendere anch'io dal gioco :roll:
Poi, causa drastica mancanza di denaro per mancanza di lavoro, mi sono dovuto accontentare di quello che ho; ed è abbastanza, forse troppo. Un paio di armoniche di fascia super alta e tutto il resto in media. Eppure mi son accorto che le tanto rinomate e nel contempo vituperate MarineBand di base, hanno un suono favoloso e non trovo che abbiano tutti quei difetti. Almeno non si sono ancora manifestati. E quando capiterà, due vitine e un filettatore e un po di carta vetrata risolvono tutto. Alla peggio con 20 euro la riprendo. Idem con le Harpmaster Suzuki (i miei due modelli preferiti ora come ora). Anzi queste avendo il corpo di plastica hanno ancor meno problemi, il suono è meno bluesy ma dipende dall'accordatura. In compenso suonano da sole. Cosa volete di più. Con 20 o 30 euro si ha uno strumento bellissimo, serio e quasi indistruttibile. Basta sfruttarlo. Anche tutte le chiavi non sono indispensabili. Dipende da cosa si suona e dai gusti personali, ma io con 4 tipi ho tutto quello che mi serve. più una cromatica, una tremolo e una ad ottave. Ma c'è chi fa un concerto intero con una diatonica in Do comperata mezz'ora prima.
Diamoci una calmata e suoniamo (io in primis, che suonicchio abbastanza spesso ma non registro mai). :oops:
Un saluto a tutti gli harmonauti della rete.

Re: Noi armonicisti e le nostre piccole, economiche armoniche.

Inviato: lunedì 17 giugno 2013, 16:00
da Manxcat
Credo che quel tanto simpatico quanto incerto personaggio, oltre che dimostrare, attraverso queste due caratteristiche, unitamente a quella di saper suonare bene il pianoforte, di essere una persona molto intelligente, abbia voluto chiedere un giudizio spassionato e soprattutto "incontaminato", da parte di una persona giovane, che si dichiara non esperto di pianoforti, giudizio forse migliore di quello che un esperto avrebbe potuto esprimere, sulla base dei soliti "conformismi".

Re: Noi armonicisti e le nostre piccole, economiche armoniche.

Inviato: lunedì 17 giugno 2013, 16:56
da francesco galtieri
Grazie a tutti per aver letto il mio non proprio breve racconto :)
Manxcat ha scritto:Credo che quel tanto simpatico quanto incerto personaggio, oltre che dimostrare, attraverso queste due caratteristiche, unitamente a quella di saper suonare bene il pianoforte, di essere una persona molto intelligente, abbia voluto chiedere un giudizio spassionato e soprattutto "incontaminato", da parte di una persona giovane, che si dichiara non esperto di pianoforti, giudizio forse migliore di quello che un esperto avrebbe potuto esprimere, sulla base dei soliti "conformismi".
Forse ha chiesto il mio parere perché mi ha visto particolarmente appassionato di armoniche e di musica, o forse come dici tu ha voluto un giudizio "incontaminato" da nessun pregiudizio. Ed in effetti l'analisi è plausibile visto che gli unici consigli li aveva avuti solo dal commesso del negozio e non so quanto questi fossero disinteressati.
f.g.

Re: Noi armonicisti e le nostre piccole, economiche armoniche.

Inviato: lunedì 17 giugno 2013, 19:41
da Nikk
Bellissimo racconto Francesco, che in un certo senso invita tutti i musicisti (o i semplici "suonatori") a mettere da parte atteggiamenti snob o da "intelligentoni" concentrandosi sulla cosa più bella del fare musica...ovvero "suonare" (sembra un ovvietà ma non credo che lo sia... :mrgreen: ). Mi piace molto quando vedo l'umiltà unita alla passione in chi sa suonare, forse perchè ho spesso avuto a che fare con sedicenti "musicanti" che, nel bel mezzo di una discussione, ti piazzano lì l'odiosissima frase..."sai, io comunque suono GIAAAAAAAS! (con "A" apertissima)". Bel racconto davvero Francesco, e grazie di averci reso partecipi di questa tua esperienza.
Ciao a tutti e a presto, Nicola

PS: e comunque io preferisco il "GEZ" :mrgreen:

Re: Noi armonicisti e le nostre piccole, economiche armoniche.

Inviato: lunedì 17 giugno 2013, 23:24
da robertoguido
Francesco, credo che tu sia stato davvero fortunato: essere invitati a contribuire con un parere spassionato ad una scelta io le reputo un privilegio e se poi la scelta è così importante ancor di più!

Non è tanto il fatto dei 20 euro piuttosto che degli 11.000, il valore che attribuiamo al denaro è sempre molto relativo, ma significativo è il fatto che questo signore ti abbia raccontato di aver risparmiato per arrivare a quel giorno e ti abbia, in qualche modo, cercato per condividere quel momento.

E forse... questo desiderio di condivisione lo esprimiamo anche tutti noi quando chiediamo qui nel forum un "consiglio per la prossima armonica" o un parere su un brano che abbiamo registrato con tanta passione... a prescindere dall'acquisto e dal risultato è questa voglia di condividere che ci unisce

Re: Noi armonicisti e le nostre piccole, economiche armoniche.

Inviato: martedì 18 giugno 2013, 13:03
da IlGrandeCocomero
Dovrei quotare ogni singolo intervento, perchè mi trovo in accordo con tutti voi...Credo si tratti della prima volta nella storia (esagero per dare un minimo di teatralità alla mia opinione), che un pianista consideri un armonicista al suo pari, cioè come un musicista; come ha detto Carlo, credi si sia dimostrata una persona intelligente.
Però di una cosa non ci hai informato: quante altre armoniche ti sei comprato? E non dire nessuna, tanto non ci crediamo :mrgreen:

Re: Noi armonicisti e le nostre piccole, economiche armoniche.

Inviato: martedì 18 giugno 2013, 15:32
da francesco galtieri
IlGrandeCocomero ha scritto: Però di una cosa non ci hai informato: quante altre armoniche ti sei comprato? E non dire nessuna, tanto non ci crediamo :mrgreen:
Solo una :shock: Una piccolo della hohner in C, super scontata a 16 euri :)
f.g.