Il testamento del capitano. Domanda tecnica

Sezione dedicata agli strumenti per la musica popolare.
Rispondi
Avatar utente
Sire
=|o|=
Messaggi: 22
Iscritto il: martedì 29 dicembre 2009, 15:29

Il testamento del capitano. Domanda tecnica

Messaggio da Sire » martedì 17 gennaio 2017, 1:29

Ciao a tutti, volevo provare a suonare “il testamento del capitano”. Il pezzo andrebbe suonato con una armonica in Fa e inizia con una scala ascendente che fa Do – Re – Mi – Fa. Ho preso una diatonica in Fa, con l’idea di riportare in seguito tutto sulla tremolo, ma ho notato che qualcosa non quadra. Il problema è che in una armonica in Fa il Re si trova nei fori alti. Se dovessi suonare senza l’accompaganemento dei bassi, potrei cercare di fare un bending al terzo foro, ma non è questo il caso. Inoltre il pezzo è in Fa maggiore, quindi c’è il Si bemolle, ma a un certo punto il Si bemolle ritorna ad essere un Si naturale, e anche questo è un problema che ancora non riesco a risolvere con la tremolo.
Se usassi una armonica in Do, le note iniziali del canto sarebbero Sol – La – Si – Do. E il Si bemolle corrisponderebbe al Fa naturale che poi diventerebbe un Fa diesis.
Allora vi chiedo, come si possono risolvere questi problemi?
Allego pdf del pezzo :)
Grazie a tutti :)
Allegati
Il testamento del capitano.pdf
(91.91 KiB) Scaricato 205 volte


Avatar utente
CCristian
=|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 1411
Iscritto il: lunedì 28 marzo 2011, 7:44
Località: Oslo

Re: Il testamento del capitano. Domanda tecnica

Messaggio da CCristian » martedì 17 gennaio 2017, 9:50

Ciao, scusa ma ho pochissimo tempo ora, però ti invio lo spartito che suono io, l'ho riscritto estraendo la parte di cantato da un vecchio libro di canzoni di montagna (il libro era di mia mamma quando era piccola e a sua volta le era stato regalato dal suo parroco).
La versione originale sul libro è in Si bemolle, ma io quando studio pezzi per la diatonica, trascrivo tutto in do e li studio su quella in do; poi quando li conosco, li suono a memoria con l'armonica della tonalità che più mi piace.
In ogni caso ti allego la versione in Si bemolle, la versione in Do e la versione in Fa (così puoi confrontarla con la tua)
Spero che ti siano di qualche aiuto, poi quando riesco a trovare un po' più di tempo, mi rileggo il tutto e cerco di essere più di aiuto.

In ogni caso si io lo suono usando la parte alta dell'armonica e senza accompagnamento... forse ora che ci penso potrei fare una qualche specie di effetto a ottave..... beh proverò :-)
Allegati
Il Testamento del capitano_libro_F.pdf
(18.49 KiB) Scaricato 221 volte
Il Testamento del capitano_libro_do.pdf
(12.88 KiB) Scaricato 218 volte
Il Testamento del capitano_libro_Bb.pdf
(18.43 KiB) Scaricato 162 volte
Only one rule: if you like it when you play it, is good. That's all. (Bob Brozman)
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8196
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: Il testamento del capitano. Domanda tecnica

Messaggio da Manxcat » martedì 17 gennaio 2017, 10:11

Sire ha scritto: Allora vi chiedo, come si possono risolvere questi problemi?
Con una cromatica. :D (battutaccia!)
Ciao Sire, vedo con piacere che affronti il problema con cura e diligenza, come conviene a qualsiasi "musicista", che, anche nell'espletare un esercizio facile, ha da rispondere a delle regole ben precise. Poi, quando questo musicista sarà un grande artista, un maestro, potrà essere lui a dettare le regole e potrà anche cambiare quelle esistenti, ma non prima, quando si è dei semplici dilettanti allo sbaraglio! Ed io sono in prima fila.
Due più due non fanno mai cinque, né nel nome del "tanto suono per diletto e passatempo", né in quello del "sono così bravo da potermi permettere piccole licenze poetiche".
Detto questo, e avendone acquisita la piena consapevolezza, possiamo dire che se quel SI naturale della 12a misura lo risuoni in bemolle non stona affatto, tanto che in alcune versioni di quel brano si trova senza il bequadro, restando quindi un SI bemolle (parlo della tonalità di FA).
Quindi puoi risolvere semplicemente il problema non considerando quel segno (bequadro) che si trova davanti alla nota stessa e che ne toglie l'alterazione.
Ora veniamo all'ipotesi dell'armonica in DO.
Non è inutile ricordare che, dato uno spartito, una melodia, un brano musicale, in questo caso il tuo spartito, si può leggere con qualsiasi armonica, di qualsiasi tonalità, usando la stessa successione di soffiati ed aspirati, sui medesimi fori, e nulla cambia per l'esecutore; cambia solo l'altezza dei suoni prodotti, in quanto escono altre note di quelle scritte sullo spartito, ma la procedura di esecuzione resta la stessa. Pertanto anche usando l'armonica in DO ti trovi ad avere lo stesso problema della nota mancante, ma puoi comunque, sempre alla 12a battuta, risuonare quel FA come fa naturale e non come FA diesis.

