Che talento! :)

[Masnado]

Alla mia età non posso più dire di avere talento, perchè ad esso, nel caso l'avvessi mai avuto, si si sono aggiunti lo studio, l'educazione e la consapevolezza dell'esistenza di regole.

In realtà quello che sto per scrivere (o per non scrivere) è solo un semplice pretesto per farvi ascoltare una registrazione casalinga fatta col cellulare e un microfono ambientale dedicato di piccole dimensioni che si attacca ad hoc (Tascam iM2) che devo dire che mi dà parecchia soddisfazione.
Ma cos'è il talento?
Il talento è tale quando si palesa da piccoli ad evidenziare che senza alcuna consapevolezza dell'esistenza di regole si affrontano situazioni in maniera corretta e del tutto naturale.
Si segue il ritmo, si riesce a cantare o altro senza che nessuno te l'abbia mai insegnato.

Questo è quello che mi è successo con mia figlia quando ancora non aveva compiuto 2 anni: riusciva a cantare senza sapere ancora parlare, senza conoscere il significato di parole che lei tentava di imitare...
Ed ancora oggi lei riesce a stupirmi: 7 anni e mi piace parecchio Sicuramente perchè è semplicemente mia figlia, lo ammetto...

A corollario di questo piccolo discorso sul talento vi allego un estratto di una pagina di un romanzo che ho recentemente letto.
Si tratta di Norwegian Wood di Haruki Murakami e di quell'estratto condivido tutto.
Ecco perchè per me ora è importante la disciplina e l'impegno...

In conclusione vi allego la registrazione: si tratta di un simpaticissimo pezzo del grande Signor G, tutto registrato dal vivo senza alcuna preparazione.
Che dite, siamo bravi?

PS: purtroppo il modulo di upload del forum mi dice che non accetta l'estensione .mp3 (???????????). ROBA DA MATTI!!!!
E così chi ha voglia di ascoltarlo deve rinominare il file Goganga in .mp3. Mi dispiace per questo inconveniente... Sarei curioso di sapere perchè succede questo.

Buona notte a tutti...

[harrel]

Il talento non basta: occorre tenacia. Tra una persona talentuosa senza tenacia e un’altra tenace, ma senza talento, sarà quest’ultima a ottenere i risultati migliori.Ma ottenere i risultati migliori al non talentuoso,comporta sacrifici enormi,che denotano mancanza di talento.
È nato prima l'uovo o la gallina?

[robertoguido]

Mah... forse ci hanno davvero separati alla nascita... Murakami è tra gli ultimi miei autori preferiti (ora sto leggendo "ritratti in Jazz") ma Norvegian Wood mi manca.

Grazie per averci regalato questa simpaticissima versione di Gaber. Il talento di tua figlia avevo già avuto modo di apprezzarlo su Soundcloud con bravissimissima.
Ricordati di incoraggiarla sempre ma lasciala libera di fare le sue scelte... anche quelle musicali: a volte noi genitori leggiamo o ci entusiasmiamo dei talenti dei nostri figli a tal punto che poi quando vediamo che questi non vengono messi a frutto ne usciamo amareggiati e distrutti.
Comunque siete stati tutt'è due bravi e divertenti!

Ah, è abbastanza comune che nelle piattaforme dei blog alcune estensioni siano vietate anche per evitare il proliferare di "pirateria musicale". Qui Music Lab è l'unica sezione che accetta gli MP3... è stata creata apposta per questo!

[Manxcat]

Buongiorno. Non entro nel merito della discussione sul talento o non talento, perché sono quelle teorie sulle quali si potrebbe parlare per secoli, ma che lasciano ciascuno della propria idea, secondo il proprio "talento" . . . .
Certo sono sorpreso da questa sorta di "outing" di Salvatore che nell'agitazione di parlare di sé ha commesso un errore dietro l'altro, di scrittura; e questo fa capire lo stato d'animo, secondo me. Tutto bello. La citazione, le incredibili doti canore e musicali di Francesca, il "talento" del babbo, dal quale Francesca ha, sempre secondo me, evidentemente preso . . .
Certo, sono d'accordo con voi, il talento, quello vero, quello innato, se c'è va prima scoperto e poi coltivato con cura. Se non c'è, non c'è e basta e, nella migliore delle ipotesi, la strada che si potrà percorrere sarà quella della mediocrità, e pure con sforzo.
Una cosa va detta, però, molto importante e della quale va fatto tesoro: gli esseri umani sono tutti diversi tra loro e le loro capacità attitudinali sono le più svariate. Chi non è capace in un settore, può esserlo in un altro, e saper trovare su ciascuno i valori e le capacità di cui egli dispone valorizza non solo quel ciascuno, ma anche noi stessi, perché potremmo sempre avvalercene.
Buona domenica.
Carlo

[Masnado]

Ah, Carlo!
Corretti tutti gli errori, derivati più dal problema che ho avuto nell'allegare il file (non ho pensato al fatto che solo il Music Lab consenta di allegare mp3...) che mi ha fatto perdere parecchio tempo. E comunque ho la cattiva abitudine di non rileggere mai ciò che scrivo, per la fretta...

Per il resto, sono dell'idea di non costringere mai nessuno a fare le cose che io vorrei che l'altro facesse. E così ho deciso di comportarmi con Francesca: provo a darle degli input, ma sarà lei a decidere di fare le cose, senza alcuna costrizione.
Il fatto di registrare me lo propone lei, ad esempio, anche se io glielo suggerisco
E poi sono anche del parere che è la musica a scegliere te e non il contrario... Della serie che se son rose fioriranno, senza alcun intervento esterno, che può far solo danni...

>Per quanto mi riguarda, invece, mi dedico all'armonica più con passione e disciplina, che con talento: ecco perchè questi presunti progressi nel giro di un anno, oltre al fatto di avere un background teorico che mi deriva da anni trascorsi a suonare a periodi alterni.

BUONA GIORNATA A TUTTI!

[Luisiccu]

Salvatore,
condivido alcune tue considerazioni sul talento, comprese quelle del brano citato.

Non tutte.

Innanzitutto no sono d’accordo sul fatto che il talento sia della fanciullezza o addirittura della prima fanciullezza.

Anzi è, in genere, il contrario.

E’ rarissimo il caso di un apparente talento che si manifesta nei primi anni di vita che poi si rileva essere autentico.

Spesso si confonde la grande capacità di apprendere della maggior parte dei bambini come un dono speciale.

Nella realtà se l’uomo dovesse conservare la stessa capacità di apprendere dei primi tre, quattro anni, di vita ci troveremmo di fronte ad un numero sterminato di genii.

E questo in ogni ramo del sapere.

Spessissimo i bambini rifanno in maniera più o meno simpatica le cose che fanno i grandi che li circondano i quali si entusiasmano… di se stessi. Con una capacità di assorbimento veramente strabiliante.

Ovviamente non si escludono casi clamorosi in cui il talento è talmente autentico che reggono anche al padre di Mozart.

Sul filo di queste considerazioni si può dire tranquillamente che Masnado è un autentico talento. Lo era e lo è.

Perché il vero talento non va e viene è innato. Coltivarlo nel giusto modo non si svuota o annichilisce.

La registrazione con Francesca è deliziosa. La piccola sembra proprio essere un talento autentico. Non perché vada a tempo metronomico ma per la dinamica del canto.

Insomma sembra che la bambina si diverta a cantare e a cantare “sentendo” il brano.

Può darsi che io sbagli ma mi pare che proprio nella registrazione improvvisata si può cogliere veramente se si tratta di roba autentica o roba, si pure fanciullescamente, atteggiata. Sempre bella e simpatica nei bambini ma non autentica. Basta ascoltare certe trasmissioni TV per capire cosa intendo.