Un'altra soluzione potrebbe essere quella di usare una tremolo a doppia imboccatura ed esercitarsi ad andare a prendere quel FA diesis dalla seconda tastiera. In realtà l'operazione risulta più agevole usando due armoniche distinte.

In ogni caso l'idea del bending con una tremolo la scarterei, anche se alcuni amanti dei virtuosismi possono sostenerne l'applicazione.

Se non sono stato abbastanza chiaro ed esaustivo, chiedimi pure e, nell'ambito di quel poco che so da praticante dell'armonica, avrai tutta la mia collaborazione.
Complimenti per aver posto una domanda che trovo molto sostenibile e condivisibile, e non affatto banale.

Un caro saluto.

Carlo
Ultima modifica di Manxcat il martedì 17 gennaio 2017, 10:20, modificato 1 volta in totale.
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8196
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: Il testamento del capitano. Domanda tecnica

Messaggio da Manxcat » martedì 17 gennaio 2017, 10:19

CCristian ha scritto: La versione originale sul libro è in Si bemolle,
Ma che importanza può avere la tonalità in cui è scritta sul tuo libro, ai fini della domanda che ha posto Sire?
Va bene, vai di fretta, mi spiegherai un'altra volta.
Con qualsiasi diatonica, tremolo o bluesharp che sia, un brano si suona sempre nello stesso modo e non c'è bisogno di alcuna trascrizione, ma solo di scegliere la tonalità dell'armonica in base alla tonalità in cui lo vogliamo suonare. O no?
Buona giornata,
Carlo

P.S. Sire, come ti dicevo, in alcune versioni del brano quella differenza di alterazione non c'è proprio, specie quando si tratta di semplificazioni. Infatti nelle versioni proposte da Cristian non risulta alcuna alterazione momentanea.
Le alterazioni possono essere in chiave o momentanee.
Quelle in chiave si ripetono durante tutto il brano e ogni qualvolta si trova quella nota essa deve risultare alterata (diesis o bemolle).
Le alterazioni momentanee sono riferite invece alla sola battuta in cui si trovano.
Con una diatonica le alterazioni in chiave non rappresentano alcun tipo di problema in quanto, se si vuole suonare esattamente in quella tonalità, basta scegliere l'armonica di quella stessa tonalità e le alterazioni le trovi già belle e fatte, in quanto le note prodotte dall'armonica sono quelle di quella particolare scala.
Quando invece quelle stesse note alterate, come nel caso del tuo Testamento del Capitano, nel corso della melodia perdono l'alterazione, oppure qualche altra nota prende un'alterazione, beh, allora siamo pressoché fregati, come si diceva nel post di prima, riferendomi alla tremolo.
Ma è anche questo il fascino della diatonica.
Con le bluesharp, invece, c'è solo da mettersi di "buzzo buono" e impadronirsi delle tecniche del bending; solo del bending, lasciando perdere gli overbending, veramente troppo (per me) difficili.
In caso di necessità di un overbending, ci si arrangia con le tonalità dell'armonica e con le posizioni, scegliendo cioè la tonalità giusta di armonica per eseguire le note di quel determinato brano, anche se questa tonalità potrebbe non corrispondere alla tonalità del brano stesso (vedi concetto di posizioni, ma con calma, anche in seguito).
Un caro saluto ancora.
Carlo
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
Avatar utente
Sire
=|o|=
Messaggi: 22
Iscritto il: martedì 29 dicembre 2009, 15:29

Re: Il testamento del capitano. Domanda tecnica

Messaggio da Sire » martedì 17 gennaio 2017, 23:09

Grazie per le risposte. Non mi aspettavo che questo bellissimo canto alpino fosse così conosciuto.
Cristian, grazie, sicuramente delle partiture in più sono utili per un lavoro di confronto.
Manxcat, grazie per i complimenti!!! Probabilmente hai trovato le soluzioni più corrette o, meglio, i compromessi più accettabili.
A titolo di curiosità condivido due video di Youtube in cui un signore, che suona bene, esegue questo pezzo in due modi diversi.
https://www.youtube.com/watch?v=CQznVb_1QOM
https://www.youtube.com/watch?v=eXiuQNlQ3Vs
Cosa ne pensate?
Avatar utente
CCristian
=|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 1411
Iscritto il: lunedì 28 marzo 2011, 7:44
Località: Oslo

Re: Il testamento del capitano. Domanda tecnica

Messaggio da CCristian » martedì 17 gennaio 2017, 23:18

Ciao, si lo conosco (su youtube) ed è molto bravo.
La versione del primo dei due video non mi piace molto.... nel senso che mi sembra troppo felice e ballabile per il testo della canzone.
Invece nel secondo video mi piace veramente molto.
Ciao e poi appena hai la tua versione, faccela sentire mi raccomando :)
CCristian
Only one rule: if you like it when you play it, is good. That's all. (Bob Brozman)
Avatar utente
Sire
=|o|=
Messaggi: 22
Iscritto il: martedì 29 dicembre 2009, 15:29

Re: Il testamento del capitano. Domanda tecnica

Messaggio da Sire » martedì 17 gennaio 2017, 23:25

Eh... prima o poi qualcosa di convincente la tirerò fuori. Magari dopo un lungo lavoro di editing audio :)
Rispondi