Priva di pressione esterna per far bella figura canta perché le piace cantare e canta bene. Ed il padre le fa da spalla da par suo.

Ne sei giustamente orgoglioso.

Complimenti. Anche per le tue ultime proposte sul Music Lab.

[Manxcat]

Dunque, stabiliamo alcuni punti, poi ciascuno potrà riprendere il proprio pensiero e continuare e pensarla come meglio crede.
Infatti, come dicevo nel mio intervento, l'argomento è di quelli che porterebbero molto lontano.
Nel suo "Saggio sull'intelletto umano" John Locke, e siamo nel 1690, stabiliva che le mente dell'uomo, alla sua nascita, è una "tabula rasa", un vaso vuoto, pronto ad essere riempito, e che quello che ne deriverà sarà quindi tutto frutto dell'ambiente in cui vive e delle esperienze che farà, detto in parole povere.
Da questo parte un dibattito infinito, che col progredire delle scienza e della conoscenza, approda sempre più, a partire da Kant, che sosteneva che esisteva una predisposizione dell'uomo a conoscere le cose in un certo modo, verso il principio per cui la mente non sia una tabula rasa, ma che esistano individui più portati di altri verso determinate attività, altri più lenti, e alcuni persino geniali.
Venendo a noi, Salvatore sostiene che il talento vero è quello che si manifesta da piccoli, senza alcuna consapevolezza di regole, e che prescinde quindi dall'esperienza; Luisiccu, se ho capito bene, dice che, tranne eccezioni (Mozart), le capacità della mente non sono innate, ma derivano dall'esperienza e da tutto ciò che ci circonda e da come apprendiamo le cose.
Il pensiero moderno, come dicevo, propende ad affermare che la predisposizione innata dell'individuo conti molto e Kant, per esempio, nella sua "Critica alla ragion pura", affermava che le intuizioni erano un qualcosa "a priori" dalla nostra esperienza.
Contrariamente si può affermare, però, che esistono, per esempio, genitori ossessivi che "programmano" un figlio sin da prima della nascita per uno scopo ben preciso, come quello di diventare un musicista, e ci riescono.
Insomma, conta più la predisposizione innata dell'individuo, o l'ambiente in cui si cresce e le esperienze che si fanno?
Platone, per esempio, sostiene che nasciamo con una memoria "pronta all'uso".
Altre teorie sostengono che, condiderando che ogni uomo ha già dalla nascita un suo carattere ben definito e che ogni bambino è diverso dall'altro, questo rappresenti una prova della reincarnazione.
Questa teoria, in due parole, è sotenuta dal fatto che noi vediamo come ogni forma di talento si sviluppa mediante l'allenamento, attraverso metodi ben precisi proposti in scuole ed università in tutto il mondo, che servono ad aiutare gli allievi a sviluppare i talenti per la matematica, per la musica etc. E questo comporta una vita di allenamento. Di contro nascono uomini in cui questi talenti sono già sviluppati, Mozart, tanto per rifarmi all'esempio di Luisiccu, geniali, che fanno pensare che questi talenti siano stati sviluppati in una o più vite precedenti.
Un altro studio molto particolare sull'innatismo osserva che gemelli monozigoti separati dalla nascita condividono caratteristiche comportamentali molto particolari, che non hanno certo acquisito con l'esperienza, come entrare in acqua all'indietro e solo fino alle ginocchia, contare in modo ossessivo tutto ciò che hanno sotto gli occhi, lasciare in giro per la casa messaggi d'amore destinati alla moglie.
Insomma, poichè credo fermamente che su queste questioni dibattute per secoli la verità stia quasi sempre nel mezzo, la mia risposta è che, in ogni disciplina, per conseguire risultati estremi, ci vogliano sia talento innato che studio ed esercizio, entrambe le cose, e che non si possa prescindere né dall'una, né dall'altra.
Così, tanto per parlare.
Carlo